Obiettivo: Esaminare, all’interno di un contesto carcerario, la relazione tra attività sportiva del Rugby e attività di studio Universitario e Life Skills. Partecipanti: Hanno preso parte allo studio un totale di 29 soggetti, di età compresa tra 24 e 69 anni (Media = 40; SD = 14), esclusivamente di sesso maschile, divisi in 2 gruppi. Gruppo Rugby (n=15) e Gruppo Università (n=13). 1 soggetto è stato escluso dallo studio a seguito della mancata firma del documento richiedente il consenso di partecipazione. Strumenti e procedure: È stato utilizzato un questionario, uno strumento autoriferito finalizzato a raccogliere informazioni personali di tipo socio-anagrafico oltre che a rilevare aspetti psicologici in grado di misurare l’adattamento psicosociale di atleti e studenti, attraverso le Life Skills, tra cui: Motivazione, Autoefficacia, Partecipazione, Mantenimento dell’impegno, Piacere provato nell’attività, Creatività, Ansia. Risultati: Sono state condotte analisi descrittive e di confronto medie, nonché analisi delle correlazioni. Da queste ultime è emerso nel Gruppo Rugby connessioni tra i fattori stimolanti alla pratica, come Fiducia, Task Orientation, Motivazione Intrinseca e Creatività. Tale evidenza suggerisce che la pratica del Rugby possa favorire tra gli individui il perseverare, l’adattarsi all’ambiente di squadra e, di conseguenza, l’adottare comportamenti facilitanti l’apprendimento delle Life Skills. Al contrario, tra gli individui del Gruppo Università si riscontrano associazioni tra l’Ego Orientation, Task Orientation, Motivazione Intrinseca e Motivazione Estrinseca. Queste correlazioni indicano una vasta diversità nelle motivazioni alla pratica, che potrebbero portare una maggiore incidenza dei livelli d’Ansia. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sullo sviluppo delle Life Skills. Conclusioni: Questa ricerca evidenzia l’importanza della pratica sportiva e dell’istruzione Universitaria nel contesto carcerario per lo sviluppo delle Life Skills. La combinazione di entrambe le attività potrebbe offrire benefici unici, ma la limitata accessibilità e le sfide burocratiche attualmente presenti rappresentano un ostacolo significativo. L’implementazione di interventi mirati, come la semplificazione delle procedure e una maggiore attenzione all’umanizzazione del sistema carcerario sono fondamentali per massimizzare gli effetti positivi sulle vite dei detenuti e sulla loro reintegrazione nella società.
Attività educative in carcere tra sport e studio: uno studio per l’integrazione attraverso le Life Skills.
SERRA, NICHOLAS
2022/2023
Abstract
Obiettivo: Esaminare, all’interno di un contesto carcerario, la relazione tra attività sportiva del Rugby e attività di studio Universitario e Life Skills. Partecipanti: Hanno preso parte allo studio un totale di 29 soggetti, di età compresa tra 24 e 69 anni (Media = 40; SD = 14), esclusivamente di sesso maschile, divisi in 2 gruppi. Gruppo Rugby (n=15) e Gruppo Università (n=13). 1 soggetto è stato escluso dallo studio a seguito della mancata firma del documento richiedente il consenso di partecipazione. Strumenti e procedure: È stato utilizzato un questionario, uno strumento autoriferito finalizzato a raccogliere informazioni personali di tipo socio-anagrafico oltre che a rilevare aspetti psicologici in grado di misurare l’adattamento psicosociale di atleti e studenti, attraverso le Life Skills, tra cui: Motivazione, Autoefficacia, Partecipazione, Mantenimento dell’impegno, Piacere provato nell’attività, Creatività, Ansia. Risultati: Sono state condotte analisi descrittive e di confronto medie, nonché analisi delle correlazioni. Da queste ultime è emerso nel Gruppo Rugby connessioni tra i fattori stimolanti alla pratica, come Fiducia, Task Orientation, Motivazione Intrinseca e Creatività. Tale evidenza suggerisce che la pratica del Rugby possa favorire tra gli individui il perseverare, l’adattarsi all’ambiente di squadra e, di conseguenza, l’adottare comportamenti facilitanti l’apprendimento delle Life Skills. Al contrario, tra gli individui del Gruppo Università si riscontrano associazioni tra l’Ego Orientation, Task Orientation, Motivazione Intrinseca e Motivazione Estrinseca. Queste correlazioni indicano una vasta diversità nelle motivazioni alla pratica, che potrebbero portare una maggiore incidenza dei livelli d’Ansia. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sullo sviluppo delle Life Skills. Conclusioni: Questa ricerca evidenzia l’importanza della pratica sportiva e dell’istruzione Universitaria nel contesto carcerario per lo sviluppo delle Life Skills. La combinazione di entrambe le attività potrebbe offrire benefici unici, ma la limitata accessibilità e le sfide burocratiche attualmente presenti rappresentano un ostacolo significativo. L’implementazione di interventi mirati, come la semplificazione delle procedure e una maggiore attenzione all’umanizzazione del sistema carcerario sono fondamentali per massimizzare gli effetti positivi sulle vite dei detenuti e sulla loro reintegrazione nella società.File | Dimensione | Formato | |
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