Nel XVI secolo, con l'arrivo dei missionari occidentali durante le dinastie Ming e Qing, ci fu il primo profondo scambio culturale tra la Cina e l'Occidente che raggiunse l'apice durante le dinastie Ming e Qing. Questo scambio culturale non era in realtà lo scopo principale dei missionari poiché l'intento originario era la diffusione del Vangelo di Cristo. Tuttavia, grazie ai diversi metodi missionari sviluppati dai gesuiti, oltre a introdurre il Cristianesimo, introdussero in Cina anche la scienza moderna occidentale, tra cui l'astronomia, la geografia, la matematica, l'arte e così via. Il contributo di culture eterogenee ampliò gli orizzonti dei cinesi, arricchì le loro conoscenze, soprattutto in geografia, astronomia e matematica, e fu di forte impatto culturale per la Cina durante le dinastie Ming e Qing. Inoltre, per ottenere il sostegno della Santa Sede alla causa missionaria cinese, i missionari non solo introdussero la cultura occidentale ma portarono anche uomini di cultura cinesi in Italia. I libri classici cinesi, la storia e la geografia dell'antica Cina furono introdotti in Europa e, allo stesso tempo, grazie all’età delle scoperte, un gran numero di oggetti cinesi fu trasportato in Occidente. Il connubio tra i preziosi oggetti e la filosofia morale ha scatenato la "febbre della Cina" nell'Europa del XVIII secolo. Tuttavia, questo scambio non avvenne senza intoppi e l'apprendimento occidentale fu anche contrattaccato dagli studiosi cinesi. Ad esempio, la "controversia dei riti cinesi" fu un attacco politico ufficiale al Cristianesimo durante la dinastia Qing che causò anche un'interruzione degli scambi culturali tra la Cina e l'Occidente. Tuttavia, grazie agli sforzi dei missionari, questo scambio culturale non scomparve del tutto, in particolare, il Collegio dei cinesi di Matteo Ripa, oggi nota come Università dell'Oriente di Napoli, che diede un contributo significativo alla diffusione della cultura cinese in Italia e in Europa. In seguito, a causa del rapido sviluppo della scienza occidentale e dell'ascesa del sentimento etnocentrismo, la tecnologia e la cultura cinese sono diventate sempre più disprezzate ostacolando notevolmente la comunicazione tra le diverse culture in Cina. La tesi è suddivisa in quattro capitoli. Il primo capitolo introduce le spedizioni missionarie dai diversi ordini che giunsero in Cina durante la fine della dinastia Ming e l'inizio della dinastia Qing, nonché le differenze e le influenze tra ciascuno Ordine. Il secondo capitolo introduce le cause, i processi e gli esiti del grande evento di scambio culturale "Controversia dei riti cinesi" dovuto alle contraddizioni tra i vari Ordini missionari e ai conflitti tra le culture cinese e occidentale. Il terzo capitolo si concentra su Matteo Ripa e sul suo contributo allo scambio 6 culturale tra Cina e Occidente. Il quarto capitolo presenta i risultati e gli impatti dello scambio culturale tra Cina e Occidente.

Missionari europei in Cina tra XVI e XVIII secolo. Incontro di mondi e scambio di culture

GUO, YIRAN
2022/2023

Abstract

Nel XVI secolo, con l'arrivo dei missionari occidentali durante le dinastie Ming e Qing, ci fu il primo profondo scambio culturale tra la Cina e l'Occidente che raggiunse l'apice durante le dinastie Ming e Qing. Questo scambio culturale non era in realtà lo scopo principale dei missionari poiché l'intento originario era la diffusione del Vangelo di Cristo. Tuttavia, grazie ai diversi metodi missionari sviluppati dai gesuiti, oltre a introdurre il Cristianesimo, introdussero in Cina anche la scienza moderna occidentale, tra cui l'astronomia, la geografia, la matematica, l'arte e così via. Il contributo di culture eterogenee ampliò gli orizzonti dei cinesi, arricchì le loro conoscenze, soprattutto in geografia, astronomia e matematica, e fu di forte impatto culturale per la Cina durante le dinastie Ming e Qing. Inoltre, per ottenere il sostegno della Santa Sede alla causa missionaria cinese, i missionari non solo introdussero la cultura occidentale ma portarono anche uomini di cultura cinesi in Italia. I libri classici cinesi, la storia e la geografia dell'antica Cina furono introdotti in Europa e, allo stesso tempo, grazie all’età delle scoperte, un gran numero di oggetti cinesi fu trasportato in Occidente. Il connubio tra i preziosi oggetti e la filosofia morale ha scatenato la "febbre della Cina" nell'Europa del XVIII secolo. Tuttavia, questo scambio non avvenne senza intoppi e l'apprendimento occidentale fu anche contrattaccato dagli studiosi cinesi. Ad esempio, la "controversia dei riti cinesi" fu un attacco politico ufficiale al Cristianesimo durante la dinastia Qing che causò anche un'interruzione degli scambi culturali tra la Cina e l'Occidente. Tuttavia, grazie agli sforzi dei missionari, questo scambio culturale non scomparve del tutto, in particolare, il Collegio dei cinesi di Matteo Ripa, oggi nota come Università dell'Oriente di Napoli, che diede un contributo significativo alla diffusione della cultura cinese in Italia e in Europa. In seguito, a causa del rapido sviluppo della scienza occidentale e dell'ascesa del sentimento etnocentrismo, la tecnologia e la cultura cinese sono diventate sempre più disprezzate ostacolando notevolmente la comunicazione tra le diverse culture in Cina. La tesi è suddivisa in quattro capitoli. Il primo capitolo introduce le spedizioni missionarie dai diversi ordini che giunsero in Cina durante la fine della dinastia Ming e l'inizio della dinastia Qing, nonché le differenze e le influenze tra ciascuno Ordine. Il secondo capitolo introduce le cause, i processi e gli esiti del grande evento di scambio culturale "Controversia dei riti cinesi" dovuto alle contraddizioni tra i vari Ordini missionari e ai conflitti tra le culture cinese e occidentale. Il terzo capitolo si concentra su Matteo Ripa e sul suo contributo allo scambio 6 culturale tra Cina e Occidente. Il quarto capitolo presenta i risultati e gli impatti dello scambio culturale tra Cina e Occidente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/144620