Il presente elaborato si propone di analizzare come il moderno concetto di soft power viene sfruttato dal governo cinese al giorno d’oggi e, nello specifico, attraverso i social media. Il soft power è un termine introdotto da Joseph Nye negli anni Noventa ed è quella capacità di uno Stato di influenzare le altre nazioni attraverso strumenti quali la cultura, i valori e l’ideologia. Pertanto, si vedrà come attraverso le nuove tecnologie di internet, la Cina si impegna nella diffusione di contenuti che la ritraggono in maniera positiva. La tesi si articola in quattro capitoli: la prima parte teorica si occupa di fornire la definizione di soft power e si mostrare come sia entrato nelle strategie del governo cinese. Dopo di ciò viene fornito uno sguardo generale alle risorse e alle peculiarità del soft power nel contesto cinese. Nel secondo capitolo, vengono mostrate le principali iniziative che hanno permesso alla Cina di accrescere il suo soft power durante la presidenza di Hu Jintao e Xi Jinping. Ad esempio, sono citati gli Istituti Confucio e la Nuova Via della Seta e si vede come questi rientrano nell’ottica di accrescere l’influenza della Cina nel mondo. Nel terzo capitolo si trattano i principali mezzi di comunicazione che il governo sfrutta per poter descrivere la Cina in maniera positiva. L’agenzia di stampa Xinhua, il China Daily, la CCTV, il Renmin bao e la China Radio International seguono le linee guida del Partito diffondendo la loro visione dei fatti e, con lo sviluppo di siti web ufficiali e account social arrivano a più persone nel mondo. Nel quarto ed ultimo capitolo, si analizza l’uso strategico delle piattaforme online nella Repubblica popolare. Da un lato, il governo cinese vieta l’accesso a YouTube ai cittadini cinesi, dall’altro sfrutta il suo potenziale per diffondere informazioni positive riguardo la Cina attraverso influencer occidentali.
Il soft power con caratteristiche cinesi: l’uso strategico dei social media come strumento di potere
STERPA, MARA
2022/2023
Abstract
Il presente elaborato si propone di analizzare come il moderno concetto di soft power viene sfruttato dal governo cinese al giorno d’oggi e, nello specifico, attraverso i social media. Il soft power è un termine introdotto da Joseph Nye negli anni Noventa ed è quella capacità di uno Stato di influenzare le altre nazioni attraverso strumenti quali la cultura, i valori e l’ideologia. Pertanto, si vedrà come attraverso le nuove tecnologie di internet, la Cina si impegna nella diffusione di contenuti che la ritraggono in maniera positiva. La tesi si articola in quattro capitoli: la prima parte teorica si occupa di fornire la definizione di soft power e si mostrare come sia entrato nelle strategie del governo cinese. Dopo di ciò viene fornito uno sguardo generale alle risorse e alle peculiarità del soft power nel contesto cinese. Nel secondo capitolo, vengono mostrate le principali iniziative che hanno permesso alla Cina di accrescere il suo soft power durante la presidenza di Hu Jintao e Xi Jinping. Ad esempio, sono citati gli Istituti Confucio e la Nuova Via della Seta e si vede come questi rientrano nell’ottica di accrescere l’influenza della Cina nel mondo. Nel terzo capitolo si trattano i principali mezzi di comunicazione che il governo sfrutta per poter descrivere la Cina in maniera positiva. L’agenzia di stampa Xinhua, il China Daily, la CCTV, il Renmin bao e la China Radio International seguono le linee guida del Partito diffondendo la loro visione dei fatti e, con lo sviluppo di siti web ufficiali e account social arrivano a più persone nel mondo. Nel quarto ed ultimo capitolo, si analizza l’uso strategico delle piattaforme online nella Repubblica popolare. Da un lato, il governo cinese vieta l’accesso a YouTube ai cittadini cinesi, dall’altro sfrutta il suo potenziale per diffondere informazioni positive riguardo la Cina attraverso influencer occidentali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/144592