L'utilizzo terapeutico della musica si estende dal passato più remoto sino ad oggi. Si è constatato che la sua produzione e il suo ascolto potessero influire, a vari livelli, sull'emozione e sul comportamento. Nel corso degli ultimi vent' anni, la musicoterapia in Italia è diventata una disciplina di studio ed un'attività di intervento. Si sono diversificate le scuole di formazione, che sono cambiate in quantità e in qualità; si sono sistematizzate le teorie, definiti i metodi, specificati gli ambiti di applicazione. Attualmente non esiste in Italia il riconoscimento ufficiale della figura professionale di musicoterapeuta. Esiste dunque una musicoterapia che, al suo interno, ha diverse teorie di riferimento, diverse tecniche e diversi metodi; se ne stimano molti ed ognuno fa capo ad uno studioso, ad un modello teorico, ad una tecnica o metodologia di intervento, e tutto si differenzia in base alle finalità che si intendono raggiungere "facendo" musicoterapia. Da queste finalità, dipende tutto il resto ed anche il modello formativo che si abbraccia. Esistono tante musicoterapie, ispirate a diverse correnti, soprattutto per quanto riguarda la formazione dell'operatore e le metodologie di intervento. Esistono vari tentativi di definizione in base alle scuole, ma il comune denominatore è l'approccio terapeutico che utilizza la musica. Ciò che caratterizza la musicoterapia è la sua interdisciplinarietà in quanto attinge da diverse materie. Il percorso che rende possibile l'utilizzo della musica, in ambito terapeutico/riabilitativo, inizia dall'incontro fra musica e mente umana e dalle intense esperienze emotive che ne derivano. I modelli della musicoterapia si suddividono in categorie generali: 1) Mt : sta ad indicare la musicoterapia per la formazione 2) MT : musicoterapia per la riabilitazione 3) M-t : musicoterapia per la terapia Le principali tecniche per la terapia musicoterapica sono improvvisative e ricettive, nelle loro applicazioni individuali e gruppali. La musicoterapia ha diverse aree di applicazione su soggetti con disturbi psichici o con deficit mentali o fisici; sono presenti inoltre aree di applicazione in ambiti non necessariamente patologici, con obiettivi preventivi: come la gravidanza, la senescenza. La musicoterapia riesce a superare e ad entrare direttamente in contatto con i sentimenti e le sensazioni più profonde dell'individuo. Da qui nasce la motivazione di scelta della mia tesi. Approfondire questo argomento è stato un lavoro molto significativo, che mi ha dato l'opportunità di comprendere meglio il significato di una comunicazione, che avviene per mezzo del suono e della musica, tra il mondo esterno e quello interno di ogni individuo. Per approfondire i miei studi, ho frequentato un corso di musicoterapia attiva didattica alla SAIGA -Società Adleriana Italiana Gruppi e Analisi- di Torino, condotto dalla Dott.ssa Pistorio. E' stato interessante perché ho fatto delle esperienze musicoterapiche di improvvisazione musicale, provando personalmente gli effetti, le emozioni suscitate dalle melodie, vivendo personalmente le dinamiche di gruppo in cui sono emerse complicità, rivalità, bisogni di scambio e di interazione con gli altri membri.

ASPETTI TEORICI, MODELLI E APPLICAZIONI DELLA MUSICOTERAPIA

CELLURA, LUCY
2008/2009

Abstract

L'utilizzo terapeutico della musica si estende dal passato più remoto sino ad oggi. Si è constatato che la sua produzione e il suo ascolto potessero influire, a vari livelli, sull'emozione e sul comportamento. Nel corso degli ultimi vent' anni, la musicoterapia in Italia è diventata una disciplina di studio ed un'attività di intervento. Si sono diversificate le scuole di formazione, che sono cambiate in quantità e in qualità; si sono sistematizzate le teorie, definiti i metodi, specificati gli ambiti di applicazione. Attualmente non esiste in Italia il riconoscimento ufficiale della figura professionale di musicoterapeuta. Esiste dunque una musicoterapia che, al suo interno, ha diverse teorie di riferimento, diverse tecniche e diversi metodi; se ne stimano molti ed ognuno fa capo ad uno studioso, ad un modello teorico, ad una tecnica o metodologia di intervento, e tutto si differenzia in base alle finalità che si intendono raggiungere "facendo" musicoterapia. Da queste finalità, dipende tutto il resto ed anche il modello formativo che si abbraccia. Esistono tante musicoterapie, ispirate a diverse correnti, soprattutto per quanto riguarda la formazione dell'operatore e le metodologie di intervento. Esistono vari tentativi di definizione in base alle scuole, ma il comune denominatore è l'approccio terapeutico che utilizza la musica. Ciò che caratterizza la musicoterapia è la sua interdisciplinarietà in quanto attinge da diverse materie. Il percorso che rende possibile l'utilizzo della musica, in ambito terapeutico/riabilitativo, inizia dall'incontro fra musica e mente umana e dalle intense esperienze emotive che ne derivano. I modelli della musicoterapia si suddividono in categorie generali: 1) Mt : sta ad indicare la musicoterapia per la formazione 2) MT : musicoterapia per la riabilitazione 3) M-t : musicoterapia per la terapia Le principali tecniche per la terapia musicoterapica sono improvvisative e ricettive, nelle loro applicazioni individuali e gruppali. La musicoterapia ha diverse aree di applicazione su soggetti con disturbi psichici o con deficit mentali o fisici; sono presenti inoltre aree di applicazione in ambiti non necessariamente patologici, con obiettivi preventivi: come la gravidanza, la senescenza. La musicoterapia riesce a superare e ad entrare direttamente in contatto con i sentimenti e le sensazioni più profonde dell'individuo. Da qui nasce la motivazione di scelta della mia tesi. Approfondire questo argomento è stato un lavoro molto significativo, che mi ha dato l'opportunità di comprendere meglio il significato di una comunicazione, che avviene per mezzo del suono e della musica, tra il mondo esterno e quello interno di ogni individuo. Per approfondire i miei studi, ho frequentato un corso di musicoterapia attiva didattica alla SAIGA -Società Adleriana Italiana Gruppi e Analisi- di Torino, condotto dalla Dott.ssa Pistorio. E' stato interessante perché ho fatto delle esperienze musicoterapiche di improvvisazione musicale, provando personalmente gli effetti, le emozioni suscitate dalle melodie, vivendo personalmente le dinamiche di gruppo in cui sono emerse complicità, rivalità, bisogni di scambio e di interazione con gli altri membri.
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