Il seguente elaborato si pone l'obiettivo di spiegare come funziona la memoria e di quanto affascinante essa sia nella sua complessità. Essa è fondamentale per il funzionamento umano, soprattutto per lo sviluppo di un’identità solida e complessa e per l’adattamento alla realtà che viviamo ogni giorno. Tuttavia, la memoria non è un costrutto infallibile e inattaccabile, infatti, molti sono i fenomeni di distorsione che la mente può creare a sua insaputa, come i falsi ricordi. I falsi ricordi sono memorie distorte di svariate tipologie di eventi, che la nostra mente incorpora come reali, quindi, ogni episodio o situazione di vita potrebbe potenzialmente essere modificata e rimodellata dalla nostra memoria, producendo un ricordo fittizio. Questo fenomeno risulta essere piuttosto problematico, dal momento che la memoria può essere modificata da altri, creando ricordi del tutto nuovi e allo stesso modo percepiti come reali. La suggestionabilità delle persone è cruciale in questo fenomeno, poiché rappresenta la tendenza degli individui ad incorporare informazioni post evento nella traccia originaria, portando alla formazione di ricordi basati su informazioni non realmente vissute ed esperite nella realtà, ma modellate della memoria. Un esempio, trattato in questo elaborato, che illustra il ruolo della suggestionabilità nella creazione di questo tipo di ricordi fallaci, è il caso dei Diavoli della bassa modenese, avvenuto tra il 1997 e il 1998. In questo caso, molti bambini vennero separati dalle loro famiglie per accuse di pedofilia e rituali satanici, successivamente falsificate. Furono gli stessi bambini ad accusare i propri genitori di questi atrocità, ma alcuni di essi nel tempo iniziarono a dubitare che quegli episodi raccontati fossero realmente accaduti e che fossero più una serie di invenzioni scaturite dall’ elevata pressione psicologica esercitata su di loro. Altri, una volta divenuti adulti, invece, continuano a sostenere la veridicità di quegli episodi, evidenziando come i ricordi innestati possano radicarsi fortemente nella mente umana, fino a diventare inscindibili da quelli reali. Nonostante questo, i falsi ricordi sono differenziabili da quelli reali, soprattutto a livello di attivazione neurale che coinvolge soprattutto ippocampo, corteccia prefrontale, corteccia temporale mediale e corteccia parietale. Queste aree sono responsabili della codifica e della rielaborazione delle memorie, tuttavia, i falsi ricordi mostrano pattern di attivazione differenti rispetto ai ricordi reali.

I falsi ricordi: le fragilità della memoria

CANINI, CHIARA
2023/2024

Abstract

Il seguente elaborato si pone l'obiettivo di spiegare come funziona la memoria e di quanto affascinante essa sia nella sua complessità. Essa è fondamentale per il funzionamento umano, soprattutto per lo sviluppo di un’identità solida e complessa e per l’adattamento alla realtà che viviamo ogni giorno. Tuttavia, la memoria non è un costrutto infallibile e inattaccabile, infatti, molti sono i fenomeni di distorsione che la mente può creare a sua insaputa, come i falsi ricordi. I falsi ricordi sono memorie distorte di svariate tipologie di eventi, che la nostra mente incorpora come reali, quindi, ogni episodio o situazione di vita potrebbe potenzialmente essere modificata e rimodellata dalla nostra memoria, producendo un ricordo fittizio. Questo fenomeno risulta essere piuttosto problematico, dal momento che la memoria può essere modificata da altri, creando ricordi del tutto nuovi e allo stesso modo percepiti come reali. La suggestionabilità delle persone è cruciale in questo fenomeno, poiché rappresenta la tendenza degli individui ad incorporare informazioni post evento nella traccia originaria, portando alla formazione di ricordi basati su informazioni non realmente vissute ed esperite nella realtà, ma modellate della memoria. Un esempio, trattato in questo elaborato, che illustra il ruolo della suggestionabilità nella creazione di questo tipo di ricordi fallaci, è il caso dei Diavoli della bassa modenese, avvenuto tra il 1997 e il 1998. In questo caso, molti bambini vennero separati dalle loro famiglie per accuse di pedofilia e rituali satanici, successivamente falsificate. Furono gli stessi bambini ad accusare i propri genitori di questi atrocità, ma alcuni di essi nel tempo iniziarono a dubitare che quegli episodi raccontati fossero realmente accaduti e che fossero più una serie di invenzioni scaturite dall’ elevata pressione psicologica esercitata su di loro. Altri, una volta divenuti adulti, invece, continuano a sostenere la veridicità di quegli episodi, evidenziando come i ricordi innestati possano radicarsi fortemente nella mente umana, fino a diventare inscindibili da quelli reali. Nonostante questo, i falsi ricordi sono differenziabili da quelli reali, soprattutto a livello di attivazione neurale che coinvolge soprattutto ippocampo, corteccia prefrontale, corteccia temporale mediale e corteccia parietale. Queste aree sono responsabili della codifica e della rielaborazione delle memorie, tuttavia, i falsi ricordi mostrano pattern di attivazione differenti rispetto ai ricordi reali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/144390