Il presente lavoro di ricerca offre una panoramica sulla nascita e sullo sviluppo del genere caricaturale e di come tale genere abbia avuto un ulteriore sviluppo e un maggiore utilizzo all’interno del XIX secolo in Italia. Infatti è nel 1848 che nasce la vera e propria stampa umoristica italiana, spinta anche dall’ondata rivoluzionaria che stava attraversando l’Europa e che coinvolse anche l’Italia. Il lavoro, al fine di fornire un quadro più completo possibile, si sofferma su quelli che sono stati i maggiori periodici di satira politica del tempo, nati grazie alle concessioni degli statuti nei vari regni dell’Italia preunitaria. I fogli di satira che sono stati trattati: L’Arlecchino, Lo Spirito Folletto, Il Don Pirlone ed Il Fischietto. Proprio dalla narrazione della nascita del Fischietto si è arrivati all’introduzione della figura centrale su cui verte questo lavoro: Giorgio Ansaldi, in arte Dalsani, grafico e caricaturista originario di Mondovì Breo. La figura di tale artista viene trattata a partire dalla sua vita e dalla sua formazione, avvenuta per volere del padre in ambito ingegneristico, ma i suoi interessi andranno a concentrarsi sulla satira e sulla caricatura e di conseguenza non intraprenderà mai la carriera di ingegnere. Inizia a collaborare, grazie a figure di spicco quali Camillo Marietti e Casimiro Teja, come caricaturista con svariati periodici satirici torinesi come: il Pasquino, il Fischietto, il Buonumore e il Pagliaccio. All’interno di questi periodici illustrerà sia vignette di satira politica che di costume, il disegno satirico è il lavoro che Dalsani preferisce eseguire scagliandosi contro i politici del momento. Dalsani fonderà anche un periodico umoristico intitolato La Luna, filiazione nata dal Fischietto per spostare da questo giornale la satira sociale e di conseguenza le discussioni sulla moda, il teatro e la mondanità. Dalsani lavora anche su ordinazione come cartellonista e illustratore per i teatri torinesi per i quali realizza locandine e biglietti di ingresso per gli spettacoli teatrali; ma realizza anche réclames che pubblicizzavano prodotti, negozi o locali in voga. Viene analizzata anche la sua fortuna critica perché sebbene in vita godesse di una notevole popolarità, dopo la sua morte la sua produzione venne quasi del tutto dimenticata. Partendo dalla figura di questo artista, è stata analizzata la collezione a lui dedicata conservata all’interno del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino al fine di arrivare ad avere un quadro completo della collezione per spiegare il progetto museale dal titolo “Un secolo di storia e satira. Verso un patrimonio condiviso”. Tale collezione è composta da oltre 7000 opere che vanno a costituire circa il 13% del patrimonio museale. L’iniziativa è stata incentrata sull’intervento di condizionamento, riqualificazione, digitalizzazione e pubblicazione online di questo importante patrimonio culturale, nell’ottica di darne piena accessibilità alla comunità. Le immagini digitalizzate sono state pubblicate all’interno di uno spazio appositamente progettato. Il lavoro si conclude mostrando come poter accedere al Fondo Dalsani digitalizzato tramite il sito ufficiale del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano dalla sezione relativa alle raccolte museali.

Dalsani caricaturista nell'Italia liberale. Un progetto di valorizzazione del Museo del Risorgimento di Torino.

MARCUCCI, IRENE
2022/2023

Abstract

Il presente lavoro di ricerca offre una panoramica sulla nascita e sullo sviluppo del genere caricaturale e di come tale genere abbia avuto un ulteriore sviluppo e un maggiore utilizzo all’interno del XIX secolo in Italia. Infatti è nel 1848 che nasce la vera e propria stampa umoristica italiana, spinta anche dall’ondata rivoluzionaria che stava attraversando l’Europa e che coinvolse anche l’Italia. Il lavoro, al fine di fornire un quadro più completo possibile, si sofferma su quelli che sono stati i maggiori periodici di satira politica del tempo, nati grazie alle concessioni degli statuti nei vari regni dell’Italia preunitaria. I fogli di satira che sono stati trattati: L’Arlecchino, Lo Spirito Folletto, Il Don Pirlone ed Il Fischietto. Proprio dalla narrazione della nascita del Fischietto si è arrivati all’introduzione della figura centrale su cui verte questo lavoro: Giorgio Ansaldi, in arte Dalsani, grafico e caricaturista originario di Mondovì Breo. La figura di tale artista viene trattata a partire dalla sua vita e dalla sua formazione, avvenuta per volere del padre in ambito ingegneristico, ma i suoi interessi andranno a concentrarsi sulla satira e sulla caricatura e di conseguenza non intraprenderà mai la carriera di ingegnere. Inizia a collaborare, grazie a figure di spicco quali Camillo Marietti e Casimiro Teja, come caricaturista con svariati periodici satirici torinesi come: il Pasquino, il Fischietto, il Buonumore e il Pagliaccio. All’interno di questi periodici illustrerà sia vignette di satira politica che di costume, il disegno satirico è il lavoro che Dalsani preferisce eseguire scagliandosi contro i politici del momento. Dalsani fonderà anche un periodico umoristico intitolato La Luna, filiazione nata dal Fischietto per spostare da questo giornale la satira sociale e di conseguenza le discussioni sulla moda, il teatro e la mondanità. Dalsani lavora anche su ordinazione come cartellonista e illustratore per i teatri torinesi per i quali realizza locandine e biglietti di ingresso per gli spettacoli teatrali; ma realizza anche réclames che pubblicizzavano prodotti, negozi o locali in voga. Viene analizzata anche la sua fortuna critica perché sebbene in vita godesse di una notevole popolarità, dopo la sua morte la sua produzione venne quasi del tutto dimenticata. Partendo dalla figura di questo artista, è stata analizzata la collezione a lui dedicata conservata all’interno del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino al fine di arrivare ad avere un quadro completo della collezione per spiegare il progetto museale dal titolo “Un secolo di storia e satira. Verso un patrimonio condiviso”. Tale collezione è composta da oltre 7000 opere che vanno a costituire circa il 13% del patrimonio museale. L’iniziativa è stata incentrata sull’intervento di condizionamento, riqualificazione, digitalizzazione e pubblicazione online di questo importante patrimonio culturale, nell’ottica di darne piena accessibilità alla comunità. Le immagini digitalizzate sono state pubblicate all’interno di uno spazio appositamente progettato. Il lavoro si conclude mostrando come poter accedere al Fondo Dalsani digitalizzato tramite il sito ufficiale del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano dalla sezione relativa alle raccolte museali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/144361