The main topic of this paper is Food Defense (F.D.), which is to protect and protect the health of consumers from possible voluntary adulteration that may occur with regard to food products. Contamination can be carried out by different subjects or groups of subjects with different characteristics and motivations, but always with precise goals such as damage to the image of the company in question or directly affecting the health of consumers. The task of the staff working on the site where the criminal act occurred is to carry out a risk assessment, followed by a risk management (Risk Management), where the situation is closest to the optimal one, that is, the so-called "zero risk", ending with risk communication, which must be effective and easy to understand. These protection systems, adopted by companies, have become, over the last few decades, increasingly necessary and indispensable due to a sharp increase in cases of food tampering by groups of individuals or individuals, as demonstrated by studies carried out from 1950 until today. In the last few years, there has been much confidence in the work of food business operators (OSAs), who know most about the critical areas of a given production site and can thus define, better than anyone else, what precautionary systems and what arrangements always adopt a food, feed or food preparation conforming to Community rules. It is important to point out that an effective defense plan helps identify the steps to be taken to reduce intentional contamination risks to a company's food supply, safeguarding its image and avoiding periods of more or less length depending on severity of the situation where production is interrupted.
L'argomento principale di questo elaborato è il Food Defence (F.D.), ovvero protezione e difesa della salute dei consumatori da possibili adulterazioni di tipo volontario che si possono verificare nei confronti dei prodotti alimentari. La contaminazione può essere effettuata da differenti soggetti o gruppi di soggetti, aventi caratteristiche e motivazioni diverse, ma sempre con obbiettivi ben precisi quali ledere l'immagine dell'azienda in questione oppure colpire direttamente la salute dei consumatori. Il compito del personale operante nel sito in cui si è verificato l'atto criminoso è quello di procedere alla verifica della situazione (Risk Assessment), a cui segue una gestione del rischio (Risk Management), in cui si ricerca la situazione più vicina a quella ottimale, cioè quella del cosiddetto ¿rischio zero¿, concludendo con la comunicazione del rischio, che deve essere efficace e semplice da comprendere. Questi sistemi di protezione, adottati dalle aziende, sono diventati, nel corso degli ultimi decenni, sempre più necessari ed indispensabili a causa di un netto incremento dei casi di manomissione del prodotto alimentare da parte di gruppi di persone o singoli individui, come dimostrato da studi effettuati dal 1950 fino ad oggi. Negli ultimi anni si è riposta molta fiducia nell'operato degli operatori del settore alimentare (OSA), i quali conoscono maggiormente le aree critiche di un dato sito di produzione e possono così definire, meglio di chiunque altro, quali sistemi di precauzione e quali accorgimenti adottare affinché si produca sempre un alimento, un mangime o un preparato alimentare conforme alle norme comunitarie. E'importante evidenziare che un piano di difesa efficace aiuta ad individuare gli step da adottare per ridurre i rischi di contaminazione intenzionale nei confronti dell'approvvigionamento alimentare di un'azienda, salvaguardandone l'immagine ed evitando periodi, più o meno lunghi a seconda della gravità della situazione, in cui la produzione viene interrotta. La stesura di un piano di F.D. si compone di 4 fasi essenziali: la prima fase consiste nella valutazione delle vulnerabilità, da questa si redige un piano di difesa, successivamente si propone un piano di risposta a contaminazione ed infine si effettua una gestione periodica del piano di difesa. Un piano di Food Defence non deve essere eccessivamente esteso per non limitarne l'operatività e la stesura deve essere fatta da membri di un team che abbiano ricevuto una adeguata formazione. L'importanza della redazione di questo protocollo deriva dal fatto che facilita la individuazione e descrizione dei punti critici, permettendo di custodire, con registrazioni apposite, i movimenti nelle aree a rischio, dalla movimentazione delle materie prime a quello del personale, interno ed esterno, alle operazioni svolte durante i processi di lavorazione del prodotto nelle varie fasi. I mezzi utilizzabili dalle imprese, per la loro tutela e difesa del loro prodotto, possono essere ad esempio questionari per valutare l'opinione degli OSA riguardo l'ambiente operativo e la volontà aziendale di creare un clima sereno in cui non si distolga l'attenzione dal fine ultimo, cioè l'integrità del prodotto alimentare. Più precisamente si tratta di sistemi tecnologici (campionamento del prodotto, utilizzo di biosensori, videocamere ed impianti di allarme perimetrali) che permettono di attuare meccanismi di protezione anche laddove l'uomo, con le sue competenze, non riesce ad arrivare
Adulterazione volontaria e protocolli di difesa aziendali
VOLTOLINA, SIMONE
2016/2017
Abstract
L'argomento principale di questo elaborato è il Food Defence (F.D.), ovvero protezione e difesa della salute dei consumatori da possibili adulterazioni di tipo volontario che si possono verificare nei confronti dei prodotti alimentari. La contaminazione può essere effettuata da differenti soggetti o gruppi di soggetti, aventi caratteristiche e motivazioni diverse, ma sempre con obbiettivi ben precisi quali ledere l'immagine dell'azienda in questione oppure colpire direttamente la salute dei consumatori. Il compito del personale operante nel sito in cui si è verificato l'atto criminoso è quello di procedere alla verifica della situazione (Risk Assessment), a cui segue una gestione del rischio (Risk Management), in cui si ricerca la situazione più vicina a quella ottimale, cioè quella del cosiddetto ¿rischio zero¿, concludendo con la comunicazione del rischio, che deve essere efficace e semplice da comprendere. Questi sistemi di protezione, adottati dalle aziende, sono diventati, nel corso degli ultimi decenni, sempre più necessari ed indispensabili a causa di un netto incremento dei casi di manomissione del prodotto alimentare da parte di gruppi di persone o singoli individui, come dimostrato da studi effettuati dal 1950 fino ad oggi. Negli ultimi anni si è riposta molta fiducia nell'operato degli operatori del settore alimentare (OSA), i quali conoscono maggiormente le aree critiche di un dato sito di produzione e possono così definire, meglio di chiunque altro, quali sistemi di precauzione e quali accorgimenti adottare affinché si produca sempre un alimento, un mangime o un preparato alimentare conforme alle norme comunitarie. E'importante evidenziare che un piano di difesa efficace aiuta ad individuare gli step da adottare per ridurre i rischi di contaminazione intenzionale nei confronti dell'approvvigionamento alimentare di un'azienda, salvaguardandone l'immagine ed evitando periodi, più o meno lunghi a seconda della gravità della situazione, in cui la produzione viene interrotta. La stesura di un piano di F.D. si compone di 4 fasi essenziali: la prima fase consiste nella valutazione delle vulnerabilità, da questa si redige un piano di difesa, successivamente si propone un piano di risposta a contaminazione ed infine si effettua una gestione periodica del piano di difesa. Un piano di Food Defence non deve essere eccessivamente esteso per non limitarne l'operatività e la stesura deve essere fatta da membri di un team che abbiano ricevuto una adeguata formazione. L'importanza della redazione di questo protocollo deriva dal fatto che facilita la individuazione e descrizione dei punti critici, permettendo di custodire, con registrazioni apposite, i movimenti nelle aree a rischio, dalla movimentazione delle materie prime a quello del personale, interno ed esterno, alle operazioni svolte durante i processi di lavorazione del prodotto nelle varie fasi. I mezzi utilizzabili dalle imprese, per la loro tutela e difesa del loro prodotto, possono essere ad esempio questionari per valutare l'opinione degli OSA riguardo l'ambiente operativo e la volontà aziendale di creare un clima sereno in cui non si distolga l'attenzione dal fine ultimo, cioè l'integrità del prodotto alimentare. Più precisamente si tratta di sistemi tecnologici (campionamento del prodotto, utilizzo di biosensori, videocamere ed impianti di allarme perimetrali) che permettono di attuare meccanismi di protezione anche laddove l'uomo, con le sue competenze, non riesce ad arrivareFile | Dimensione | Formato | |
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