La grande varietà di habitat che caratterizza l’Italia si riflette molto bene nell’elevata biodiversità di farfalle riscontrabile nel nostro paese. Recentemente è stata posta molta attenzione anche alle specie presenti nell’ambiente urbano sia per il servizio ecosistemico offerto in termini di impollinazione, sia per la facilità con cui questi insetti carismatici possono essere utilizzati per avvicinare e sensibilizzare un vasto pubblico alle problematiche ambientali. Infatti molti dei progetti di citizen science che hanno avuto come oggetto il monitoraggio delle farfalle hanno ottenuto grandi successo e partecipazione. Questa tesi si inserisce in un progetto più ampio, MoVITo che ha previsto il coinvolgimento dei cittadini torinesi nel MOnitoraggio e Valorizzazione degli Impollinatori nella città metropolitana di TOrino. Lo scopo della tesi è quello di monitorare delle specie di farfalle presenti in zone urbane e periurbane della città di Torino durante il periodo di volo dell’anno 2022. Il metodo utilizzato per monitorare le comunità è il transetto semi-quantitativo di Pollard che è stato percorso da maggio a settembre ogni 10-15 giorni in sei aree: il parco della Mandria e delle Vallere in aree periurbane; Parco delle SERRE e DISAFA (Dip. Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) a Grugliasco e del Parco Arte Vivente (PAV) e Orto Botanico nell’area urbana torinese. Le comunità sono state confrontate calcolando diversi indici di biodiversità, le esigenze ecologiche e i tratti funzionali di ciascuna specie con il programma PRIMER-E® 6.1. I risultati hanno evidenziato che la maggior diversità di farfalle si osserva, come atteso, nel parco della Mandria (32 specie e 365 esemplari), caratterizzato dalla maggior eterogeneità di ambienti, mentre la minor ricchezza specifica si riscontra all’orto botanico (14 specie e 105 individui), ossia l’area maggiormente inserita nel tessuto urbano. La siccità che ha caratterizzato la stagione primaverile-estivo dell’anno 2022, insieme alla gestione delle aree tramite taglio dell’erba ha inciso negativamente sull’andamento temporale delle ricchezza specifica e della abbondanza di individui (sintetizzate dall’indice di Shannon) in ogni sito studiato. Le cenosi sono caratterizzate da specie generalmente molto diffuse come Polyommatus icarus, Pieris rapae e Coenonympha pamphilus e nei transetti delle aree urbane si è notata una forte presenza della specie alloctona invasiva Cacyreus marshalli. Questo studio ha evidenziato come la comunità a farfalle di ambienti urbani e periurbani conti numerose specie. Tuttavia le aree verdi in città possono rappresentare una trappola per le farfalle, se non sono connesse fra loro da corridoi “verdi” che possano promuovere il movimento degli individui e l'attraversamento del tessuto urbano. Quindi le amministrazioni comunali, soprattutto nelle grandi metropoli, dovrebbero prendere decisioni volte a favorire la presenza di essenze da nettare in aree verdi ma soprattutto la loro connessione.

Comunità di farfalle in ambiente urbano e periurbano

TORTA, SAMUELE
2021/2022

Abstract

La grande varietà di habitat che caratterizza l’Italia si riflette molto bene nell’elevata biodiversità di farfalle riscontrabile nel nostro paese. Recentemente è stata posta molta attenzione anche alle specie presenti nell’ambiente urbano sia per il servizio ecosistemico offerto in termini di impollinazione, sia per la facilità con cui questi insetti carismatici possono essere utilizzati per avvicinare e sensibilizzare un vasto pubblico alle problematiche ambientali. Infatti molti dei progetti di citizen science che hanno avuto come oggetto il monitoraggio delle farfalle hanno ottenuto grandi successo e partecipazione. Questa tesi si inserisce in un progetto più ampio, MoVITo che ha previsto il coinvolgimento dei cittadini torinesi nel MOnitoraggio e Valorizzazione degli Impollinatori nella città metropolitana di TOrino. Lo scopo della tesi è quello di monitorare delle specie di farfalle presenti in zone urbane e periurbane della città di Torino durante il periodo di volo dell’anno 2022. Il metodo utilizzato per monitorare le comunità è il transetto semi-quantitativo di Pollard che è stato percorso da maggio a settembre ogni 10-15 giorni in sei aree: il parco della Mandria e delle Vallere in aree periurbane; Parco delle SERRE e DISAFA (Dip. Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) a Grugliasco e del Parco Arte Vivente (PAV) e Orto Botanico nell’area urbana torinese. Le comunità sono state confrontate calcolando diversi indici di biodiversità, le esigenze ecologiche e i tratti funzionali di ciascuna specie con il programma PRIMER-E® 6.1. I risultati hanno evidenziato che la maggior diversità di farfalle si osserva, come atteso, nel parco della Mandria (32 specie e 365 esemplari), caratterizzato dalla maggior eterogeneità di ambienti, mentre la minor ricchezza specifica si riscontra all’orto botanico (14 specie e 105 individui), ossia l’area maggiormente inserita nel tessuto urbano. La siccità che ha caratterizzato la stagione primaverile-estivo dell’anno 2022, insieme alla gestione delle aree tramite taglio dell’erba ha inciso negativamente sull’andamento temporale delle ricchezza specifica e della abbondanza di individui (sintetizzate dall’indice di Shannon) in ogni sito studiato. Le cenosi sono caratterizzate da specie generalmente molto diffuse come Polyommatus icarus, Pieris rapae e Coenonympha pamphilus e nei transetti delle aree urbane si è notata una forte presenza della specie alloctona invasiva Cacyreus marshalli. Questo studio ha evidenziato come la comunità a farfalle di ambienti urbani e periurbani conti numerose specie. Tuttavia le aree verdi in città possono rappresentare una trappola per le farfalle, se non sono connesse fra loro da corridoi “verdi” che possano promuovere il movimento degli individui e l'attraversamento del tessuto urbano. Quindi le amministrazioni comunali, soprattutto nelle grandi metropoli, dovrebbero prendere decisioni volte a favorire la presenza di essenze da nettare in aree verdi ma soprattutto la loro connessione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/144029