Sebbene tutta l’attività percettiva possa essere considerata in senso lato illusoria, con il concetto di illusioni visive si identifica una precisa circostanza che il senso comune sa distinguere facilmente dalla vita percettiva ordinaria. L’obiettivo di questo elaborato consiste nell’evidenziare l’importanza della riflessione sull’esistenza di questo fenomeno, in relazione al contributo teorico ed applicativo in diversi ambiti di ricerca affini alle scienze cognitive. La definizione formale dell’oggetto di studio, oltre ad innescare importanti riflessioni dalla filosofia alle neuroscienze, diviene un elemento fondamentale per poter condurre ricerche volte ad indagare la relazione tra i fenomeni illusori e il sistema mente/cervello. L’interesse per questi fenomeni inoltre può condurre a risultati innovativi anche quando le illusioni sono trattate come strumento di ricerca in contesti più ampi, i quali possono tradursi in applicazioni di configurazioni illusorie usate per lo studio di altri meccanismi cerebrali che sono evidenziabili dalla loro interazione con tali configurazioni. Un ulteriore contributo è dato dallo studio comparativo dei processi illusori, che permette di mettere in luce le differenze, ma anche elementi comuni, tra i processi che concorrono nei diversi sistemi percettivi, generando dati per nuove riflessioni teoriche. Senza la pretesa di esaustività rispetto alla vasta quantità di contenuti presente in letteratura, sono qui presentati alcuni studi coerenti con l’idea che una maggior presenza di configurazioni illusorie nei laboratori di ricerca, nelle forme di oggetto e/o strumento di ricerca, sia prima di tutto necessaria e giustificata, anche a fronte delle zone d’ombra che tuttora emergono intorno allo studio delle illusioni, e che in secondo luogo costituisca potenzialmente solo l’inizio del processo di scoperta del contributo conoscitivo dato da questi particolari fenomeni.
Illusioni visive: uno strumento di ricerca multidisciplinare
VALENTINI, NICHOLAS
2021/2022
Abstract
Sebbene tutta l’attività percettiva possa essere considerata in senso lato illusoria, con il concetto di illusioni visive si identifica una precisa circostanza che il senso comune sa distinguere facilmente dalla vita percettiva ordinaria. L’obiettivo di questo elaborato consiste nell’evidenziare l’importanza della riflessione sull’esistenza di questo fenomeno, in relazione al contributo teorico ed applicativo in diversi ambiti di ricerca affini alle scienze cognitive. La definizione formale dell’oggetto di studio, oltre ad innescare importanti riflessioni dalla filosofia alle neuroscienze, diviene un elemento fondamentale per poter condurre ricerche volte ad indagare la relazione tra i fenomeni illusori e il sistema mente/cervello. L’interesse per questi fenomeni inoltre può condurre a risultati innovativi anche quando le illusioni sono trattate come strumento di ricerca in contesti più ampi, i quali possono tradursi in applicazioni di configurazioni illusorie usate per lo studio di altri meccanismi cerebrali che sono evidenziabili dalla loro interazione con tali configurazioni. Un ulteriore contributo è dato dallo studio comparativo dei processi illusori, che permette di mettere in luce le differenze, ma anche elementi comuni, tra i processi che concorrono nei diversi sistemi percettivi, generando dati per nuove riflessioni teoriche. Senza la pretesa di esaustività rispetto alla vasta quantità di contenuti presente in letteratura, sono qui presentati alcuni studi coerenti con l’idea che una maggior presenza di configurazioni illusorie nei laboratori di ricerca, nelle forme di oggetto e/o strumento di ricerca, sia prima di tutto necessaria e giustificata, anche a fronte delle zone d’ombra che tuttora emergono intorno allo studio delle illusioni, e che in secondo luogo costituisca potenzialmente solo l’inizio del processo di scoperta del contributo conoscitivo dato da questi particolari fenomeni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/143980