La schizofrenia è un disturbo mentale grave e cronicamente invalidante, che può impattare seriamente la qualità della vita e il funzionamento sociale della persona. La maggior parte degli studi di risonanza magnetica in pazienti affetti da schizofrenia suggerisce il coinvolgimento della sostanza bianca di diverse regioni cerebrali nella patogenesi e nella neurobiologia di questa malattia. Una delle tecniche utilizzate per studiare le anomalie della sostanza bianca nei pazienti schizofrenici è la trattografia. La trattografia è una tecnica di modellazione tridimensionale che permette di rappresentare visualmente i tratti neurali utilizzando i dati raccolti dall'imaging con tensore di diffusione (DTI), una tecnica di risonanza magnetica che consente l'analisi della diffusione e della direzione delle molecole d'acqua all'interno dei tessuti in vivo. Lo studio delle correlazioni tra disturbi neuropsichiatrici e patologie della sostanza bianca attraverso la trattografia e il DTI è importante non solo per la comprensione dell’eziologia della schizofrenia, ma anche per l’identificazione di biomarker affidabili che possano indicare il possibile insorgere del disturbo. Gli studi di DTI su pazienti schizofrenici hanno rilevato gravi anomalie in microstrutture di sostanza bianca in varie regioni cerebrali, come il lobo frontale, il corpo calloso, il fascicolo uncinato, il fascicolo superiore longitudinale e le radiazioni talamiche. Sono anche state rilevate anomalie della mielina nelle fasi iniziali della schizofrenia e alterazioni significative del fascicolo arcuato in pazienti che presentano allucinazioni uditive, rispetto a pazienti senza allucinazioni uditive. ​

L'utilizzo della trattografia nello studio della schizofrenia

BONFANTI, REBECCA
2021/2022

Abstract

La schizofrenia è un disturbo mentale grave e cronicamente invalidante, che può impattare seriamente la qualità della vita e il funzionamento sociale della persona. La maggior parte degli studi di risonanza magnetica in pazienti affetti da schizofrenia suggerisce il coinvolgimento della sostanza bianca di diverse regioni cerebrali nella patogenesi e nella neurobiologia di questa malattia. Una delle tecniche utilizzate per studiare le anomalie della sostanza bianca nei pazienti schizofrenici è la trattografia. La trattografia è una tecnica di modellazione tridimensionale che permette di rappresentare visualmente i tratti neurali utilizzando i dati raccolti dall'imaging con tensore di diffusione (DTI), una tecnica di risonanza magnetica che consente l'analisi della diffusione e della direzione delle molecole d'acqua all'interno dei tessuti in vivo. Lo studio delle correlazioni tra disturbi neuropsichiatrici e patologie della sostanza bianca attraverso la trattografia e il DTI è importante non solo per la comprensione dell’eziologia della schizofrenia, ma anche per l’identificazione di biomarker affidabili che possano indicare il possibile insorgere del disturbo. Gli studi di DTI su pazienti schizofrenici hanno rilevato gravi anomalie in microstrutture di sostanza bianca in varie regioni cerebrali, come il lobo frontale, il corpo calloso, il fascicolo uncinato, il fascicolo superiore longitudinale e le radiazioni talamiche. Sono anche state rilevate anomalie della mielina nelle fasi iniziali della schizofrenia e alterazioni significative del fascicolo arcuato in pazienti che presentano allucinazioni uditive, rispetto a pazienti senza allucinazioni uditive. ​
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