Negli ultimi decenni in forte crescita è il fenomeno del brain drain, detto anche "fuga dei cervelli", prevalentemente nell'ambito universitario ma anche nel settore lavorativo. In Italia sono sempre di più i giovani laureati o dottorandi che decidono di proseguire gli studi o cercare occupazione all'estero, alcuni in Europa e altri spingendosi addirittura oltreoceano. Questo movimento migratorio sembra ricordare quello avvenuto nei secoli precedenti, rispettivamente nel XIX e XX secolo, ma che cosa è cambiato? Sicuramente la categoria delle persone che intendono partire, le motivazioni e le condizioni politiche, sociali ed economiche del nostro Paese. Si intende quindi realizzare una indagine statistica su un campione di studenti in procinto di laurearsi sia nel percorso triennale che magistrale, confrontando poi le risposte ottenute con un secondo campione, questa volta di dottorandi. Lo scopo è quello di capire quali siano le probabilità di andare all'estero, nelle differenti fasce di età, le motivazioni, se è un obbligo o una scelta, in quale Stato si preferisce andare e se si è disposti a lasciare o cambiare la propria vita privata. Grande attenzione, infine, è rivolta anche all'evasione, abbastanza recente, degli adulti e dei pensionati, denominata "fuga delle braccia" e soprattutto sulle conseguenze che tutti questi flussi emigratori hanno sul Paese.

Italiani alla ricerca della Terra Promessa: fenomeno del brain drain in crescita

BRUNO, GIULIA
2016/2017

Abstract

Negli ultimi decenni in forte crescita è il fenomeno del brain drain, detto anche "fuga dei cervelli", prevalentemente nell'ambito universitario ma anche nel settore lavorativo. In Italia sono sempre di più i giovani laureati o dottorandi che decidono di proseguire gli studi o cercare occupazione all'estero, alcuni in Europa e altri spingendosi addirittura oltreoceano. Questo movimento migratorio sembra ricordare quello avvenuto nei secoli precedenti, rispettivamente nel XIX e XX secolo, ma che cosa è cambiato? Sicuramente la categoria delle persone che intendono partire, le motivazioni e le condizioni politiche, sociali ed economiche del nostro Paese. Si intende quindi realizzare una indagine statistica su un campione di studenti in procinto di laurearsi sia nel percorso triennale che magistrale, confrontando poi le risposte ottenute con un secondo campione, questa volta di dottorandi. Lo scopo è quello di capire quali siano le probabilità di andare all'estero, nelle differenti fasce di età, le motivazioni, se è un obbligo o una scelta, in quale Stato si preferisce andare e se si è disposti a lasciare o cambiare la propria vita privata. Grande attenzione, infine, è rivolta anche all'evasione, abbastanza recente, degli adulti e dei pensionati, denominata "fuga delle braccia" e soprattutto sulle conseguenze che tutti questi flussi emigratori hanno sul Paese.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/143948