Con il termine ¿stereotipo¿ si intende una credenza riguardo ad un individuo sulla base della sua appartenenza ad un gruppo sociale; si tratta di una generalizzazione di determinate caratteristiche ad uno specifico caso (Kanahara, 2006). La funzione dello stereotipo è, quindi, quella di semplificare la realtà favorendo la classificazione entro categorie. Facciamo rientrare anche noi stessi in queste categorie, appartenendo ognuno di noi a gruppi sociali ai quali siamo abituati a riferirci attraverso stereotipi. Interiorizzando lo stereotipo, diventiamo nello stesso tempo gli autori e le vittime delle nostre credenze, dando così luogo a quello che in psicologia prende il nome di ¿auto-stereotipo¿. E' possibile identificare nel costrutto dell'auto-stereotipo la tendenza a considerare tratti e attributi stereotipati come descrittivi dell'in-group o del sé (Burkley, 2009), da cui ne consegue che input che attivano gli stereotipi del proprio gruppo conducono automaticamente a comportamenti coerenti con quel particolare stereotipo (O'Brien, 2006). Gli studi in merito dimostrano come gli auto-stereotipi (prevalentemente negativi) portino il soggetto ad ancorarsi a caratteristiche appartenenti ad una semplicistica classificazione per etichette. Ciò conduce ad una riduzione dell'autostima e alla conseguente perdita di capacità. Gli studi presi in esame dimostrano anche l'esistenza di effetti positivi, quali lo svilupparsi di un meccanismo di difesa verso i fallimenti della nostra vita (attribuendoli all'appartenenza all'in-group e non al sé) ed il mantenimento di coerenza e ordine sociale (giustificando il sistema in base a caratteristiche predefinite dallo stereotipo stesso). Per quanto in parte possano così permettere al soggetto di ridurre il carico della propria responsabilità e il senso di ingiustizia derivante dalle gerarchie presenti nella società, nello stesso tempo inducono il verificarsi dell'auto-inganno, in quanto rendono poco concreto il contatto con se stessi, con le proprie azioni e con la realtà, precludendo di conseguenza possibilità di miglioramento personale e riscatto sociale. La letteratura ci permette di esaminare un ampio spettro di situazioni in cui l'auto-stereotipo entra in gioco nella nostra vita condizionando le nostre scelte e le nostre performance. La presenza di una percezione negativa delle proprie caratteristiche può incidere sulla vita del soggetto portandolo ad un invecchiamento precoce (Levy, 2002), contribuendo ad un rapido declino della memoria (Scholl, 2008) ed ostacolando il recupero di pazienti con depressione a causa di una netta diminuzione della fiducia in se stessi (Ritsher, 2003). Date le ridotte risorse psicologiche e la bassa autostima può indurre il soggetto ad acquisire una distorta percezione del proprio corpo portandolo a presentare disturbi di tipo alimentare (Rivera, 2014). Favorisce la scelta di un partner che confermi la visione che abbiamo di noi stessi, anche nel caso in cui questa sia sfavorevole (Swann, 1992). Permette di giustificare il fallimento, facendo ricadere la responsabilità esternamente, ma impedendo così una presa di coscienza delle proprie abilità (Burkley, 2008). Consente il mantenimento della coerenza giustificando il sistema, anche se ingiusto, portando così il soggetto ad andare contro ai propri interessi (Jost, 2004). Gli auto-stereotipi influenzano quindi le strategie di problem solving, diminuendo la creatività e rendendo il pensiero più statico (Seibt, 2014).

Auto-stereotipi: vittime di noi stessi

RIGOBELLO, GIULIA
2016/2017

Abstract

Con il termine ¿stereotipo¿ si intende una credenza riguardo ad un individuo sulla base della sua appartenenza ad un gruppo sociale; si tratta di una generalizzazione di determinate caratteristiche ad uno specifico caso (Kanahara, 2006). La funzione dello stereotipo è, quindi, quella di semplificare la realtà favorendo la classificazione entro categorie. Facciamo rientrare anche noi stessi in queste categorie, appartenendo ognuno di noi a gruppi sociali ai quali siamo abituati a riferirci attraverso stereotipi. Interiorizzando lo stereotipo, diventiamo nello stesso tempo gli autori e le vittime delle nostre credenze, dando così luogo a quello che in psicologia prende il nome di ¿auto-stereotipo¿. E' possibile identificare nel costrutto dell'auto-stereotipo la tendenza a considerare tratti e attributi stereotipati come descrittivi dell'in-group o del sé (Burkley, 2009), da cui ne consegue che input che attivano gli stereotipi del proprio gruppo conducono automaticamente a comportamenti coerenti con quel particolare stereotipo (O'Brien, 2006). Gli studi in merito dimostrano come gli auto-stereotipi (prevalentemente negativi) portino il soggetto ad ancorarsi a caratteristiche appartenenti ad una semplicistica classificazione per etichette. Ciò conduce ad una riduzione dell'autostima e alla conseguente perdita di capacità. Gli studi presi in esame dimostrano anche l'esistenza di effetti positivi, quali lo svilupparsi di un meccanismo di difesa verso i fallimenti della nostra vita (attribuendoli all'appartenenza all'in-group e non al sé) ed il mantenimento di coerenza e ordine sociale (giustificando il sistema in base a caratteristiche predefinite dallo stereotipo stesso). Per quanto in parte possano così permettere al soggetto di ridurre il carico della propria responsabilità e il senso di ingiustizia derivante dalle gerarchie presenti nella società, nello stesso tempo inducono il verificarsi dell'auto-inganno, in quanto rendono poco concreto il contatto con se stessi, con le proprie azioni e con la realtà, precludendo di conseguenza possibilità di miglioramento personale e riscatto sociale. La letteratura ci permette di esaminare un ampio spettro di situazioni in cui l'auto-stereotipo entra in gioco nella nostra vita condizionando le nostre scelte e le nostre performance. La presenza di una percezione negativa delle proprie caratteristiche può incidere sulla vita del soggetto portandolo ad un invecchiamento precoce (Levy, 2002), contribuendo ad un rapido declino della memoria (Scholl, 2008) ed ostacolando il recupero di pazienti con depressione a causa di una netta diminuzione della fiducia in se stessi (Ritsher, 2003). Date le ridotte risorse psicologiche e la bassa autostima può indurre il soggetto ad acquisire una distorta percezione del proprio corpo portandolo a presentare disturbi di tipo alimentare (Rivera, 2014). Favorisce la scelta di un partner che confermi la visione che abbiamo di noi stessi, anche nel caso in cui questa sia sfavorevole (Swann, 1992). Permette di giustificare il fallimento, facendo ricadere la responsabilità esternamente, ma impedendo così una presa di coscienza delle proprie abilità (Burkley, 2008). Consente il mantenimento della coerenza giustificando il sistema, anche se ingiusto, portando così il soggetto ad andare contro ai propri interessi (Jost, 2004). Gli auto-stereotipi influenzano quindi le strategie di problem solving, diminuendo la creatività e rendendo il pensiero più statico (Seibt, 2014).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/143633