L'avvento del turismo di massa si è tradotto in un aumento del numero quotidiano di viaggiatori e anche del verificarsi di disservizi e mancanze imputabili ai vari soggetti con i quali entra in contatto colui che stipula un contratto di turismo organizzato. Pertanto si sono succeduti una serie di interventi legislativi, nazionali e comunitari, finalizzati a colmare l'insufficiente quadro normativo. Al progressivo affermarsi dell'industria del tempo libero si accompagna al contempo lo sviluppo del contratto di viaggio, in un contesto ove il "viaggio" non è inteso soltanto come semplice spostamento da una destinazione ad un 'altra, ma piuttosto come un insieme di prestazioni che includono anche altre funzioni quali lo svago, il divertimento, l'avventura, la cultura ecc. Il turista, nel nostro ordinamento giuridico non aveva alcuna tutela specifica sino all'approvazione della Convenzione Internazionale di Bruxelles del 1970, riguardante il contratto di viaggio turistico anche perché l'oggetto dell'attività turistica, il viaggio organizzato ,non era molto sviluppato ed era, sino a pochi lustri or sono, solo ad appannaggio di una elitè. Il turista -consumatore viene a coincidere con la figura del contraente debole nel rapporto con l'impresa di viaggi, poiché anche se è particolarmente diligente, si trova in una posizione di inferiorità rispetto alla struttura imprenditoriale organizzativa del pacchetto turistico. Spesso noi turisti/consumatori non siamo consapevoli dei nostri diritti e delle relative modalità di esercizio. Tale carenza informativa grava inevitabilmente sui noi stessi consumatori, in quanto attribuiamo un privilegio ad alcuni operatori del settore che pongono in essere comportamenti illegittimi, a danno degli operatori virtuosi. Non è pero immediata la risposta per chi come me non è proprio uno specialista della materia ma è comunque stimolato da forte curiosità e desiderio di avvicinarsi al tema. Non bisogna farsi scoraggiare dalla complessità della disciplina altrimenti si finisce per barcamenare nella giungla della letteratura che si è andata formando in questo ultimo decennio su tale argomento. L'oggetto di esame sarà dunque la tutela del turista con la particolare attenzione rivolta al c.d ¿danno da vacanza rovinata¿, la cui natura giuridica è ancora oggi oggetto di vivace dibattito.
La tutela del turista:il danno da vacanza rovinata
SUGRANES, GIULIA
2016/2017
Abstract
L'avvento del turismo di massa si è tradotto in un aumento del numero quotidiano di viaggiatori e anche del verificarsi di disservizi e mancanze imputabili ai vari soggetti con i quali entra in contatto colui che stipula un contratto di turismo organizzato. Pertanto si sono succeduti una serie di interventi legislativi, nazionali e comunitari, finalizzati a colmare l'insufficiente quadro normativo. Al progressivo affermarsi dell'industria del tempo libero si accompagna al contempo lo sviluppo del contratto di viaggio, in un contesto ove il "viaggio" non è inteso soltanto come semplice spostamento da una destinazione ad un 'altra, ma piuttosto come un insieme di prestazioni che includono anche altre funzioni quali lo svago, il divertimento, l'avventura, la cultura ecc. Il turista, nel nostro ordinamento giuridico non aveva alcuna tutela specifica sino all'approvazione della Convenzione Internazionale di Bruxelles del 1970, riguardante il contratto di viaggio turistico anche perché l'oggetto dell'attività turistica, il viaggio organizzato ,non era molto sviluppato ed era, sino a pochi lustri or sono, solo ad appannaggio di una elitè. Il turista -consumatore viene a coincidere con la figura del contraente debole nel rapporto con l'impresa di viaggi, poiché anche se è particolarmente diligente, si trova in una posizione di inferiorità rispetto alla struttura imprenditoriale organizzativa del pacchetto turistico. Spesso noi turisti/consumatori non siamo consapevoli dei nostri diritti e delle relative modalità di esercizio. Tale carenza informativa grava inevitabilmente sui noi stessi consumatori, in quanto attribuiamo un privilegio ad alcuni operatori del settore che pongono in essere comportamenti illegittimi, a danno degli operatori virtuosi. Non è pero immediata la risposta per chi come me non è proprio uno specialista della materia ma è comunque stimolato da forte curiosità e desiderio di avvicinarsi al tema. Non bisogna farsi scoraggiare dalla complessità della disciplina altrimenti si finisce per barcamenare nella giungla della letteratura che si è andata formando in questo ultimo decennio su tale argomento. L'oggetto di esame sarà dunque la tutela del turista con la particolare attenzione rivolta al c.d ¿danno da vacanza rovinata¿, la cui natura giuridica è ancora oggi oggetto di vivace dibattito.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/143549