This thesis presents the Justicia gendarussa plant, describing its morphology, geographical distribution, growth factors and its various uses. Field cultivation and in vitro coltures are also presented. The results of a study that quantifies the presence of secondary metabolites in the leaves and in the stem and their variation due to the cultivation technique are also shown: the highest content was obtained in vitro with the culture in suspension of cells deriving from the stem, instead in vivo the leaves are the organ in which they are most abundant. Also are presented some studies that have revealed the properties of the plant: anti-Hiv (patentiflorin A and gendarussin A are the two phenol compounds that have shown in vitro an inhibition of replication of Hiv), antianemic (linked to anthocyanins) , hepatoprotective (the antioxidant capacity of the leaves reduces damage from oxidative stress on the liver), anti-inflammatory (which makes the plant a good anti-arthritic agent due to the presence of flavonoids and β-sitosterols), anti-angiogenic (in connection with the activity of triterpenoids). The high content of secondary metabolites, obtainable with the culture in suspension, and the toxicity that occurs at doses much higher than those of use would make it possible to develop safe drugs for the various diseases considered.

In questa tesi viene presentata la pianta Justicia gendarussa descrivendone la morfologia, la distribuzione geografica, i fattori di crescita e i suoi vari utilizzi. Sono anche presentate la coltivazione in campo ed in vitro. Vengono inoltre mostrati i risultati di uno studio che quantifica la presenza di metaboliti secondari nelle foglie e nel fusto e la loro variazione a seconda della tecnica di coltivazione: il maggior contenuto è stato ottenuto in vitro con la coltura in sospensione di cellule derivanti dal fusto, in vivo invece sono le foglie l'organo in cui sono più abbondanti. Sono anche presentati alcuni studi che hanno rivelato le proprietà della pianta: anti-Hiv (la patentiflorina A e la gendarussina A sono i due composti fenolici che hanno mostrato in vitro un'inibizione della replicazione del virus Hiv), antianemica (legata agli antociani), epatoprotettiva (la capacità antiossidante delle foglie riduce i danni da stress ossidativo sul fegato), antinfiammatoria (che rende la pianta un buon agente antiartritico grazie alla presenza di flavonoidi e β-sitosteroli), anti-angiogenica (in relazione con l'attività dei triterpenoidi). Gli elevati contenuti di metaboliti secondari, ottenibili con la coltura in sospensione, e la tossicità che si presenta a dosi molto superiori a quelle di utilizzo renderebbero possibile lo sviluppo di farmaci sicuri per le diverse patologie considerate.

Dalla medicina tradizionale alla coltivazione in vitro: nuove prospettive per Justicia gendarussa.

CADARIO, DAVIDE
2017/2018

Abstract

In questa tesi viene presentata la pianta Justicia gendarussa descrivendone la morfologia, la distribuzione geografica, i fattori di crescita e i suoi vari utilizzi. Sono anche presentate la coltivazione in campo ed in vitro. Vengono inoltre mostrati i risultati di uno studio che quantifica la presenza di metaboliti secondari nelle foglie e nel fusto e la loro variazione a seconda della tecnica di coltivazione: il maggior contenuto è stato ottenuto in vitro con la coltura in sospensione di cellule derivanti dal fusto, in vivo invece sono le foglie l'organo in cui sono più abbondanti. Sono anche presentati alcuni studi che hanno rivelato le proprietà della pianta: anti-Hiv (la patentiflorina A e la gendarussina A sono i due composti fenolici che hanno mostrato in vitro un'inibizione della replicazione del virus Hiv), antianemica (legata agli antociani), epatoprotettiva (la capacità antiossidante delle foglie riduce i danni da stress ossidativo sul fegato), antinfiammatoria (che rende la pianta un buon agente antiartritico grazie alla presenza di flavonoidi e β-sitosteroli), anti-angiogenica (in relazione con l'attività dei triterpenoidi). Gli elevati contenuti di metaboliti secondari, ottenibili con la coltura in sospensione, e la tossicità che si presenta a dosi molto superiori a quelle di utilizzo renderebbero possibile lo sviluppo di farmaci sicuri per le diverse patologie considerate.
ITA
This thesis presents the Justicia gendarussa plant, describing its morphology, geographical distribution, growth factors and its various uses. Field cultivation and in vitro coltures are also presented. The results of a study that quantifies the presence of secondary metabolites in the leaves and in the stem and their variation due to the cultivation technique are also shown: the highest content was obtained in vitro with the culture in suspension of cells deriving from the stem, instead in vivo the leaves are the organ in which they are most abundant. Also are presented some studies that have revealed the properties of the plant: anti-Hiv (patentiflorin A and gendarussin A are the two phenol compounds that have shown in vitro an inhibition of replication of Hiv), antianemic (linked to anthocyanins) , hepatoprotective (the antioxidant capacity of the leaves reduces damage from oxidative stress on the liver), anti-inflammatory (which makes the plant a good anti-arthritic agent due to the presence of flavonoids and β-sitosterols), anti-angiogenic (in connection with the activity of triterpenoids). The high content of secondary metabolites, obtainable with the culture in suspension, and the toxicity that occurs at doses much higher than those of use would make it possible to develop safe drugs for the various diseases considered.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/143523