Questo lavoro cerca di fornire un quadro generale su Ai Weiwei (艾未未), noto artista e attivista cinese molto influente fin dall'inizio della sua carriera artistica, famoso sia in Cina che all'estero. Nel primo capitolo si riassume la sua biografia che risulta di fondamentale importanza per comprendere lo sviluppo e la ricerca che stanno alla base delle sue opere. La Rivoluzione Culturale, periodo estremamente delicato della storia cinese moderna, segnò l'infanzia dell'artista che sperimentò fin da subito la limitazione forzata delle libertà sia personali che culturali. Sono proprio questi fatti biografici che generarono il suo costante interessamento verso la difesa dei diritti umani. Il secondo capitolo è dedicato al terremoto del Sichuan del 2008 che fu la prima occasione per dimostrare che la sua arte non si limita ad una questione estetica, ma vuole andare oltre. Ai Weiwei, recatosi in prima persona sul luogo del sisma, aiutò concretamente le persone colpite dalla disgrazia e attraverso l'utilizzo del suo blog riuscì a lanciare un appello alle autorità affinché si interessassero alla tutela dei diritti umani fondamentali. Anche altre opere e installazioni, come Remembering, seguono lo stesso tema. Il capitolo seguente si occupa degli ottanta giorni di detenzione di Ai Weiwei. L'artista tornò così a vivere in uno stato di libertà limitata. La popolarità raggiunta all'estero si concretizzò in questo periodo: artisti di tutto il mondo organizzarono campagne per la sua scarcerazione. Dopo gli arresti domiciliari e la restituzione del passaporto, Ai Weiwei tornò finalmente a viaggiare. L'interessamento per la questione dei rifugiati e le relative opere e installazioni, sono oggetto dell'ultimo capitolo. La mostra Libero a Palazzo Strozzi del 2016/2017 e il film Human Flows, presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 2017, sono i principali risultati degli ultimi anni. Attraverso questi prodotti artistici l'artista vuole attirare l'attenzione su un problema mondiale che spesso viene sminuito dalle autorità. Ai Weiwei, attraverso la dimensione estetica delle sue opere, racconta milioni di storie e invita gli spettatori a seguirlo in un viaggio ricco di emozioni e percezioni.
Ai Weiwei: un artista, mille "facciate"
ALASOTTO, BEATRICE
2017/2018
Abstract
Questo lavoro cerca di fornire un quadro generale su Ai Weiwei (艾未未), noto artista e attivista cinese molto influente fin dall'inizio della sua carriera artistica, famoso sia in Cina che all'estero. Nel primo capitolo si riassume la sua biografia che risulta di fondamentale importanza per comprendere lo sviluppo e la ricerca che stanno alla base delle sue opere. La Rivoluzione Culturale, periodo estremamente delicato della storia cinese moderna, segnò l'infanzia dell'artista che sperimentò fin da subito la limitazione forzata delle libertà sia personali che culturali. Sono proprio questi fatti biografici che generarono il suo costante interessamento verso la difesa dei diritti umani. Il secondo capitolo è dedicato al terremoto del Sichuan del 2008 che fu la prima occasione per dimostrare che la sua arte non si limita ad una questione estetica, ma vuole andare oltre. Ai Weiwei, recatosi in prima persona sul luogo del sisma, aiutò concretamente le persone colpite dalla disgrazia e attraverso l'utilizzo del suo blog riuscì a lanciare un appello alle autorità affinché si interessassero alla tutela dei diritti umani fondamentali. Anche altre opere e installazioni, come Remembering, seguono lo stesso tema. Il capitolo seguente si occupa degli ottanta giorni di detenzione di Ai Weiwei. L'artista tornò così a vivere in uno stato di libertà limitata. La popolarità raggiunta all'estero si concretizzò in questo periodo: artisti di tutto il mondo organizzarono campagne per la sua scarcerazione. Dopo gli arresti domiciliari e la restituzione del passaporto, Ai Weiwei tornò finalmente a viaggiare. L'interessamento per la questione dei rifugiati e le relative opere e installazioni, sono oggetto dell'ultimo capitolo. La mostra Libero a Palazzo Strozzi del 2016/2017 e il film Human Flows, presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 2017, sono i principali risultati degli ultimi anni. Attraverso questi prodotti artistici l'artista vuole attirare l'attenzione su un problema mondiale che spesso viene sminuito dalle autorità. Ai Weiwei, attraverso la dimensione estetica delle sue opere, racconta milioni di storie e invita gli spettatori a seguirlo in un viaggio ricco di emozioni e percezioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/143155