La mia tesi nasce da un interesse per il pensiero di Pier Paolo Pasolini, personaggio complesso e scrittore originale, che ha segnato con la sua presenza incisiva il quadro storico, letterario, politico e sociale dei primi decenni della seconda metà del Novecento in Italia. La sua opera comprende molti generi diversi, quali poesie, racconti, romanzi, opere teatrali e cinematografiche, antologie e discussioni estetiche, politiche e morali. Si presenta come un uomo profondamente attaccato alla realtà contemporanea nella quale vive e il conflitto tra passione e ideologia è ciò che lo tormenta per tutta la vita e su cui si fondano il suo pensiero e le sue teorie. Il suo intento più autentico è la rivendicazione della diversità, si identifica infatti nel ¿diverso¿, nelle sue più diverse sfumature. Mi ha colpito il modo in cui, attraverso alcune delle sue opere letterarie come Ragazzi di vita, Atti impuri, Amado mio e la pellicola cinematografica Mamma Roma, il pensiero dell'autore sia sempre in conflitto con la società consumistica, omologante ed escludente, e come egli denunci apertamente questa società, rea di distruggere l'ambiente in cui viviamo, fino a distruggere noi stessi. Partendo da queste premesse, nel presente lavoro ho condotto un'analisi comparata di Pasolini con un altro autore, il poeta e drammaturgo spagnolo Federico García Lorca. Lorca presenta molti tratti in comune con l'intellettuale, scrittore e regista italiano: esordiscono entrambi come poeti per poi dedicarsi alle arti performative, il primo al cinema e il secondo al teatro; vivono la propria sessualità con conflitto, fonte per loro di profonda sofferenza che caratterizza gran parte delle loro produzioni letterarie; entrambi vedono nell'infanzia, nella campagna e nelle periferie contadine una sorta di paradiso non ancora perduto, non ancora contaminato dalla cultura omologante del consumo; tutti e due vengono assassinati per quello in cui credevano, per quello che erano. La tesi si divide in due parti. Nella prima mi sono concentrato inizialmente su Pasolini e il romanzo Ragazzi di vita, mettendo in luce la denuncia dell'autore nei confronti dell'omologazione culturale e il suo attacco alla società capitalista. Ho preso in considerazione in seguito i due romanzi brevi Atti impuri e Amado mio, sottolineando come la rivendicazione della diversità sia la tematica principale dei lavori pasoliniani ed infine la pellicola Mamma Roma e ciò che l'autore intende con il concetto di ¿sconfitta dell'emarginato¿. Nella seconda, ho analizzato come García Lorca esorti alla libera espressione di sé nelle sue opere, principalmente nei Sonetos del amor oscuro, liriche che descrivono la tempesta interiore del poeta, esprimendo tutta la sofferta inquietudine di un sentimento impossibile, fonte al tempo stesso di dolore e passione. In seguito ho preso in esame la raccolta di poesie Poeta en Nueva York, nella quale Lorca ci porta istintivamente a comprendere i perseguitati e gli emarginati, a essere dalla parte dei gitani, dei negri e del moro che tutti noi ci portiamo dentro. Infine ho scelto di analizzare il dramma teatrale El público, opera-confessione in cui il tema dell'omosessualità, prima in un certo senso occultata, esce allo scoperto così come la sua sofferenza, che è pari al desiderio di poter vivere liberamente il proprio amore ¿oscuro¿, ma così profondamente umano.
"La diversità che mi fece stupendo": Omosessualità e Poesia in Pasolini e Lorca.
BONAFÈ, LUCA
2016/2017
Abstract
La mia tesi nasce da un interesse per il pensiero di Pier Paolo Pasolini, personaggio complesso e scrittore originale, che ha segnato con la sua presenza incisiva il quadro storico, letterario, politico e sociale dei primi decenni della seconda metà del Novecento in Italia. La sua opera comprende molti generi diversi, quali poesie, racconti, romanzi, opere teatrali e cinematografiche, antologie e discussioni estetiche, politiche e morali. Si presenta come un uomo profondamente attaccato alla realtà contemporanea nella quale vive e il conflitto tra passione e ideologia è ciò che lo tormenta per tutta la vita e su cui si fondano il suo pensiero e le sue teorie. Il suo intento più autentico è la rivendicazione della diversità, si identifica infatti nel ¿diverso¿, nelle sue più diverse sfumature. Mi ha colpito il modo in cui, attraverso alcune delle sue opere letterarie come Ragazzi di vita, Atti impuri, Amado mio e la pellicola cinematografica Mamma Roma, il pensiero dell'autore sia sempre in conflitto con la società consumistica, omologante ed escludente, e come egli denunci apertamente questa società, rea di distruggere l'ambiente in cui viviamo, fino a distruggere noi stessi. Partendo da queste premesse, nel presente lavoro ho condotto un'analisi comparata di Pasolini con un altro autore, il poeta e drammaturgo spagnolo Federico García Lorca. Lorca presenta molti tratti in comune con l'intellettuale, scrittore e regista italiano: esordiscono entrambi come poeti per poi dedicarsi alle arti performative, il primo al cinema e il secondo al teatro; vivono la propria sessualità con conflitto, fonte per loro di profonda sofferenza che caratterizza gran parte delle loro produzioni letterarie; entrambi vedono nell'infanzia, nella campagna e nelle periferie contadine una sorta di paradiso non ancora perduto, non ancora contaminato dalla cultura omologante del consumo; tutti e due vengono assassinati per quello in cui credevano, per quello che erano. La tesi si divide in due parti. Nella prima mi sono concentrato inizialmente su Pasolini e il romanzo Ragazzi di vita, mettendo in luce la denuncia dell'autore nei confronti dell'omologazione culturale e il suo attacco alla società capitalista. Ho preso in considerazione in seguito i due romanzi brevi Atti impuri e Amado mio, sottolineando come la rivendicazione della diversità sia la tematica principale dei lavori pasoliniani ed infine la pellicola Mamma Roma e ciò che l'autore intende con il concetto di ¿sconfitta dell'emarginato¿. Nella seconda, ho analizzato come García Lorca esorti alla libera espressione di sé nelle sue opere, principalmente nei Sonetos del amor oscuro, liriche che descrivono la tempesta interiore del poeta, esprimendo tutta la sofferta inquietudine di un sentimento impossibile, fonte al tempo stesso di dolore e passione. In seguito ho preso in esame la raccolta di poesie Poeta en Nueva York, nella quale Lorca ci porta istintivamente a comprendere i perseguitati e gli emarginati, a essere dalla parte dei gitani, dei negri e del moro che tutti noi ci portiamo dentro. Infine ho scelto di analizzare il dramma teatrale El público, opera-confessione in cui il tema dell'omosessualità, prima in un certo senso occultata, esce allo scoperto così come la sua sofferenza, che è pari al desiderio di poter vivere liberamente il proprio amore ¿oscuro¿, ma così profondamente umano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/143033