Matteo Marchisio (838411), Supervisor Prof. Fabio Broglio. “Evaluation of body composition using bioimpedance measurement in T2DM and correlation with clinical-instrumental parameters” Background and aim. Multiple studies have highlighted the role of alterations in body composition in the development of metabolic disorders such as DM2, dyslipidemia and liver steatosis, conditions frequently co-occuring in the context of metabolic syndrome. Bioimpedance analysis (BIA) represents a simple and cost-effective method for the assessment of body composition. The aim of the present study was therefore to evaluate body composition using BIA in a cohort of patients with T2DM and its association with the presence of severe liver steatosis. Materials and methods. A cross-sectional observational study was conducted on adult T2DM patients referred to the Center of Diabetes and Metabolism of the Turin City of Health and Science A.O.U. In addition to the collection of anamnestic, clinical and biochemical data, BIA assessment was performed with the evaluation of the muscle-to-fat ratio (MtFR). Liver steatosis was assessed using hepatic elastography (Fibroscan®), with severe steatosis (S3) defined by Controlled Attenuation Parameter (CAP) values exceeding 300 dB/m. Body mass index (BMI) was calculated as weight (kg) divided by height squared (m²). Good adherence to the Mediterranean diet was defined by a Mediterranean Diet Score ≥ 8. Results. Multivariable logistic regression models incorporating clinical, biochemical, and instrumental variables were constructed to identify predictors of S3 steatosis. When anthropometric variables (BMI, waist circumference, and MtFR) were individually added to a base model including age, gender, alcohol consumption, Mediterranean diet adherence, triglycerides, and ALT, all three remained significantly associated with S3 presence. BMI (OR 1.225, p<0.001) and waist circumference (OR 1.087, p<0.01) displayed positive associations, while MtFR exhibited an inverse association (OR 0.07,p<0.01). However, when all three anthropometric variables were included simultaneously in the model, only lower MtFR values remained significantly associated with S3 steatosis (OR 0.294, p=0.017). Conversely, the significance of BMI (OR 1.104, p=0.066) became borderline and was lost for waist circumference (OR 1.023, p=0.319). Additionally, elevated triglycerides (OR 1.007, p=0.01) and ALT (OR 1.023, p=0.019) were associated with S3, while good adherence to the Mediterranean diet offered a protective effect (OR 0.43, p<0.01). Conclusions. Our findings suggest that a lower muscle-to-fat ratio measured by BIA is independently associated with the presence of S3 steatosis, irrespective of BMI and waist circumference. Therefore, BIA, a non-invasive and cost-effective technique for body composition assessment, may help to identify individuals at higher risk for advanced liver steatosis in order to personalize the diagnostic and therapeutic approach.
Matteo Marchisio (838411), Relatore Prof. Fabio Broglio. “Valutazione della composizione corporea mediante bioimpedenziometria nel DMT2 e correlazione con parametri clinico-strumentali” Background e obiettivi. Numerosi studi hanno evidenziato il ruolo delle alterazioni della composizione corporea nella patogenesi di malattie dismetaboliche quali il DM2, la dislipidemia e la steatosi epatica, condizioni che spesso coesistono nell’ambito della sindrome metabolica. Tra gli strumenti a disposizione per lo studio della composizione corporea, la bioimpedenziometria (BIA) rappresenta una metodica di semplice esecuzione e basso costo. Obiettivo del presente studio è stata pertanto la valutazione della composizione corporea mediante BIA in una coorte di pazienti con DMT2 e della sua associazione con la presenza di steatosi epatica severa. Materiali e metodi. Abbiamo condotto uno studio osservazionale cross-sectional su una coorte di pazienti adulti con DMT2 afferenti al Centro Unificato di Diabetologia dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino. Oltre alla raccolta di dati anamnestici, clinici e biochimici, i pazienti sono stati sottoposti a valutazione della composizione corporea tramite BIA con determinazione del rapporto massa muscolare/massa grassa (muscle-to-fat ratio, MtFR). La presenza di steatosi epatica è stata valutata mediante elastografia epatica (Fibroscan®); un quadro di steatosi epatica grave (S3) è stato definito da valori di Controlled Attenuation Parameter (CAP) > 300 Db/m. Il Body Mass Index (BMI) è stato calcolato come peso corporeo (kg)/(altezza (m))2. Un Mediterranean Diet Score ≥ 8 è stato considerato indicativo di una buona aderenza alla dieta mediterranea. Risultati. Il campione era costituito da 348 pazienti, di età mediana pari a 62 anni, con breve storia di malattia e buon compenso glicemico. Al fine di identificare i predittori di steatosi S3, sono stati sviluppati dei modelli di regressione logistica multivariata comprendenti variabili cliniche, biochimiche e strumentali. Aggiungendo separatamente le variabili antropometriche (BMI, circonferenza vita e MtFR) ad un modello che includeva come altri predittori età, genere, consumo alcolico, aderenza alla dieta mediterranea, livelli di trigliceridi e ALT, tutte e tre le variabili mantenevano un’associazione significativa con la presenza di steatosi S3, diretta per BMI (OR 1.225, p<0.001) e circonferenza vita (OR 1.087, p<0.01) e inversa per MtFR (OR 0.07, p<0.01). Al contrario, considerando contemporaneamente in uno stesso modello BMI, circonferenza vita e MtFR e mantenendo gli altri predittori invariati, è stato confermato come valori più bassi di MtFR fossero associati in modo significativo alla presenza di steatosi S3 (OR 0.294, p=0.017), mentre la significatività diventava borderline per il BMI (OR 1.104, p=0.066) e si perdeva per la circonferenza vita (OR 1.023, p=0.319). Anche valori più elevati di trigliceridi (OR 1.007, p=0.01) e ALT (OR 1.023, p=0.019) erano associati alla presenza di steatosi S3, mentre un’adeguata aderenza alla dieta mediterranea costituiva un fattore protettivo (OR 0.43, p<0.01). Conclusioni. Dal nostro studio emerge come, a parità di BMI e circonferenza vita, valori di massa muscolare proporzionalmente inferiori rispetto alla massa grassa, come espresso dal rapporto MtFR, siano associati a una maggior probabilità di presentare un quadro di steatosi epatica S3. La valutazione della composizione corporea tramite BIA, metodica non invasiva e di rapida esecuzione, potrebbe pertanto costituire un valore aggiunto nella valutazione del paziente con DMT2, consentendo di identificare quei pazienti a maggior rischio di avere un quadro di steatosi epatica avanzata, al fine di personalizzare l’approccio diagnostico e terapeutico.
Valutazione della composizione corporea mediante bioimpedenziometria nel DMT2 e correlazione con parametri clinico-strumentali
MARCHISIO, MATTEO
2023/2024
Abstract
Matteo Marchisio (838411), Relatore Prof. Fabio Broglio. “Valutazione della composizione corporea mediante bioimpedenziometria nel DMT2 e correlazione con parametri clinico-strumentali” Background e obiettivi. Numerosi studi hanno evidenziato il ruolo delle alterazioni della composizione corporea nella patogenesi di malattie dismetaboliche quali il DM2, la dislipidemia e la steatosi epatica, condizioni che spesso coesistono nell’ambito della sindrome metabolica. Tra gli strumenti a disposizione per lo studio della composizione corporea, la bioimpedenziometria (BIA) rappresenta una metodica di semplice esecuzione e basso costo. Obiettivo del presente studio è stata pertanto la valutazione della composizione corporea mediante BIA in una coorte di pazienti con DMT2 e della sua associazione con la presenza di steatosi epatica severa. Materiali e metodi. Abbiamo condotto uno studio osservazionale cross-sectional su una coorte di pazienti adulti con DMT2 afferenti al Centro Unificato di Diabetologia dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino. Oltre alla raccolta di dati anamnestici, clinici e biochimici, i pazienti sono stati sottoposti a valutazione della composizione corporea tramite BIA con determinazione del rapporto massa muscolare/massa grassa (muscle-to-fat ratio, MtFR). La presenza di steatosi epatica è stata valutata mediante elastografia epatica (Fibroscan®); un quadro di steatosi epatica grave (S3) è stato definito da valori di Controlled Attenuation Parameter (CAP) > 300 Db/m. Il Body Mass Index (BMI) è stato calcolato come peso corporeo (kg)/(altezza (m))2. Un Mediterranean Diet Score ≥ 8 è stato considerato indicativo di una buona aderenza alla dieta mediterranea. Risultati. Il campione era costituito da 348 pazienti, di età mediana pari a 62 anni, con breve storia di malattia e buon compenso glicemico. Al fine di identificare i predittori di steatosi S3, sono stati sviluppati dei modelli di regressione logistica multivariata comprendenti variabili cliniche, biochimiche e strumentali. Aggiungendo separatamente le variabili antropometriche (BMI, circonferenza vita e MtFR) ad un modello che includeva come altri predittori età, genere, consumo alcolico, aderenza alla dieta mediterranea, livelli di trigliceridi e ALT, tutte e tre le variabili mantenevano un’associazione significativa con la presenza di steatosi S3, diretta per BMI (OR 1.225, p<0.001) e circonferenza vita (OR 1.087, p<0.01) e inversa per MtFR (OR 0.07, p<0.01). Al contrario, considerando contemporaneamente in uno stesso modello BMI, circonferenza vita e MtFR e mantenendo gli altri predittori invariati, è stato confermato come valori più bassi di MtFR fossero associati in modo significativo alla presenza di steatosi S3 (OR 0.294, p=0.017), mentre la significatività diventava borderline per il BMI (OR 1.104, p=0.066) e si perdeva per la circonferenza vita (OR 1.023, p=0.319). Anche valori più elevati di trigliceridi (OR 1.007, p=0.01) e ALT (OR 1.023, p=0.019) erano associati alla presenza di steatosi S3, mentre un’adeguata aderenza alla dieta mediterranea costituiva un fattore protettivo (OR 0.43, p<0.01). Conclusioni. Dal nostro studio emerge come, a parità di BMI e circonferenza vita, valori di massa muscolare proporzionalmente inferiori rispetto alla massa grassa, come espresso dal rapporto MtFR, siano associati a una maggior probabilità di presentare un quadro di steatosi epatica S3. La valutazione della composizione corporea tramite BIA, metodica non invasiva e di rapida esecuzione, potrebbe pertanto costituire un valore aggiunto nella valutazione del paziente con DMT2, consentendo di identificare quei pazienti a maggior rischio di avere un quadro di steatosi epatica avanzata, al fine di personalizzare l’approccio diagnostico e terapeutico.File | Dimensione | Formato | |
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