Nel presente elaborato ci si è concentrati sul confronto tra Grazia Deledda e i grandi romanzieri russi, che l'autrice per lungo tempo lesse e ammirò. Ciò ha permesso di mettere in relazione il ¿vecchio e il ¿nuovo¿. Quando si parla di ¿vecchio¿ ci si riferisce alle origini della scrittrice sarda. Al contrario, il ¿nuovo¿ riguarda la lettura e lo studio di opere scritte in una società molto differente da quella in cui nacque e visse la Deledda. Si è deciso di analizzare questi elementi per dimostrare che esistono svariati punti di contatto tra due mondi molto diversi e distanti geograficamente. La seguente dissertazione si sviluppa a partire dalla breve presentazione delle principali tappe della vita di Grazia Deledda, con il fine di individuare il filone letterario italiano al quale, più che ad altri, la scrittrice si accostò. Sono state esaminate le lettere che la Deledda scrisse al suo amico Angelo De Gubernatis, per capire cosa lei pensasse della diffusione delle sue opere all'estero, ma anche per conoscere il suo giudizio verso gli autori stranieri. Successivamente è stata approfondita l'internazionalità della figura di Grazia Deledda: l'opera della scrittrice, infatti, varcò i confini italiani, diffondendosi poi in Inghilterra, Germania, Spagna e Francia, raggiungendo anche la Russia: numerose infatti, le traduzioni della sua opera in lingua straniera. È stata eseguita un'analisi dei romanzi e delle novelle della Deledda in cui si possono trovare riferimenti espliciti a opere che sono state scritte dai grandi romanzieri russi. Oltre a ciò, sono stati presi in considerazione due saggi in cui vengono comparati elementi presenti nelle opere della Deledda e in quelle dei russi, infatti, numerosi critici hanno studiato il lavoro della scrittrice da diversi punti di vista e questo emerge dai molteplici saggi che sono stati scritti sulle opere della scrittrice sarda, che hanno contribuito ad accrescere positivamente la sua fama. In particolare, si è voluta approfondire la relazione letteraria tra la scrittrice e Tolstoj poiché non si incontrarono né si parlarono mai, ma la Deledda, come si può leggere dalle lettere ritrovate, nutrì sempre una grande ammirazione per il romanziere russo. Così si è voluto mettere a confronto due romanzi che solo apparentemente non hanno niente in comune, per dimostrare che due società differenti, in realtà possono essere molto simili.
Grazia Deledda e Lev Tolstoj: l'influenza della letteratura russa nell'opera del Nobel italiano per la letteratura
DAMELE, ROSA
2016/2017
Abstract
Nel presente elaborato ci si è concentrati sul confronto tra Grazia Deledda e i grandi romanzieri russi, che l'autrice per lungo tempo lesse e ammirò. Ciò ha permesso di mettere in relazione il ¿vecchio e il ¿nuovo¿. Quando si parla di ¿vecchio¿ ci si riferisce alle origini della scrittrice sarda. Al contrario, il ¿nuovo¿ riguarda la lettura e lo studio di opere scritte in una società molto differente da quella in cui nacque e visse la Deledda. Si è deciso di analizzare questi elementi per dimostrare che esistono svariati punti di contatto tra due mondi molto diversi e distanti geograficamente. La seguente dissertazione si sviluppa a partire dalla breve presentazione delle principali tappe della vita di Grazia Deledda, con il fine di individuare il filone letterario italiano al quale, più che ad altri, la scrittrice si accostò. Sono state esaminate le lettere che la Deledda scrisse al suo amico Angelo De Gubernatis, per capire cosa lei pensasse della diffusione delle sue opere all'estero, ma anche per conoscere il suo giudizio verso gli autori stranieri. Successivamente è stata approfondita l'internazionalità della figura di Grazia Deledda: l'opera della scrittrice, infatti, varcò i confini italiani, diffondendosi poi in Inghilterra, Germania, Spagna e Francia, raggiungendo anche la Russia: numerose infatti, le traduzioni della sua opera in lingua straniera. È stata eseguita un'analisi dei romanzi e delle novelle della Deledda in cui si possono trovare riferimenti espliciti a opere che sono state scritte dai grandi romanzieri russi. Oltre a ciò, sono stati presi in considerazione due saggi in cui vengono comparati elementi presenti nelle opere della Deledda e in quelle dei russi, infatti, numerosi critici hanno studiato il lavoro della scrittrice da diversi punti di vista e questo emerge dai molteplici saggi che sono stati scritti sulle opere della scrittrice sarda, che hanno contribuito ad accrescere positivamente la sua fama. In particolare, si è voluta approfondire la relazione letteraria tra la scrittrice e Tolstoj poiché non si incontrarono né si parlarono mai, ma la Deledda, come si può leggere dalle lettere ritrovate, nutrì sempre una grande ammirazione per il romanziere russo. Così si è voluto mettere a confronto due romanzi che solo apparentemente non hanno niente in comune, per dimostrare che due società differenti, in realtà possono essere molto simili.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/142773