This study has been imagined to answer to some specific questions about the large Romanian community in Turin. How do romanians of Turin see and feel their own city? Is their perception different from the perception of italian people? This is the first study realized on this specific topic and it hasn't been possible to find a lot of bibliographical material, but it is supported by other social experiments that took place in other cities and, in the Turin case, it's supported by social experiments carried out by public administration and organizations of the territory. This study let us investigate on a near reality but at the same time, far from the concept of city that a large part of Turin inhabitants has. The meeting with one hundred and more people permitted us to collect a large range of emotions and impressions. The study was in the meantime a chance to unify different realities already existing in Turin and, why not, to make new friends. All of this without forgetting the cultural contest this study is based on, starting from the concept of exile and diaspora much present in the contemporary romanian literature and from the new idea of geography that saw the American architect Kevin Lynch as his major exponent.
La presente ricerca è stata pensata per rispondere ad alcune specifiche domande sulla grande comunità romena di Torino. In che modo i romeni vedono e percepiscono la loro città? Tale percezione è così differente da quella degli italiani? Si tratta del primo studio realizzato su questo specifico argomento e non è stato possibile trovare molto materiale bibliografico, ma ci si è altresì basati su altri esperimenti sociali che hanno avuto luogo in altre città e nel caso di Torino su quelli portati avanti dalla pubblica amministrazione e dalle associazioni del terriorio. Il presente studio ci ha permesso di investigare una realtà vicina, ma allo stesso tempo lontana dal concetto di città a cui molti torinesi sono abituati. L'incontro con cento e più persone ci ha permesso di raccogliere una vasta gamma di emozioni e impressioni. Lo studio è stato allo stesso tempo un'occasione per mettere in contatto diverse realtà già esistenti in Torino e (perché no?) per creare nuove amicizie. Tutto questo senza dimenticare il contesto culturale su cui tutta la ricerca si è basata, partendo proprio dal concetto di esilio e diaspora molto presente nella letteratura romena contemporanea e dalla nuova concezione di geografia che ha visto l'architetto statunitense Kevin Lynch come maggiore esponente.
LA COMUNITA' ROMENA DI TORINO: PERCEZIONE URBANA E IDENTITA'
D'AGOSTINO, LORENZO
2016/2017
Abstract
La presente ricerca è stata pensata per rispondere ad alcune specifiche domande sulla grande comunità romena di Torino. In che modo i romeni vedono e percepiscono la loro città? Tale percezione è così differente da quella degli italiani? Si tratta del primo studio realizzato su questo specifico argomento e non è stato possibile trovare molto materiale bibliografico, ma ci si è altresì basati su altri esperimenti sociali che hanno avuto luogo in altre città e nel caso di Torino su quelli portati avanti dalla pubblica amministrazione e dalle associazioni del terriorio. Il presente studio ci ha permesso di investigare una realtà vicina, ma allo stesso tempo lontana dal concetto di città a cui molti torinesi sono abituati. L'incontro con cento e più persone ci ha permesso di raccogliere una vasta gamma di emozioni e impressioni. Lo studio è stato allo stesso tempo un'occasione per mettere in contatto diverse realtà già esistenti in Torino e (perché no?) per creare nuove amicizie. Tutto questo senza dimenticare il contesto culturale su cui tutta la ricerca si è basata, partendo proprio dal concetto di esilio e diaspora molto presente nella letteratura romena contemporanea e dalla nuova concezione di geografia che ha visto l'architetto statunitense Kevin Lynch come maggiore esponente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/142721