L'elaborato presentato intende affrontare il tema dell'inclusione scolastica, ponendo particolare attenzione sull'importanza dello sport come mezzo relazionale che ha un grandissimo valore, riabilitativo e sociale e che può contribuire in grande misura al miglioramento della qualità della condizione di vita dei soggetti con disabilità. Allo studio hanno preso parte 15 bambini di cui 14 con sviluppo tipico ed uno con spina bifida; il gruppo è composto da 10 alunni di genere maschile e 5 di genere femminile, con età media di 9,93 anni. Per rilevare le variabili oggetto di indagine sono stati utilizzati i seguenti strumenti: una scheda conoscitiva, che è stata compilata anonimamente dai genitori di ogni bambino e che ha fornito informazioni utili alla classificazione del campione ed il TGM per effettuare la valutazione delle abilità grosso-motorie. I risultati dell'elaborato mostrano come, per quanto riguarda la collocazione in categorie relative al quoziente grosso motorio, i soggetti che praticano con maggior costanza attività motoria in orario extra scolastico risultano essere coloro che hanno migliorato la propria categoria di appartenenza da t0 a t1 e coloro che sono inseriti nelle categorie più alte rispetto alla media. È inoltre emerso che, nonostante la presenza di una disabilità, a seconda delle abilità grosso motorie prese in considerazione, il soggetto con spina bifida non sempre è risultato essere l'alunno che ha ottenuto il risultato qualitativamente minore.
ABILITA' GROSSO MOTORIE. UNO STUDIO LONGITUDINALE IN UNA SCUOLA INCLUSIVA.
VODISLAV, ALEXANDRA
2016/2017
Abstract
L'elaborato presentato intende affrontare il tema dell'inclusione scolastica, ponendo particolare attenzione sull'importanza dello sport come mezzo relazionale che ha un grandissimo valore, riabilitativo e sociale e che può contribuire in grande misura al miglioramento della qualità della condizione di vita dei soggetti con disabilità. Allo studio hanno preso parte 15 bambini di cui 14 con sviluppo tipico ed uno con spina bifida; il gruppo è composto da 10 alunni di genere maschile e 5 di genere femminile, con età media di 9,93 anni. Per rilevare le variabili oggetto di indagine sono stati utilizzati i seguenti strumenti: una scheda conoscitiva, che è stata compilata anonimamente dai genitori di ogni bambino e che ha fornito informazioni utili alla classificazione del campione ed il TGM per effettuare la valutazione delle abilità grosso-motorie. I risultati dell'elaborato mostrano come, per quanto riguarda la collocazione in categorie relative al quoziente grosso motorio, i soggetti che praticano con maggior costanza attività motoria in orario extra scolastico risultano essere coloro che hanno migliorato la propria categoria di appartenenza da t0 a t1 e coloro che sono inseriti nelle categorie più alte rispetto alla media. È inoltre emerso che, nonostante la presenza di una disabilità, a seconda delle abilità grosso motorie prese in considerazione, il soggetto con spina bifida non sempre è risultato essere l'alunno che ha ottenuto il risultato qualitativamente minore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/142697