Questa tesi nasce dal desiderio di approfondire quali siano i cambiamenti in atto nel mondo dell'informazione, con particolare attenzione ai gruppi editoriali leader nel settore del giornalismo cartaceo in Italia. Con uno sguardo quanto più attento a ciò che succede nel resto del mondo, in particolare negli Stati Uniti, anticipatore dei fenomeni relativi all'informazione e alla comunicazione, si è cercato di comprendere quali siano le cause della crisi esistenziale che affligge i giornali, come le aziende (e il giornalismo) siano state modificate e si siano adattate ai cambiamenti storici che hanno investito un settore già debole strutturalmente (avvento della digitalizzazione, di Internet, dei social network, del citizen journalism e dei nuovi supporti per accedere alla rete e per leggere le informazioni, dagli smartphone agli e-book, dai netbook all'iPad, passando per l'iPhone e molto altro ancora), e quanto siano stati dirompenti gli effetti dell'attuale crisi economica. L'attenzione si è poi focalizzata sull'analisi del quotidiano online, prodotto digitale delle maggiori testate cartacee, sui problemi che ancora limitano il suo sviluppo nel nostro Paese (digital divide e scarso utilizzo delle tecnologie del web 2.0) e nel mondo intero (difficoltà nel trovare il business model adeguato che permetta alle aziende di realizzare un prodotto di qualità per il web, senza dipendere dalla carta stampata). Al termine di questo viaggio nel contraddittorio mondo del giornalismo "tradizionale" italiano, con alcune digressioni sull'importanza di tale mestiere, sulle novità che caratterizzano l'informazione di questi anni, sui prototipi del giornalismo del futuro e su come si stia muovendo il Governo in questo campo, si è cercato, in modo ambizioso e forse un po' presuntuoso, di pervenire alla definizione di un modello di quotidiano online, proponendo quelle caratteristiche e quei contenuti necessari per fargli assumere la fisionomia e la struttura di prodotto "ideale". L'analisi termina con l'individuazione di futuri "prossimi" possibili, limitata dalla complessa difficoltà di delineare quel che accadrà (fino a pochi anni fa non vi era una diffusione così ampia dei sociale network, mentre ora la maggior parte della popolazione sa di cosa si tratta e il giornalismo ne fa grande uso), dal momento che lo stesso presente è caratterizzato da continui e improvvisi mutamenti. La convinzione è che le testate tradizionali abbiano ancora molto da dire soprattutto sul web, che riorganizzeranno e ridurranno il cartaceo e daranno sempre più spazio all'innovazione non solo delle tecnologie, ma anche del trattamento e della gestione dell'informazione. La speranza, o meglio, l'auspicio è che venga posto sempre più l'accento sui desideri dei consumatori e che si realizzi, al di là dei supporti utilizzati, un giornalismo di qualità, credibile, autorevole, che produca il massimo beneficio per la società.
Il quotidiano online in Italia: stato dell'arte e possibili evoluzioni
BERTERO, ROBERTA
2009/2010
Abstract
Questa tesi nasce dal desiderio di approfondire quali siano i cambiamenti in atto nel mondo dell'informazione, con particolare attenzione ai gruppi editoriali leader nel settore del giornalismo cartaceo in Italia. Con uno sguardo quanto più attento a ciò che succede nel resto del mondo, in particolare negli Stati Uniti, anticipatore dei fenomeni relativi all'informazione e alla comunicazione, si è cercato di comprendere quali siano le cause della crisi esistenziale che affligge i giornali, come le aziende (e il giornalismo) siano state modificate e si siano adattate ai cambiamenti storici che hanno investito un settore già debole strutturalmente (avvento della digitalizzazione, di Internet, dei social network, del citizen journalism e dei nuovi supporti per accedere alla rete e per leggere le informazioni, dagli smartphone agli e-book, dai netbook all'iPad, passando per l'iPhone e molto altro ancora), e quanto siano stati dirompenti gli effetti dell'attuale crisi economica. L'attenzione si è poi focalizzata sull'analisi del quotidiano online, prodotto digitale delle maggiori testate cartacee, sui problemi che ancora limitano il suo sviluppo nel nostro Paese (digital divide e scarso utilizzo delle tecnologie del web 2.0) e nel mondo intero (difficoltà nel trovare il business model adeguato che permetta alle aziende di realizzare un prodotto di qualità per il web, senza dipendere dalla carta stampata). Al termine di questo viaggio nel contraddittorio mondo del giornalismo "tradizionale" italiano, con alcune digressioni sull'importanza di tale mestiere, sulle novità che caratterizzano l'informazione di questi anni, sui prototipi del giornalismo del futuro e su come si stia muovendo il Governo in questo campo, si è cercato, in modo ambizioso e forse un po' presuntuoso, di pervenire alla definizione di un modello di quotidiano online, proponendo quelle caratteristiche e quei contenuti necessari per fargli assumere la fisionomia e la struttura di prodotto "ideale". L'analisi termina con l'individuazione di futuri "prossimi" possibili, limitata dalla complessa difficoltà di delineare quel che accadrà (fino a pochi anni fa non vi era una diffusione così ampia dei sociale network, mentre ora la maggior parte della popolazione sa di cosa si tratta e il giornalismo ne fa grande uso), dal momento che lo stesso presente è caratterizzato da continui e improvvisi mutamenti. La convinzione è che le testate tradizionali abbiano ancora molto da dire soprattutto sul web, che riorganizzeranno e ridurranno il cartaceo e daranno sempre più spazio all'innovazione non solo delle tecnologie, ma anche del trattamento e della gestione dell'informazione. La speranza, o meglio, l'auspicio è che venga posto sempre più l'accento sui desideri dei consumatori e che si realizzi, al di là dei supporti utilizzati, un giornalismo di qualità, credibile, autorevole, che produca il massimo beneficio per la società.File | Dimensione | Formato | |
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