L'elaborato ¿L'assistente sociale riflessivo:
l'importanza della narrazione autobiografica nelle professioni d'aiuto.¿, da me prodotto è composto da tre capitoli: i primi due sono capitoli descrittivi, all'interno del primo sono state analizzate le differenti modalità di scrittura, da quella tecnica a quella personale, in tutti i loro aspetti considerando i punti in comune e quelli differenti, le modalità e le tempistiche con le quali l'assistente sociale diviene capace di utilizzare un proprio metodo di scrittura sia nella vita professionale che in quella personale. Nel secondo capitolo invece è stato trattato e descritto il metodo autobiografico vero e proprio, inizialmente attraverso un'analisi delle diverse tipologie di interviste (in modo specifico delle interviste autobiografiche), dopodiché ci si è concentrati maggiormente sull'utilizzo del metodo autobiografico nelle professioni d'aiuto, anche attraverso l'ascolto attivo, e su come questa pratica permetta di sviluppare un'identità professionale e dunque un'assistente sociale riflessivo. In ultima analisi è stata proposta un'indagine preliminare a cinque assistenti sociali, composta da un'intervista semi-strutturata, una compilazione di due tipologie di strumenti autobiografici ed una fase di rimando conclusivo condiviso. Le interviste hanno avuto lo scopo di raccogliere materiale utile in merito all'argomento trattato, in modo particolare con riferimento alla scrittura autobiografica, ed in secondo luogo mi hanno permesso di sperimentare in prima persona quali sono le difficoltà della produzione di un'intervista comprendendone i limiti ed i vantaggi, e gli eventuali miglioramenti che si sarebbero potuti mettere in atto.
L'assistente sociale riflessivo: l'importanza della narrazione autobiografica nelle professioni d'aiuto.
MERCANDINO, CHIARA
2016/2017
Abstract
L'elaborato ¿L'assistente sociale riflessivo: l'importanza della narrazione autobiografica nelle professioni d'aiuto.¿, da me prodotto è composto da tre capitoli: i primi due sono capitoli descrittivi, all'interno del primo sono state analizzate le differenti modalità di scrittura, da quella tecnica a quella personale, in tutti i loro aspetti considerando i punti in comune e quelli differenti, le modalità e le tempistiche con le quali l'assistente sociale diviene capace di utilizzare un proprio metodo di scrittura sia nella vita professionale che in quella personale. Nel secondo capitolo invece è stato trattato e descritto il metodo autobiografico vero e proprio, inizialmente attraverso un'analisi delle diverse tipologie di interviste (in modo specifico delle interviste autobiografiche), dopodiché ci si è concentrati maggiormente sull'utilizzo del metodo autobiografico nelle professioni d'aiuto, anche attraverso l'ascolto attivo, e su come questa pratica permetta di sviluppare un'identità professionale e dunque un'assistente sociale riflessivo. In ultima analisi è stata proposta un'indagine preliminare a cinque assistenti sociali, composta da un'intervista semi-strutturata, una compilazione di due tipologie di strumenti autobiografici ed una fase di rimando conclusivo condiviso. Le interviste hanno avuto lo scopo di raccogliere materiale utile in merito all'argomento trattato, in modo particolare con riferimento alla scrittura autobiografica, ed in secondo luogo mi hanno permesso di sperimentare in prima persona quali sono le difficoltà della produzione di un'intervista comprendendone i limiti ed i vantaggi, e gli eventuali miglioramenti che si sarebbero potuti mettere in atto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/142603