In this study I have chosen to analyze the sixth volume of A la Recherche du temps perdu by Marcel Proust, Albertine disparue, because I have been able to see that few studies have been conducted on his Italian translations. In particular I have directed my analysis on the translation made by Giovanni Raboni in 1993 for Mondadori, with the title Albertine disparue. I thus had the opportunity to deepen the figure of Giovanni Raboni as a literate and intellectual of great influence in the Italian literary scene of the twentieth century, but above all as a translator. There are, in fact, numerous translation works conducted by him, but without doubt the most impressive was the one carried out on the Recherche by Marcel Proust. I therefore wanted to study and elaborate on the way in which he has given back to the Italian readers the complex Proustian work. Through a continuous work of comparison between the Italian and the French text, I have tried to identify some aspects that I believe are significant in the process of translation by Raboni, which led me to observe and conclude that the translator tried to remain as faithful as possible to the starting text.
In questo mio studio ho scelto di concentrarmi sul sesto volume de A la Recherche du temps perdu di Marcel Proust, Albertine disparue, perché ho potuto constatare che sono stati condotti, fino ad ora, pochi studi sulle sue traduzioni italiane. In particolare ho indirizzato la mia analisi sulla traduzione realizzata da Giovanni Raboni nel 1993 per Mondadori, con il titolo Albertine scomparsa. Ho così avuto modo di approfondire la figura di Giovanni Raboni in quanto letterato e intellettuale di grande influenza nel panorama letterario italiano del Novecento, ma soprattutto in quanto traduttore. Sono infatti numerosi i lavori di traduzione da lui condotti, ma senza dubbio il più imponente è stato quello effettuato sulla Recherche di Marcel Proust. Ho quindi voluto studiare ed approfondire il modo in cui ha restituito ai lettori italiani la complessa opera proustiana. Attraverso un continuo lavoro di comparazione tra il testo italiano e quello francese ho cercato di individuare alcuni aspetti a mio parere significativi del processo di traduzione compiuto da Raboni, che mi hanno portata ad osservare e a concludere che il traduttore ha cercato di rimanere il più possibile fedele al testo di partenza.
Giovanni Raboni traduttore di Proust: il caso di Albertine Disparue.
RAMELLA VOTTA, ELENA
2016/2017
Abstract
In questo mio studio ho scelto di concentrarmi sul sesto volume de A la Recherche du temps perdu di Marcel Proust, Albertine disparue, perché ho potuto constatare che sono stati condotti, fino ad ora, pochi studi sulle sue traduzioni italiane. In particolare ho indirizzato la mia analisi sulla traduzione realizzata da Giovanni Raboni nel 1993 per Mondadori, con il titolo Albertine scomparsa. Ho così avuto modo di approfondire la figura di Giovanni Raboni in quanto letterato e intellettuale di grande influenza nel panorama letterario italiano del Novecento, ma soprattutto in quanto traduttore. Sono infatti numerosi i lavori di traduzione da lui condotti, ma senza dubbio il più imponente è stato quello effettuato sulla Recherche di Marcel Proust. Ho quindi voluto studiare ed approfondire il modo in cui ha restituito ai lettori italiani la complessa opera proustiana. Attraverso un continuo lavoro di comparazione tra il testo italiano e quello francese ho cercato di individuare alcuni aspetti a mio parere significativi del processo di traduzione compiuto da Raboni, che mi hanno portata ad osservare e a concludere che il traduttore ha cercato di rimanere il più possibile fedele al testo di partenza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/142530