Lo sviluppo delle scienze cognitive e delle discipline ad esse affini ha messo in discussione molte delle più profonde e radicate intuizioni circa la natura della soggettività, conducendo ad una notevole revisione teorica di concetti quali mente, io e persona. Per offrire un'immagine completa e multidimensionale dell'uomo è necessario un approccio teorico interdisciplinare, capace di integrare discipline filosofiche e scientifiche, nonché di evitare forme di isolazionismo scientifico o filosofico. La filosofia della mente da un lato può mostrarsi aperta nei confronti dei nuovi orizzonti delle scienze cognitive, dall'altra può apportare un contributo fondamentale allo studio dei fenomeni mentali. L'elaborato si propone di confrontare alcune tesi filosofiche sulla mente e sulla persona con i dati forniti dalla letteratura neuropsicologica e psicopatologica. In particolare si prenderanno in considerazione le teorie di Cartesio e di Locke; si delineeranno poi i presupposti teorici della prospettiva fenomenologica. Il frequente appello alla dimensione empirica sarà finalizzato ad un discorso perlopiù interdisciplinare, reso necessario dalla dinamicità dell'oggetto di riflessione.
Dalla res cogitans alla mente incarnata
DELFINO, MILENIA
2009/2010
Abstract
Lo sviluppo delle scienze cognitive e delle discipline ad esse affini ha messo in discussione molte delle più profonde e radicate intuizioni circa la natura della soggettività, conducendo ad una notevole revisione teorica di concetti quali mente, io e persona. Per offrire un'immagine completa e multidimensionale dell'uomo è necessario un approccio teorico interdisciplinare, capace di integrare discipline filosofiche e scientifiche, nonché di evitare forme di isolazionismo scientifico o filosofico. La filosofia della mente da un lato può mostrarsi aperta nei confronti dei nuovi orizzonti delle scienze cognitive, dall'altra può apportare un contributo fondamentale allo studio dei fenomeni mentali. L'elaborato si propone di confrontare alcune tesi filosofiche sulla mente e sulla persona con i dati forniti dalla letteratura neuropsicologica e psicopatologica. In particolare si prenderanno in considerazione le teorie di Cartesio e di Locke; si delineeranno poi i presupposti teorici della prospettiva fenomenologica. Il frequente appello alla dimensione empirica sarà finalizzato ad un discorso perlopiù interdisciplinare, reso necessario dalla dinamicità dell'oggetto di riflessione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/14239