ABSTRACT Introduzione: dalle ricerche descrittive svolte, è emerso che la maggior parte degli ospiti residenti in Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) che vengono trasferiti in Pronto Soccorso (PS) sono spesso inviati per peggioramento clinico delle condizioni croniche già preesistenti. Obiettivo: L'obiettivo è di indagare le caratteristiche e gli esiti degli invii in PS degli ospiti di una RSA piemontese e di individuare eventuali criticità nella gestione del processo. Materiali e metodi: E' stato condotto uno studio di tipo osservazionale retrospettivo che andava ad analizzare le cartelle cliniche degli ospiti presenti in una RSA di 80 posti della provincia di Torino. Sono stati inclusi nell'analisi tutti gli ospiti inviati in PS nel periodo che va dal 1 Luglio 2015 fino al 31 Dicembre 2015. Sono state raccolte informazioni di tipo demografico, clinico e assistenziale come: età, genere, patologie concomitanti, numero di farmaci assunti abitualmente, sintomi all'invio e nei quindici giorni precedenti l'invio in PS, eventuali tentativi terapeutici effettuati in struttura prima dell'invio, orario di invio, codice di triage, diagnosi di dimissione, prestazioni effettuate in regime ospedaliero, eventuali indicazioni post-dimissione. Risultati: sono stati analizzati 42 invii in PS relativi a 24 ospiti. Sono stati ricoverati il 33,3% degli ospiti mentre il 47,6% è stato tenuto in osservazione, trattato in PS e rinviato in struttura. Discussione: le RSA, considerate più come il domicilio dell'ospite che come ospedali, hanno mantenuto le stesse possibilità di intervento nonostante ci sia ormai l'esigenza di un cambiamento correlato ad ospiti sempre più in condizioni subacute o croniche ad elevata complessità, accomunate da difficoltà di gestione degli aspetti diagnostici e terapeutici. Conclusione: La ricerca condotta ha evidenziato come, all'interno delle strutture per anziani, esistano difficoltà di tipo organizzativo, strumentale-tecnologico e spesso di risorse umane. Andrebbero perciò apportate modifiche a tutti i livelli, a partire da quello regionale fino alle singole strutture, in modo tale da soddisfare al meglio i nuovi bisogni della popolazione anziana residente all'interno di queste strutture.
Gli eventi critici in RSA: analisi delle situazioni a rapida evoluzione.
MULAS, ROBERTA
2016/2017
Abstract
ABSTRACT Introduzione: dalle ricerche descrittive svolte, è emerso che la maggior parte degli ospiti residenti in Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) che vengono trasferiti in Pronto Soccorso (PS) sono spesso inviati per peggioramento clinico delle condizioni croniche già preesistenti. Obiettivo: L'obiettivo è di indagare le caratteristiche e gli esiti degli invii in PS degli ospiti di una RSA piemontese e di individuare eventuali criticità nella gestione del processo. Materiali e metodi: E' stato condotto uno studio di tipo osservazionale retrospettivo che andava ad analizzare le cartelle cliniche degli ospiti presenti in una RSA di 80 posti della provincia di Torino. Sono stati inclusi nell'analisi tutti gli ospiti inviati in PS nel periodo che va dal 1 Luglio 2015 fino al 31 Dicembre 2015. Sono state raccolte informazioni di tipo demografico, clinico e assistenziale come: età, genere, patologie concomitanti, numero di farmaci assunti abitualmente, sintomi all'invio e nei quindici giorni precedenti l'invio in PS, eventuali tentativi terapeutici effettuati in struttura prima dell'invio, orario di invio, codice di triage, diagnosi di dimissione, prestazioni effettuate in regime ospedaliero, eventuali indicazioni post-dimissione. Risultati: sono stati analizzati 42 invii in PS relativi a 24 ospiti. Sono stati ricoverati il 33,3% degli ospiti mentre il 47,6% è stato tenuto in osservazione, trattato in PS e rinviato in struttura. Discussione: le RSA, considerate più come il domicilio dell'ospite che come ospedali, hanno mantenuto le stesse possibilità di intervento nonostante ci sia ormai l'esigenza di un cambiamento correlato ad ospiti sempre più in condizioni subacute o croniche ad elevata complessità, accomunate da difficoltà di gestione degli aspetti diagnostici e terapeutici. Conclusione: La ricerca condotta ha evidenziato come, all'interno delle strutture per anziani, esistano difficoltà di tipo organizzativo, strumentale-tecnologico e spesso di risorse umane. Andrebbero perciò apportate modifiche a tutti i livelli, a partire da quello regionale fino alle singole strutture, in modo tale da soddisfare al meglio i nuovi bisogni della popolazione anziana residente all'interno di queste strutture.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/142188