Abstract Introduzione: In questi ultimi anni, le modalità e le tempistiche di intervento delle cure palliative rivolte ai pazienti oncologici hanno subito profondi cambiamenti. Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato l'efficacia di un'integrazione precoce delle cure palliative in concomitanza con le cure oncologiche standard, riportando esiti favorevoli per il paziente, tralasciando però la figura dei familiari/caregiver. L'obiettivo di questo lavoro è di indagare quali siano i benefici di questo nuovo modello di cure per i caregiver dei pazienti oncologici. Materiali e metodi: E' stata condotta una ricerca bibliografica sulle banche dati Pubmed, Cinahl e PsycINFO nel periodo compreso tra Novembre 2016 e Luglio 2017. Le parole chiave utilizzate sono state: ¿early palliative care¿, ¿integrated palliative care¿, ¿simultaneous palliative care¿, ¿cancer¿, ¿advanced cancer patient¿, ¿oncological patient¿, ¿caregiver¿, ¿family caregiver¿. Risultati e discussione: Le referenze selezionate inizialmente sono state 64, in seguito 52 sono state escluse e 12 studi sono stati inclusi nella revisione. I criteri di inclusione sono stati: intervento di cure palliative precoci o riconducibile ad esse ed outcome riferiti ai caregiver. Gli interventi e gli outcome rinvenuti negli studi sono risultati molto eterogenei. Tuttavia, gli interventi possono essere ricondotti ad interventi di educazione e di supporto, svolti di persona oppure con sessioni telefoniche, rivolti ai caregiver oppure sia a lui che al paziente; mentre gli esiti misurati indagano principalmente la qualità di vita dei caregiver sotto diversi aspetti e la soddisfazione per le cure. Conclusioni: L'attivazione precoce delle cure palliative può comportare sicuramente un beneficio anche per i caregiver dei pazienti oncologici, andando ad impattare positivamente su alcuni aspetti della qualità di vita e sulla soddisfazione per le cure ricevute. Tuttavia, ulteriori studi sarebbero di auspicio per definire in maniera più precisa quali siano gli interventi più efficaci per determinare un miglioramento degli esiti più specifici.

Le cure palliative precoci/integrate: quali i benefici per il caregiver del paziente oncologico.

MICHELI, LORENZO
2016/2017

Abstract

Abstract Introduzione: In questi ultimi anni, le modalità e le tempistiche di intervento delle cure palliative rivolte ai pazienti oncologici hanno subito profondi cambiamenti. Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato l'efficacia di un'integrazione precoce delle cure palliative in concomitanza con le cure oncologiche standard, riportando esiti favorevoli per il paziente, tralasciando però la figura dei familiari/caregiver. L'obiettivo di questo lavoro è di indagare quali siano i benefici di questo nuovo modello di cure per i caregiver dei pazienti oncologici. Materiali e metodi: E' stata condotta una ricerca bibliografica sulle banche dati Pubmed, Cinahl e PsycINFO nel periodo compreso tra Novembre 2016 e Luglio 2017. Le parole chiave utilizzate sono state: ¿early palliative care¿, ¿integrated palliative care¿, ¿simultaneous palliative care¿, ¿cancer¿, ¿advanced cancer patient¿, ¿oncological patient¿, ¿caregiver¿, ¿family caregiver¿. Risultati e discussione: Le referenze selezionate inizialmente sono state 64, in seguito 52 sono state escluse e 12 studi sono stati inclusi nella revisione. I criteri di inclusione sono stati: intervento di cure palliative precoci o riconducibile ad esse ed outcome riferiti ai caregiver. Gli interventi e gli outcome rinvenuti negli studi sono risultati molto eterogenei. Tuttavia, gli interventi possono essere ricondotti ad interventi di educazione e di supporto, svolti di persona oppure con sessioni telefoniche, rivolti ai caregiver oppure sia a lui che al paziente; mentre gli esiti misurati indagano principalmente la qualità di vita dei caregiver sotto diversi aspetti e la soddisfazione per le cure. Conclusioni: L'attivazione precoce delle cure palliative può comportare sicuramente un beneficio anche per i caregiver dei pazienti oncologici, andando ad impattare positivamente su alcuni aspetti della qualità di vita e sulla soddisfazione per le cure ricevute. Tuttavia, ulteriori studi sarebbero di auspicio per definire in maniera più precisa quali siano gli interventi più efficaci per determinare un miglioramento degli esiti più specifici.
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