INTRODUZIONE: il trattamento chirurgico potrebbe determinare, nel paziente che lo subisce, una compromissione del suo stato di autonomia. Un'efficace informazione rende possibile fronteggiare l'evento in maniera libera e consapevole. Il materiale informativo fornito dalle aziende sanitarie non sempre tiene conto dell'efficacia comunicativa della documentazione presentata determinando un'inadeguata comprensione delle informazioni. Il divario tra quello che viene scritto e quello che realmente si è compreso rientra nel concetto di Health literacy. OBIETTIVI: lo studio che si configura come quantitativo di tipo osservazionale trasversale si prefigge, attraverso un'analisi informatizzata ed una successiva intervista ad un selezionato gruppo di degenti, di valutare la complessità di strutturazione linguistica del modulo di consenso all'intervento chirurgico ed il successivo livello di comprensione percepita da parte dei pazienti. MATERIALI E METODI: lo studio viene condotto presso l'A.O.U. S. Luigi di Orbassano. Per l'analisi dei consensi è stato utilizzato, come analizzatore di leggibilità, l'indice di Gulpease. Per la comprensione delle informazioni ed i fattori ad essa associati è stata condotta un'intervista a categorizzazione semi-strutturata con l'utilizzo del metodo del ¿Teach-back¿. RISULTATI: sono stati analizzati 141 moduli di consenso. Dall'analisi di leggibilità è emerso che il 73% dei termini utilizzati è rappresentato da parole poco diffuse nella lingua italiana, per questo il 70% dei consensi risulta leggibile soltanto per coloro che hanno un livello di istruzione dato dalla scuola secondaria di II grado; soltanto il 24% del campione è in possesso di tale titolo. Il 66% degli intervistati dichiara di aver sottoscritto il modulo di consenso senza prima averne letto il contenuto. DISCUSSIONE: la leggibilità dei consensi all'intervento chirurgico, da un punto di vista di fruibilità del consumatore, appare caratterizzata da un impatto medio basso. Parrebbe essere presente un'asimmetria informativa dove il consumatore risulta essere in posizione di debolezza: a causa della mancanza di conoscenze scientifiche, egli non possiede la capacità di valutare con precisione la natura dei propri bisogni. CONCLUSIONI: è necessario tener conto del livello di cultura e delle capacità di discernimento del paziente limitando l'informazione a quegli elementi che cultura e condizione patologica del paziente rendono comprensibili e accettabili.

Il diritto ad essere informati: analisi di leggibilità dei consensi all'intervento chirurgico attraverso l'indice di Gulpease e valutazione dei livelli di comprensione percepita da parte di un gruppo di pazienti sottoposti a chirurgia resettiva.

PRETE, ILARIA
2016/2017

Abstract

INTRODUZIONE: il trattamento chirurgico potrebbe determinare, nel paziente che lo subisce, una compromissione del suo stato di autonomia. Un'efficace informazione rende possibile fronteggiare l'evento in maniera libera e consapevole. Il materiale informativo fornito dalle aziende sanitarie non sempre tiene conto dell'efficacia comunicativa della documentazione presentata determinando un'inadeguata comprensione delle informazioni. Il divario tra quello che viene scritto e quello che realmente si è compreso rientra nel concetto di Health literacy. OBIETTIVI: lo studio che si configura come quantitativo di tipo osservazionale trasversale si prefigge, attraverso un'analisi informatizzata ed una successiva intervista ad un selezionato gruppo di degenti, di valutare la complessità di strutturazione linguistica del modulo di consenso all'intervento chirurgico ed il successivo livello di comprensione percepita da parte dei pazienti. MATERIALI E METODI: lo studio viene condotto presso l'A.O.U. S. Luigi di Orbassano. Per l'analisi dei consensi è stato utilizzato, come analizzatore di leggibilità, l'indice di Gulpease. Per la comprensione delle informazioni ed i fattori ad essa associati è stata condotta un'intervista a categorizzazione semi-strutturata con l'utilizzo del metodo del ¿Teach-back¿. RISULTATI: sono stati analizzati 141 moduli di consenso. Dall'analisi di leggibilità è emerso che il 73% dei termini utilizzati è rappresentato da parole poco diffuse nella lingua italiana, per questo il 70% dei consensi risulta leggibile soltanto per coloro che hanno un livello di istruzione dato dalla scuola secondaria di II grado; soltanto il 24% del campione è in possesso di tale titolo. Il 66% degli intervistati dichiara di aver sottoscritto il modulo di consenso senza prima averne letto il contenuto. DISCUSSIONE: la leggibilità dei consensi all'intervento chirurgico, da un punto di vista di fruibilità del consumatore, appare caratterizzata da un impatto medio basso. Parrebbe essere presente un'asimmetria informativa dove il consumatore risulta essere in posizione di debolezza: a causa della mancanza di conoscenze scientifiche, egli non possiede la capacità di valutare con precisione la natura dei propri bisogni. CONCLUSIONI: è necessario tener conto del livello di cultura e delle capacità di discernimento del paziente limitando l'informazione a quegli elementi che cultura e condizione patologica del paziente rendono comprensibili e accettabili.
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