ABSTRACT Libertà, autodeterminazione e responsabilità in Jean Paul Sartre Scopo. La tesi ha lo scopo di tenere vivo lo spirito critico nei confronti della libertà, intesa come un valore primario della democrazia che non va dato per scontato, ma sul quale è necessario avere un atteggiamento di vigile responsabilità civile. Sviluppo. Sartre, pur essendo di fede rivoluzionaria, non assunse la libertà come un valore ideologico per ¿partito preso¿, ma impiegò ogni suo sforzo filosofico nell'enuclearne le peculiarità insite nella condizione umana. Il suo concetto di libertà è l'esito finale di un'indagine fenomenologica del rapporto essere-esistere, che viene sviluppata nel pregnante saggio L'essere e il nulla (1943). In questo saggio Sartre esamina, con l'approccio fenomenologico, l'essere in-sé, pieno e massiccio, l'essere per-sé (la coscienza), e i concetti da essi derivanti, tra i quali ho concentrato l'attenzione su: responsabilità, scelta, autodeterminazione, malafede. A questo importante testo ne seguono altri, di cui ho preso in esame L'esistenzialismo è un umanismo (1946), nel quale Sartre difende l'Esistenzialismo dalle critiche marxiste e cattoliche, e La libertà cartesiana (1945), dove analizza l'eredità cartesiana del concetto contemporaneo di libertà. Conclusioni. La libertà umana è la ¿condanna¿ dell'uomo, inteso non come essere dotato di una essenza unica, ma come ente in cui l'esistenza precede l'essenza. L'uomo è estrema espressione della coscienza per-sé che si auto-crea continuamente nel tempo. L'esistenza non è opera di Dio. Venendo meno il determinismo teologico e quello naturalistico, e le morali ad essi conseguenti, Sartre giunge a sostenere che l'uomo deve autodeterminare e dare senso alla sua esistenza, come individuo e componente sociale. Per realizzare la ricerca della libertà, l'uomo deve scegliere, deve portare all'atto il portato principale della sua libertà, la responsabilità, pena la caduta nella malafede, ovvero l'esistenza inautentica. Se per Nietzsche l'uomo è un funambolo sospeso tra la scimmia e l'oltre-uomo, per Sartre l'uomo è come un trapezista che deve compiere i suoi esercizi senza le protezioni della fede e della morale, autodeterminando la sua etica e la sua esistenza.

Libertà, autodeterminazione e responsabilità in Jean Paul Sartre

CARACCI, DEBORA
2016/2017

Abstract

ABSTRACT Libertà, autodeterminazione e responsabilità in Jean Paul Sartre Scopo. La tesi ha lo scopo di tenere vivo lo spirito critico nei confronti della libertà, intesa come un valore primario della democrazia che non va dato per scontato, ma sul quale è necessario avere un atteggiamento di vigile responsabilità civile. Sviluppo. Sartre, pur essendo di fede rivoluzionaria, non assunse la libertà come un valore ideologico per ¿partito preso¿, ma impiegò ogni suo sforzo filosofico nell'enuclearne le peculiarità insite nella condizione umana. Il suo concetto di libertà è l'esito finale di un'indagine fenomenologica del rapporto essere-esistere, che viene sviluppata nel pregnante saggio L'essere e il nulla (1943). In questo saggio Sartre esamina, con l'approccio fenomenologico, l'essere in-sé, pieno e massiccio, l'essere per-sé (la coscienza), e i concetti da essi derivanti, tra i quali ho concentrato l'attenzione su: responsabilità, scelta, autodeterminazione, malafede. A questo importante testo ne seguono altri, di cui ho preso in esame L'esistenzialismo è un umanismo (1946), nel quale Sartre difende l'Esistenzialismo dalle critiche marxiste e cattoliche, e La libertà cartesiana (1945), dove analizza l'eredità cartesiana del concetto contemporaneo di libertà. Conclusioni. La libertà umana è la ¿condanna¿ dell'uomo, inteso non come essere dotato di una essenza unica, ma come ente in cui l'esistenza precede l'essenza. L'uomo è estrema espressione della coscienza per-sé che si auto-crea continuamente nel tempo. L'esistenza non è opera di Dio. Venendo meno il determinismo teologico e quello naturalistico, e le morali ad essi conseguenti, Sartre giunge a sostenere che l'uomo deve autodeterminare e dare senso alla sua esistenza, come individuo e componente sociale. Per realizzare la ricerca della libertà, l'uomo deve scegliere, deve portare all'atto il portato principale della sua libertà, la responsabilità, pena la caduta nella malafede, ovvero l'esistenza inautentica. Se per Nietzsche l'uomo è un funambolo sospeso tra la scimmia e l'oltre-uomo, per Sartre l'uomo è come un trapezista che deve compiere i suoi esercizi senza le protezioni della fede e della morale, autodeterminando la sua etica e la sua esistenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/141882