Lobelia dortmanna L. è chiamata anche lobelia d'acqua dolce e fa parte del gruppo delle isoetidi, ha una distribuzione circumboreale e si trova generalmente in acque basse di laghi oligotrofici. Vive sommersa ma mantiene i fiori al di sopra del livello dell'acqua mediante lo stelo fiorale e ha un sistema radicale e un aerenchima ben sviluppati. Instaura rapporti simbiotici con funghi AM per mezzo dei quali acquisisce nutrienti, in particolare fosforo e a cui cede fotosintati. L. dortmanna è particolarmente adatta alle condizioni ambientali in cui vive perché stimola la degradazione dei sedimenti aerobici mediante il rilascio di O2 dalle radici e mantiene la CO2 destinata alla fotosintesi all'interno grazie a foglie impermeabili. L. dortmanna è messa a rischio dalla diminuzione dei laghi oligotrofici infatti, durante il secolo scorso, la sua distribuzione è stata drasticamente ridotta sia nei laghi del Nord Europa sia in quelli del Nord America. La materia organica nei sedimenti infatti porta all'anossia della rizosfera e questa induce la perdita di O2 da parte della radice che è permeabile su tutta la superficie e determina una diminuzione del contenuto di clorofilla, della fotosintesi, della produzione di ATP e dell'incorporazione di P e N nelle foglie. La deposizione di precipitati cristallini (placche-Fe) sulle radici riduce il rilascio di O2 e ne favorisce il trasporto ai meristemi radicali e migliorando la sopravvivenza della pianta. In presenza di materia organica le radici si accorciano per diminuire la superficie di scambio e contrastare la perdita di O2. In queste condizioni sarebbe vantaggiosa l'associazione con funghi micorrizici arbuscolari. In condizioni normali la densità ifale di questi funghi nei sedimenti è paragonabile a quella dei suoli terrestri aventi basse concentrazioni di fosforo e le radici di L. dormanna ospitano una comunità di funghi AM abbondante e diversificata, dimostrando di dipendere dai funghi AM per la nutrizione minerale. Degno di nota è il fatto che la percentuale di taxa precedentemente non definiti (circa il 15 % di quelli trovati) è di circa 4 volte superiore a quella rilevata in un recente studio globale su habitat terrestri e questi funghi appartenevano tutti ai generi Caulospora e Archaeospora, mentre negli studi terrestri solitamente i nuovi taxa appartengono al genere Glomeraceae. Tuttavia anche i funghi AM sono sensibili all'aggiunta elevata di sostanze organiche e alla riduzione di O2, e la colonizzazione radicale diminuisce in seguito ad arricchimento organico. Nel loro insieme questi dati indicano chiaramente che i motivi della precarietà di L. dortmanna e altri isoetidi sono le modificazioni degli habitat in cui vivono e indicano la necessità di interventi di monitoraggio e di tutela.

Effetti della micorrizazione arbuscolare e dell'arricchimento organico su Lobelia dortmanna, una pianta acquatica d'acqua dolce

MARTIGNON, FEDERICA
2016/2017

Abstract

Lobelia dortmanna L. è chiamata anche lobelia d'acqua dolce e fa parte del gruppo delle isoetidi, ha una distribuzione circumboreale e si trova generalmente in acque basse di laghi oligotrofici. Vive sommersa ma mantiene i fiori al di sopra del livello dell'acqua mediante lo stelo fiorale e ha un sistema radicale e un aerenchima ben sviluppati. Instaura rapporti simbiotici con funghi AM per mezzo dei quali acquisisce nutrienti, in particolare fosforo e a cui cede fotosintati. L. dortmanna è particolarmente adatta alle condizioni ambientali in cui vive perché stimola la degradazione dei sedimenti aerobici mediante il rilascio di O2 dalle radici e mantiene la CO2 destinata alla fotosintesi all'interno grazie a foglie impermeabili. L. dortmanna è messa a rischio dalla diminuzione dei laghi oligotrofici infatti, durante il secolo scorso, la sua distribuzione è stata drasticamente ridotta sia nei laghi del Nord Europa sia in quelli del Nord America. La materia organica nei sedimenti infatti porta all'anossia della rizosfera e questa induce la perdita di O2 da parte della radice che è permeabile su tutta la superficie e determina una diminuzione del contenuto di clorofilla, della fotosintesi, della produzione di ATP e dell'incorporazione di P e N nelle foglie. La deposizione di precipitati cristallini (placche-Fe) sulle radici riduce il rilascio di O2 e ne favorisce il trasporto ai meristemi radicali e migliorando la sopravvivenza della pianta. In presenza di materia organica le radici si accorciano per diminuire la superficie di scambio e contrastare la perdita di O2. In queste condizioni sarebbe vantaggiosa l'associazione con funghi micorrizici arbuscolari. In condizioni normali la densità ifale di questi funghi nei sedimenti è paragonabile a quella dei suoli terrestri aventi basse concentrazioni di fosforo e le radici di L. dormanna ospitano una comunità di funghi AM abbondante e diversificata, dimostrando di dipendere dai funghi AM per la nutrizione minerale. Degno di nota è il fatto che la percentuale di taxa precedentemente non definiti (circa il 15 % di quelli trovati) è di circa 4 volte superiore a quella rilevata in un recente studio globale su habitat terrestri e questi funghi appartenevano tutti ai generi Caulospora e Archaeospora, mentre negli studi terrestri solitamente i nuovi taxa appartengono al genere Glomeraceae. Tuttavia anche i funghi AM sono sensibili all'aggiunta elevata di sostanze organiche e alla riduzione di O2, e la colonizzazione radicale diminuisce in seguito ad arricchimento organico. Nel loro insieme questi dati indicano chiaramente che i motivi della precarietà di L. dortmanna e altri isoetidi sono le modificazioni degli habitat in cui vivono e indicano la necessità di interventi di monitoraggio e di tutela.
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