Introduzione. Nel corso degli ultimi anni, l'interesse nei confronti della valutazione e della gestione dello stress sul lavoro è incrementato, e ne sono testimonianza le varie campagne pubblicitarie, ma soprattutto i vari tentativi di dialogo tra differenti interlocutori sociali, tra cui imprenditori e varie sigle sindacali. È crescente la considerazione delle conseguenze che possono verificarsi in seguito a un'esperienza stressante, sia in relazione alla salute e alla sicurezza dei singoli lavoratori, che alla produttività delle organizzazioni. Gli studi svolti, però, si focalizzano su tutti quei contesti di cura che nell'immaginario comune sono considerati a più alto rischio di stress. Per tale motivo si è pensato di realizzare un questionario che analizzasse i fattori di stress all'interno dell'area territoriale. Obiettivo. Descrivere i fattori potenzialmente stressanti per gli infermieri che lavorano in cure domiciliari e individuare possibili soluzioni per ridurre le cause favorenti una situazione stressante. Materiali e metodi. Il lavoro è stato strutturato prevalentemente in due fasi, ossia quella di ricerca bibliografica su banche dati e la fase di raccolta dati attraverso l'utilizzo di un questionario, e successiva costruzione di tabelle e grafici. Risultati. Dall'analisi dei dati si evince come l'86,9% degli infermieri abbia un'esperienza lavorativa che supera i 21 anni. L'analisi dei dati è avvenuta suddividendoli in macrocategorie e successivamente in sottocategorie, attribuendo a ciascuno un livello di intensità percepito. Nella maggioranza delle tematiche affrontate il livello percepito risulta essere alto, mentre in altri aspetti si percepisce una differenza rispetto a ciò che la letteratura afferma. Discussione. Si è evidenziato come la maggior parte delle tematiche affrontate rispecchino i dati presenti in letteratura, primi fra tutti il carico di lavoro eccessivo (70,87% fascia alta-altissima) e la documentazione inadeguata (86% fascia alta-altissima). L'uso del telefono è risultato un aspetto controverso così come si evince in letteratura. Un dato da tenere in considerazione, inoltre, è quello relativo agli infermieri che hanno preferito non rispondere alla tematica sulla ¿Violenza verticale e orizzontale¿ (7,6%). I fattori stressanti legati alla vita privata vengono percepiti dal campione con un livello di stress di fascia medio-bassa. Si potrebbe pensare che sia legato alla lunga esperienza lavorativa e che quindi negli anni i professionisti abbiano imparato a scindere i due aspetti, quello lavorativo e il privato. Infine l'aspetto legato alla comunicazione in equipe risulta essere un fattore di stress se questa non è efficace, così come l'ambiente lavorativo risulta stressante se l'amministrazione dirigenziale non prende in considerazione l'opinione dei lavoratori. Conclusione. L'analisi effettuata ha permesso di individuare delle tematiche che prevalevano sulle altre come percezione dello stress: il carico di lavoro eccessivo e sproporzionato, la documentazione ridondante e la comunicazione inefficace in equipe. Altre tematiche sono risultate discordanti con ciò che la letteratura riporta, come i vari fattori legati alla vita privata. Per ciò che riguarda gli eventuali interventi, si è notato come siano molto legati agli interessi dell'individuo, perché così come un potenziale fattore può non essere percepito da tutti allo stesso modo, anche le soluzioni al problema possono essere differenti.
I fattori stressogeni per gli infermieri delle cure domiciliari: analisi dei contesti e confronto con la letteratura
SCAZZI, ALESSIA
2016/2017
Abstract
Introduzione. Nel corso degli ultimi anni, l'interesse nei confronti della valutazione e della gestione dello stress sul lavoro è incrementato, e ne sono testimonianza le varie campagne pubblicitarie, ma soprattutto i vari tentativi di dialogo tra differenti interlocutori sociali, tra cui imprenditori e varie sigle sindacali. È crescente la considerazione delle conseguenze che possono verificarsi in seguito a un'esperienza stressante, sia in relazione alla salute e alla sicurezza dei singoli lavoratori, che alla produttività delle organizzazioni. Gli studi svolti, però, si focalizzano su tutti quei contesti di cura che nell'immaginario comune sono considerati a più alto rischio di stress. Per tale motivo si è pensato di realizzare un questionario che analizzasse i fattori di stress all'interno dell'area territoriale. Obiettivo. Descrivere i fattori potenzialmente stressanti per gli infermieri che lavorano in cure domiciliari e individuare possibili soluzioni per ridurre le cause favorenti una situazione stressante. Materiali e metodi. Il lavoro è stato strutturato prevalentemente in due fasi, ossia quella di ricerca bibliografica su banche dati e la fase di raccolta dati attraverso l'utilizzo di un questionario, e successiva costruzione di tabelle e grafici. Risultati. Dall'analisi dei dati si evince come l'86,9% degli infermieri abbia un'esperienza lavorativa che supera i 21 anni. L'analisi dei dati è avvenuta suddividendoli in macrocategorie e successivamente in sottocategorie, attribuendo a ciascuno un livello di intensità percepito. Nella maggioranza delle tematiche affrontate il livello percepito risulta essere alto, mentre in altri aspetti si percepisce una differenza rispetto a ciò che la letteratura afferma. Discussione. Si è evidenziato come la maggior parte delle tematiche affrontate rispecchino i dati presenti in letteratura, primi fra tutti il carico di lavoro eccessivo (70,87% fascia alta-altissima) e la documentazione inadeguata (86% fascia alta-altissima). L'uso del telefono è risultato un aspetto controverso così come si evince in letteratura. Un dato da tenere in considerazione, inoltre, è quello relativo agli infermieri che hanno preferito non rispondere alla tematica sulla ¿Violenza verticale e orizzontale¿ (7,6%). I fattori stressanti legati alla vita privata vengono percepiti dal campione con un livello di stress di fascia medio-bassa. Si potrebbe pensare che sia legato alla lunga esperienza lavorativa e che quindi negli anni i professionisti abbiano imparato a scindere i due aspetti, quello lavorativo e il privato. Infine l'aspetto legato alla comunicazione in equipe risulta essere un fattore di stress se questa non è efficace, così come l'ambiente lavorativo risulta stressante se l'amministrazione dirigenziale non prende in considerazione l'opinione dei lavoratori. Conclusione. L'analisi effettuata ha permesso di individuare delle tematiche che prevalevano sulle altre come percezione dello stress: il carico di lavoro eccessivo e sproporzionato, la documentazione ridondante e la comunicazione inefficace in equipe. Altre tematiche sono risultate discordanti con ciò che la letteratura riporta, come i vari fattori legati alla vita privata. Per ciò che riguarda gli eventuali interventi, si è notato come siano molto legati agli interessi dell'individuo, perché così come un potenziale fattore può non essere percepito da tutti allo stesso modo, anche le soluzioni al problema possono essere differenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/141798