Introduzione ed obiettivo: La riabilitazione del paziente affetto da disturbo mentale è molto importante al fine di potenziarne la ¿parte sana¿ ed esaltarne le potenzialità residue. Con le terapie complementari riconosciute dalla Federazione Nazionale Collegi IPASVI nel 2002, venne emesso un documento che aprì le porte alla professione infermieristica alla riabilitazione con tecniche specifiche. La Teatroterapia, grazie all'evoluzione degli ultimi anni, ha fornito un importante contributo per la riabilitazione del paziente attraverso un percorso che dal teatro d'ombra, passa attraverso il teatro di protezione fino a lasciare spazio gradualmente alle rappresentazioni teatrali senza più subire la paura ed il pregiudizio. Materiali e metodi: Ricerca su siti dedicati alle terapie complementari, nello specifico la teatroterapia. Testimonianze degli operatori sanitari e confronto esperienziale tra due realtà organizzative del territorio esaminando punti di forza e criticità. Visione di filmati registrati in anni precedenti nelle strutture per una conoscenza del percorso evolutivo del teatro come terapia complementare rivolta a pazienti con disagio psichico. Risultati/ Discussione: Dalle testimonianze raccolte tramite l'intervista al personale che ha sviluppato i laboratori teatrali, si coglie l'importanza che questa attività riveste sul soggetto fragile in quanto come tecnica favorisce una maggiore fiducia in sé stessi ed una maggiore integrazione nel tessuto sociale. Dai filmati analizzati dai Centri di Mondovì e Ceva, si percepisce un'evoluzione nel percorso riabilitativo che consente al paziente di divenire protagonista sulla scena in un rapporto di stretta collaborazione con l'operatore, esaltandone le potenzialità, le peculiarità e non più relegandolo a soggetto ¿fragile¿ portatore di compassione. Conclusioni: Se da un lato l'inserimento e l'accettazione di un soggetto affetto da disagio psichico all'interno della società è una conquista esso può presentare, da altri punti di vista, dei vincoli se non fatto in modo lungimirante. La ricerca di equilibrio tra corpo e mente del paziente è la vera sfida che un operatore infermiere ha di fronte, e questa può essere condotta solo attraverso la professionalità e le ¿core competence¿ in settori specifici come le terapie complementari. Parole chiave: Teatroterapia, Infermieristica, Disagio mentale, Riabilitazione, Comunità terapeutica
L'infermiere e il teatro: una continua evoluzione del percorso riabilitativo per il paziente affetto da disagio psichico
VOLUME, ALESSIA
2016/2017
Abstract
Introduzione ed obiettivo: La riabilitazione del paziente affetto da disturbo mentale è molto importante al fine di potenziarne la ¿parte sana¿ ed esaltarne le potenzialità residue. Con le terapie complementari riconosciute dalla Federazione Nazionale Collegi IPASVI nel 2002, venne emesso un documento che aprì le porte alla professione infermieristica alla riabilitazione con tecniche specifiche. La Teatroterapia, grazie all'evoluzione degli ultimi anni, ha fornito un importante contributo per la riabilitazione del paziente attraverso un percorso che dal teatro d'ombra, passa attraverso il teatro di protezione fino a lasciare spazio gradualmente alle rappresentazioni teatrali senza più subire la paura ed il pregiudizio. Materiali e metodi: Ricerca su siti dedicati alle terapie complementari, nello specifico la teatroterapia. Testimonianze degli operatori sanitari e confronto esperienziale tra due realtà organizzative del territorio esaminando punti di forza e criticità. Visione di filmati registrati in anni precedenti nelle strutture per una conoscenza del percorso evolutivo del teatro come terapia complementare rivolta a pazienti con disagio psichico. Risultati/ Discussione: Dalle testimonianze raccolte tramite l'intervista al personale che ha sviluppato i laboratori teatrali, si coglie l'importanza che questa attività riveste sul soggetto fragile in quanto come tecnica favorisce una maggiore fiducia in sé stessi ed una maggiore integrazione nel tessuto sociale. Dai filmati analizzati dai Centri di Mondovì e Ceva, si percepisce un'evoluzione nel percorso riabilitativo che consente al paziente di divenire protagonista sulla scena in un rapporto di stretta collaborazione con l'operatore, esaltandone le potenzialità, le peculiarità e non più relegandolo a soggetto ¿fragile¿ portatore di compassione. Conclusioni: Se da un lato l'inserimento e l'accettazione di un soggetto affetto da disagio psichico all'interno della società è una conquista esso può presentare, da altri punti di vista, dei vincoli se non fatto in modo lungimirante. La ricerca di equilibrio tra corpo e mente del paziente è la vera sfida che un operatore infermiere ha di fronte, e questa può essere condotta solo attraverso la professionalità e le ¿core competence¿ in settori specifici come le terapie complementari. Parole chiave: Teatroterapia, Infermieristica, Disagio mentale, Riabilitazione, Comunità terapeuticaFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/141779