In this paper, I spoke briefly about the free will problem establishing the main object of the dilemma on its compatibility with determinism. I concentreted on the project of describing the different experiments that had been done on this field of experimental philosophy. I also tried to show how and why people tend to believe to live in an indeterministic universe. Moreover, I used Shaun Nichols argomentations to sostain that this belief is unfounded. I faced the moral responsibility problem in a deterministic contest, and i showed that common peo-ple use contrasting judgments on that matter. In particular, this seems to dipend strongly on their emotional response to the experiment. I also tried to show that the belief of living in an indetermin-istic environment can already be found in children and seems to be strictly related to agency. In that sense, I showed that such teory could have multiple origins, but that the most plausible one seems to be the language to which children are exposed since their birth. Another very important axpect of such origin of this theory seems to be the Kantian inference "ought implies can". I have also spoken about the fact that this belif in indeterminism is not only a caratteristic of Ameri-can culture, but is also present in other different cultures. In the last section of this essay I brifiely discussed the moral problem, showing how in reality the application of an incompatibilistic theory does not implie the negation of moral responsibility. In fact, a different notion of free will only implies a different notion of moral responsibility.
L'obiettivo di questo lavoro è di raccogliere i vari studi della filosofia sperimentale in un'unica esposizione. Dopo aver brevemente accennato al problema del libero arbitrio e aver stabilito che esso si discute principalmente per la sua compatibilità o meno con il determinismo, mi sono concentrato sul progetto di descrivere gli svariati esperimenti condotti in questo ambito. Ho provato a mostrare come e perché le persone tendono a credere di vivere in un universo indeterministico, e ho successiva-mente sostenuto, attraverso le argomentazioni di Shaun Nichols, che questa credenza è ingiustificata. Ho affrontato la questione della responsabilità morale in un contesto determinista, e ho mostrato che le persone esprimono in proposito giudizi contrastanti, dipendenti soprattutto dalla reazione emotiva stimolata dall'esperimento. Ho anche provato a mostrare che la credenza di vivere in un am-biente indeterministico è già presente nell'infanzia, e sembra avere uno stretto legame con la teoria dell'agency. In tal senso ho mostrato come tale teoria possa avere molteplici origini, ma che quel-la più plausibile sembra essere dovuta al linguaggio a cui i bambini sono sottoposti sin dall'infanzia, e da un'inferenza della credenza che dovere implica potere. Ho inoltre mostrato che la credenza nell'indeterminismo non è caratteristica soltanto della cultura americana, ma che sembra essere presente anche in culture diverse. Nell'ultima sezione ho affrontato brevemente la questione di carattere morale, mostrando come in realtà, l'applicazione di una teoria incompatibilistica non implichi necessariamente l'abbandono dell'attribuzione di responsabilità ma, in un certo senso, solo di una diversa nozione di libero arbitrio.
FIlosofia sperimentale e libero arbitrio
FOTI, GIONA
2016/2017
Abstract
L'obiettivo di questo lavoro è di raccogliere i vari studi della filosofia sperimentale in un'unica esposizione. Dopo aver brevemente accennato al problema del libero arbitrio e aver stabilito che esso si discute principalmente per la sua compatibilità o meno con il determinismo, mi sono concentrato sul progetto di descrivere gli svariati esperimenti condotti in questo ambito. Ho provato a mostrare come e perché le persone tendono a credere di vivere in un universo indeterministico, e ho successiva-mente sostenuto, attraverso le argomentazioni di Shaun Nichols, che questa credenza è ingiustificata. Ho affrontato la questione della responsabilità morale in un contesto determinista, e ho mostrato che le persone esprimono in proposito giudizi contrastanti, dipendenti soprattutto dalla reazione emotiva stimolata dall'esperimento. Ho anche provato a mostrare che la credenza di vivere in un am-biente indeterministico è già presente nell'infanzia, e sembra avere uno stretto legame con la teoria dell'agency. In tal senso ho mostrato come tale teoria possa avere molteplici origini, ma che quel-la più plausibile sembra essere dovuta al linguaggio a cui i bambini sono sottoposti sin dall'infanzia, e da un'inferenza della credenza che dovere implica potere. Ho inoltre mostrato che la credenza nell'indeterminismo non è caratteristica soltanto della cultura americana, ma che sembra essere presente anche in culture diverse. Nell'ultima sezione ho affrontato brevemente la questione di carattere morale, mostrando come in realtà, l'applicazione di una teoria incompatibilistica non implichi necessariamente l'abbandono dell'attribuzione di responsabilità ma, in un certo senso, solo di una diversa nozione di libero arbitrio.File | Dimensione | Formato | |
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