LA PARROCCHIALE DI GRUGLIASCO. Prime indagini del patrimonio figurativo tra XVI e XIX secolo. Obiettivo della ricerca è stata la ricostruzione dell'arredo della parrocchiale di San Cassiano di Grugliasco, edificio documentato già dal 1047. Partendo dall'analisi delle visite pastorali, in particolare quella apostolica di Monsignor Peruzzi del 1584 e quella successiva del vescovo Broglia nel 1596, è stato possibile, seppure in maniera non dettagliata, ricostruire l'assetto tardo cinquecentesco di San Cassiano e del suo arredo, andato completamente perduto. Le visite pastorali successive, invece, hanno permesso di seguire le diverse fasi di trasformazione che hanno interessato la chiesa tra il Seicento ed il Settecento. Al 1647, infatti, è datata la prima fase di rinnovamento della parrocchiale ad opera di mastri luganesi. Questa fase seicentesca è stata sostanzialmente cancellata dall'architetto chierese Mario Ludovico Quarini, che riprogetterà nel 1780 l'area presbiteriale della chiesa. Presso l'Archivio storico del Comune di Grugliasco è stato possibile reperire la documentazione relativa agli interventi messi in opera nel 1647 e nel 1780, recuperando capitolazioni, contratti, verbali ed Atti di Consiglio. Per ricostruire l'arredo della parrocchiale, importanti sono state la visita del 1668 di Monsignor Beggiamo, che descrive la chiesa dopo la prima fase di rinnovamento del 1647, e quella condotta dall'arcivescovo Fransoni nel 1844, che è la prima successiva all'intervento dell'architetto Mario Ludovico Quarini nel 1780 e l'ultima prima delle trasformazioni novecentesche che hanno coinvolto l'arredo della parrocchiale dandole l'assetto attuale. Presso la Biblioteca Civica di Torino, invece, ho consultato gli appunti manoscritti di Antonio Bosio, risalenti al 1864. Lo studioso passa in rassegna i dipinti della chiesa di Grugliasco, fornendone una descrizione e suggerendo attribuzioni. Un dato interessante, emerso dalle ricerche sulla chiesa San Cassiano, è l'esistenza di alcune fonti letterarie su Grugliasco risalenti, soprattutto, alla seconda metà del XVIII secolo. Da queste si evince come Grugliasco, dal 1619 ¿Contessa¿ di Torino e legata a quest'ultima da un rapporto di forte dipendenza, durante tutto il XVII secolo si sviluppi accogliendo personaggi che ricoprono incarichi importanti a Torino e che creano sul territorio grugliaschese un sistema di ville e poderi. Attraverso queste presenze si crea un legame stretto con Torino, testimoniato dalle scelte figurative ed architettoniche che segnano la storia della parrocchiale. Si è scelto, inoltre, di indagare la storia della cappella di San Rocco e della confraternita di Santa Croce. Anche in questo caso è stata utilizzata la successione delle visite pastorali, senza tuttavia schedarne i singoli arredi.
La parrocchiale di Grugliasco. Prime indagini sul patrimonio figurativo tra XVII e XIX secolo.
VITALE, LAURA
2009/2010
Abstract
LA PARROCCHIALE DI GRUGLIASCO. Prime indagini del patrimonio figurativo tra XVI e XIX secolo. Obiettivo della ricerca è stata la ricostruzione dell'arredo della parrocchiale di San Cassiano di Grugliasco, edificio documentato già dal 1047. Partendo dall'analisi delle visite pastorali, in particolare quella apostolica di Monsignor Peruzzi del 1584 e quella successiva del vescovo Broglia nel 1596, è stato possibile, seppure in maniera non dettagliata, ricostruire l'assetto tardo cinquecentesco di San Cassiano e del suo arredo, andato completamente perduto. Le visite pastorali successive, invece, hanno permesso di seguire le diverse fasi di trasformazione che hanno interessato la chiesa tra il Seicento ed il Settecento. Al 1647, infatti, è datata la prima fase di rinnovamento della parrocchiale ad opera di mastri luganesi. Questa fase seicentesca è stata sostanzialmente cancellata dall'architetto chierese Mario Ludovico Quarini, che riprogetterà nel 1780 l'area presbiteriale della chiesa. Presso l'Archivio storico del Comune di Grugliasco è stato possibile reperire la documentazione relativa agli interventi messi in opera nel 1647 e nel 1780, recuperando capitolazioni, contratti, verbali ed Atti di Consiglio. Per ricostruire l'arredo della parrocchiale, importanti sono state la visita del 1668 di Monsignor Beggiamo, che descrive la chiesa dopo la prima fase di rinnovamento del 1647, e quella condotta dall'arcivescovo Fransoni nel 1844, che è la prima successiva all'intervento dell'architetto Mario Ludovico Quarini nel 1780 e l'ultima prima delle trasformazioni novecentesche che hanno coinvolto l'arredo della parrocchiale dandole l'assetto attuale. Presso la Biblioteca Civica di Torino, invece, ho consultato gli appunti manoscritti di Antonio Bosio, risalenti al 1864. Lo studioso passa in rassegna i dipinti della chiesa di Grugliasco, fornendone una descrizione e suggerendo attribuzioni. Un dato interessante, emerso dalle ricerche sulla chiesa San Cassiano, è l'esistenza di alcune fonti letterarie su Grugliasco risalenti, soprattutto, alla seconda metà del XVIII secolo. Da queste si evince come Grugliasco, dal 1619 ¿Contessa¿ di Torino e legata a quest'ultima da un rapporto di forte dipendenza, durante tutto il XVII secolo si sviluppi accogliendo personaggi che ricoprono incarichi importanti a Torino e che creano sul territorio grugliaschese un sistema di ville e poderi. Attraverso queste presenze si crea un legame stretto con Torino, testimoniato dalle scelte figurative ed architettoniche che segnano la storia della parrocchiale. Si è scelto, inoltre, di indagare la storia della cappella di San Rocco e della confraternita di Santa Croce. Anche in questo caso è stata utilizzata la successione delle visite pastorali, senza tuttavia schedarne i singoli arredi.File | Dimensione | Formato | |
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