La tesi ha come argomento principale il Mission Command, uno stile di comando basato sull'iniziativa e la fiducia, che trae le sue origini nell'esercito prussiano del XIX secolo. La tesi si prefigge di presentare questo innovativo strumento di comando analizzando un particolare evento storico della Seconda Guerra Mondiale: la navigazione del Sottotenente di Vascello tedesco Klaus-Degenhard Schmidt da Taranto a Venezia all'indomani del proclama dell'armistizio l'8 Settembre 1943. La tesi è strutturata secondo tre capitoli nei quali si descrivono i fatti storici dei giorni che vanno dall'8 al 13 Settembre 1943, ponendo l'attenzione su come l'uso del Mission Command sia stato fondamentale per la buona riuscita della missione del Sottotenente Schmidt nei giorni in cui l'incertezza della situazione sul suolo italiano non gli dava la possibilità di ricevere specifici ordini da parte dei suoi comandanti sovraordinati. Si prosegue descrivendo i motivi che portarono l'esercito prussiano ad innovare la propria dottrina e l'iter formativo dei propri Ufficiali, introducendo questo stile di comando a fronte di due sconfitte contro l'esercito napoleonico, che si sarebbero potute evitare se i Comandanti tattici sul campo avessero avuto più libertà e margine di manovra dai propri superiori, e di come l'esercito nazista tedesco ne fece ampio uso durante la Seconda Guerra Mondiale anche grazie ai numerosi progressi nel campo dei mezzi di comunicazione. Infine la tesi vuole evidenziare come il Mission Command, introdotto più di due secoli fa, sia stato uno dei progressi più importanti nella dottrina Italiana e Nato, e di come sia importante che gli Ufficiali lo facciano proprio sia nel lavoro quotidiano e in Patria quanto nelle missioni all'Estero.

Un caso di Mission Command. L'azione di comando del S.Ten. di Vascello Klaus-Degenhard Schmidt, Taranto 1943

PULIMENO, FRANCESCA
2016/2017

Abstract

La tesi ha come argomento principale il Mission Command, uno stile di comando basato sull'iniziativa e la fiducia, che trae le sue origini nell'esercito prussiano del XIX secolo. La tesi si prefigge di presentare questo innovativo strumento di comando analizzando un particolare evento storico della Seconda Guerra Mondiale: la navigazione del Sottotenente di Vascello tedesco Klaus-Degenhard Schmidt da Taranto a Venezia all'indomani del proclama dell'armistizio l'8 Settembre 1943. La tesi è strutturata secondo tre capitoli nei quali si descrivono i fatti storici dei giorni che vanno dall'8 al 13 Settembre 1943, ponendo l'attenzione su come l'uso del Mission Command sia stato fondamentale per la buona riuscita della missione del Sottotenente Schmidt nei giorni in cui l'incertezza della situazione sul suolo italiano non gli dava la possibilità di ricevere specifici ordini da parte dei suoi comandanti sovraordinati. Si prosegue descrivendo i motivi che portarono l'esercito prussiano ad innovare la propria dottrina e l'iter formativo dei propri Ufficiali, introducendo questo stile di comando a fronte di due sconfitte contro l'esercito napoleonico, che si sarebbero potute evitare se i Comandanti tattici sul campo avessero avuto più libertà e margine di manovra dai propri superiori, e di come l'esercito nazista tedesco ne fece ampio uso durante la Seconda Guerra Mondiale anche grazie ai numerosi progressi nel campo dei mezzi di comunicazione. Infine la tesi vuole evidenziare come il Mission Command, introdotto più di due secoli fa, sia stato uno dei progressi più importanti nella dottrina Italiana e Nato, e di come sia importante che gli Ufficiali lo facciano proprio sia nel lavoro quotidiano e in Patria quanto nelle missioni all'Estero.
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