Oggetto del presente lavoro di tesi è l'indagine dei valori assunti dalla moneta a destinazione funeraria nel l'alto Medioevo, con attenzione particolare al territorio piemontese e lombardo. A partire da un'analisi dei dati raccolti sui ritrovamenti di moneta in tomba nei territori esaminati, si è cercato di individuare le caratteristiche del fenomeno, attraverso confronti con ritrovamenti di particolare rilievo provenienti da contesti significativi esterni all'area in esame, per cercare di comprendere la sua evoluzione generale. La trattazione esamina in primo luogo le caratteristiche del denaro a destinazione funeraria nel mondo romano, con particolare riferimento alle tradizioni dell'obolo a Caronte, della provvigione per l'aldilà e dei significati magici e amuletici che il denaro monetato poteva rivestire. In un secondo momento è analizzata la prosecuzione e l'evoluzione del fenomeno nel tardoantico e la sua affermazione in forme nuove nell'alto Medioevo, in seguito ai contatti tra la popolazione romanza e il nuovo ceto dirigente germanico. A questo punto della trattazione segue un'analisi approfondita del gioiello monetale e delle sue caratteristiche tipologiche, condotta evidenziando i punti di rottura e di continuità tra i valori che ricopriva nel mondo romano e quelli, maggiormente legati alla manifestazione dello status, che ricoprirà in quello altomedievale. Poi si è cercato di verificare le relazioni esistenti tra la moneta in tomba e il denaro circolante al momento delle deposizioni, attraverso una breve analisi della circolazione monetale in Italia tra il V secolo e la Riforma Carolingia, a cui seguono confronti con i materiali piemontesi e lombardi in esame. Chiude la trattazione un breve esame delle suggestioni monetali presenti su altre tipologie di oggetti, come le crocette auree, che possono essere utili a chiarire le dinamiche multiformi e sfaccettate che il rito assume nei primi secoli del Medioevo. Il fenomeno si presenta complesso e impedisce facili generalizzazioni, aprendo nuovi spunti di ricerca nell'indagine del processo di sintesi delle culture che caratterizza il periodo storico in esame.

valenze, significati e suggestioni della moneta a destinazione funeraria. i dati del territorio lombardo-piemontese altomedievale

LORENZON, FRANCESCO
2016/2017

Abstract

Oggetto del presente lavoro di tesi è l'indagine dei valori assunti dalla moneta a destinazione funeraria nel l'alto Medioevo, con attenzione particolare al territorio piemontese e lombardo. A partire da un'analisi dei dati raccolti sui ritrovamenti di moneta in tomba nei territori esaminati, si è cercato di individuare le caratteristiche del fenomeno, attraverso confronti con ritrovamenti di particolare rilievo provenienti da contesti significativi esterni all'area in esame, per cercare di comprendere la sua evoluzione generale. La trattazione esamina in primo luogo le caratteristiche del denaro a destinazione funeraria nel mondo romano, con particolare riferimento alle tradizioni dell'obolo a Caronte, della provvigione per l'aldilà e dei significati magici e amuletici che il denaro monetato poteva rivestire. In un secondo momento è analizzata la prosecuzione e l'evoluzione del fenomeno nel tardoantico e la sua affermazione in forme nuove nell'alto Medioevo, in seguito ai contatti tra la popolazione romanza e il nuovo ceto dirigente germanico. A questo punto della trattazione segue un'analisi approfondita del gioiello monetale e delle sue caratteristiche tipologiche, condotta evidenziando i punti di rottura e di continuità tra i valori che ricopriva nel mondo romano e quelli, maggiormente legati alla manifestazione dello status, che ricoprirà in quello altomedievale. Poi si è cercato di verificare le relazioni esistenti tra la moneta in tomba e il denaro circolante al momento delle deposizioni, attraverso una breve analisi della circolazione monetale in Italia tra il V secolo e la Riforma Carolingia, a cui seguono confronti con i materiali piemontesi e lombardi in esame. Chiude la trattazione un breve esame delle suggestioni monetali presenti su altre tipologie di oggetti, come le crocette auree, che possono essere utili a chiarire le dinamiche multiformi e sfaccettate che il rito assume nei primi secoli del Medioevo. Il fenomeno si presenta complesso e impedisce facili generalizzazioni, aprendo nuovi spunti di ricerca nell'indagine del processo di sintesi delle culture che caratterizza il periodo storico in esame.
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