Il drammaturgo, la società e il diavolo: i demoni di Friedrich Dürrenmatt

La mia tesi si propone di analizzare alcune delle opere di Friedrich Dürren-matt, rilevando come l'autore, nonostante il suo dichiarato ateismo, inserisca spes-so riferimenti all'ambito demoniaco e come questo non sia altro che una visione di-storta della religione cristiana. Ad essa si lega una duplice critica: da un lato, lo scrittore si oppone ai dogmi della chiesa, dall'altro nasconde un giudizio pesante nei confronti dell'ideologia del suo paese natio e della situazione svizzera a lui con-temporanea. In questa sede non mi era possibile studiare l'intero corpus di scritti dürren-mattiano, composto da moltissimi racconti, sia brevi che lunghi, altrettante opere teatrali, alcuni romanzi, una raccolta di radiodrammi. Ho deciso di basarmi sul saggio di Hapkemeyer, rispettando le scelte fatte nel testo critico e aggiungendone due, a mio parere fondamentali per concludere il discorso: si tratta de La vacanza di Mister X, unico scritto in cui Dürrenmatt rappresenta di-rettamente ed esplicitamente il diavolo, e La valle del caos, romanzo nel quale vie-ne presentata un'allegoria parodica della figura di Dio.