After a quick report on an history of musical rationality and the arts of ¿reproduction¿, the dissertation focuses on the aesthetical ¿issue¿ from a post-modern perspective, introducing Adorno's analysis (together with some other epistemological observations) as a key interpretation of the so called ¿rationality crisis¿. Thereafter, in an educational domain, works such as John Cage's and Marshall McLuhan's are taken into consideration as instruments of ¿personal¿ existential praxis, (¿white canvas¿ in Cage's words) in order to assume ¿acoustic¿ sensory vagueness as a key focus for a significant experience of the world.
Dopo un breve resoconto di storia del pensiero musicale e di arti della ¿riproducibilità¿, la trattazione si sofferma sulla questione estetica nella post-modernità, introducendo l'analisi di Adorno, insieme ad alcune altre considerazioni di ordine epistemologico, come chiave di lettura della ¿crisi della razionalità¿. Ci si concentra poi, nel dominio dell'essere-in-formazione, sull'esperienza compositiva di John Cage e su quella ¿interpretativa¿ di Marshall McLuhan, in quanto strumenti (¿tele bianche¿ direbbe Cage) su cui il soggetto, ormai privato di ¿individualità¿, possa costruire un orizzonte di pratica esistenziale in cui l'indeterminabilità della percezione ¿acustica¿ si costituisca come cardine di una significativa (e non più caotica) esperienza del mondo.
Paradigmi formativi e crisi della razionalità: l'in-determinazione del soggetto nello ¿spazio acustico¿ post-moderno
VALFRE', ANDREA
2017/2018
Abstract
Dopo un breve resoconto di storia del pensiero musicale e di arti della ¿riproducibilità¿, la trattazione si sofferma sulla questione estetica nella post-modernità, introducendo l'analisi di Adorno, insieme ad alcune altre considerazioni di ordine epistemologico, come chiave di lettura della ¿crisi della razionalità¿. Ci si concentra poi, nel dominio dell'essere-in-formazione, sull'esperienza compositiva di John Cage e su quella ¿interpretativa¿ di Marshall McLuhan, in quanto strumenti (¿tele bianche¿ direbbe Cage) su cui il soggetto, ormai privato di ¿individualità¿, possa costruire un orizzonte di pratica esistenziale in cui l'indeterminabilità della percezione ¿acustica¿ si costituisca come cardine di una significativa (e non più caotica) esperienza del mondo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/141204