La trasformazione fisica dell'energia dal punto di vista dei bambini.

¿Eat something more at school lunch, please! If you don't eat at lunch, you will not have energies enough to work in the afternoon!¿. The idea for this thesis started from right here: from this common, simple exhortation addressed with love and also with a little bit of motherly concern to one of the students that daily eat almost nothing at school lunch by the math teacher of a second class of Chieri primary school ¿Nostra Signora della Scala¿, where I've worked as school educator for sixteen years. I have often wondered how and to what extent the teacher's advice is taken into consideration and understood by the students. What do kids think about when you talk to them about energy? How do they imagine its transformations and how would they represent it? What relationship do they believe there may be between food taken at school lunch and their performance in the next few hours? So I proposed to the teacher to explore this subject during her Science lessons, I elaborated and presented a project that was shared and modified with the teachers' team during the weekly hours of programming; finally we implemented the project in class and the emerging conclusions turned out to be pretty interesting. The fieldwork description and the reflections collected and elaborated are the subject of the thesis, which outlines in its basic lines the experience of the group consisting of teachers, educator and students. I chose to work in class using mainly two methodologies: on the one hand a didactic based on experience; on the other hand, the discussion in class meant as cognitive support to the learning of arguing skills and to the reorganization of knowledge, which becomes therefore a fundamental resource to learn to think. During the didactic action I focused my attention to play and movement, both essential expressive and communicative ways for children.

¿Mangia un po' di più a tavola! Se non tocchi cibo a pranzo, poi nel pomeriggio ti mancano le energie per lavorare!¿. L'idea per il lavoro che si intende presentare è nata proprio da qui: da questa comune, semplice esortazione rivolta con affetto e anche con un pizzico di materna preoccupazione ad uno degli alunni che quotidianamente a mensa non mangiano quasi nulla da un'insegnante della scuola primaria ¿Nostra Signora della Scala¿ di Chieri (To), presso cui lavoro come educatrice scolastica da ormai sedici anni. Mi sono più volte chiesta come e in che misura il consiglio della maestra venga recepito e compreso dagli alunni. A cosa pensano i bambini quando si parla loro di energia? Come immaginano le sue trasformazioni e come la rappresenterebbero? Quale credono che sia la connessione tra il cibo assunto in un determinato pasto e il loro rendimento nelle ore successive? A questo punto ho proposto alla maestra di approfondire il discorso durante le ore di Scienze, ho elaborato e presentato un progetto che è stato condiviso e modificato con il team docente nelle ore di programmazione; infine, abbiamo attuato il progetto in classe e le conclusioni emerse si sono rivelate piuttosto interessanti. La descrizione dell'intervento sul campo e le riflessioni raccolte ed elaborate costituiscono l'argomento della dissertazione, in cui si illustra nelle sue linee fondamentali l'esperienza del gruppo composto da insegnanti, educatrice e allievi. Si è scelto di lavorare in classe utilizzando principalmente due metodologie: da un lato una didattica basata sull'esperienza; dall'altro la discussione in classe intesa come sostegno cognitivo all'apprendimento di capacità argomentative e alla riorganizzazione delle conoscenze, che diventa quindi una risorsa fondamentale per imparare a ragionare. Nel corso dell'intervento si è dato inoltre spazio al gioco e al movimento, entrambi canali espressivi e comunicativi essenziali per i bambini.