Nella corsa verso lo sviluppo industriale ed economico, la società contemporanea si è posta più volte alcune frequenti domande: quali rapporti intrattiene l'uomo con l'ambiente? Quali effetti ambientali può avere il crescente sviluppo industriale? Oggi si impone in maniera crescente la necessità di adottare, all'interno dei processi produttivi industriali, una politica mirata alla salvaguardia dell'ambiente. Come sostiene il rapporto Bruntdland, ¿ l'ambiente e lo sviluppo non sono sfide da affrontare separatamente. Lo sviluppo non può fondarsi su una dotazione di risorse ambientali in via di deterioramento, l'ambiente non può essere protetto se la crescita non tiene in considerazione le conseguenze delle distruzioni ambientali.¿ Nasce quindi la necessita di realizzare una ¿riconversione ecologica¿ della società, l'ambiente deve essere considerato come un problema la cui risoluzione ne interessa altri, bisogna dimostrare che esistono dei legami tra progresso economico e progresso ambientale. Le variazioni apportate dalle attività industriali alla natura devono mantenersi nei limiti tali da non danneggiare irrimediabilmente il contesto biofisico globale e da permettere all'attività industriale di continuare a svilupparsi. Il tasso d'inquinamento e lo sfruttamento delle risorse ambientali devono rimanere nei limiti della capacità di assorbimento dell'ambiente e delle possibilità di rigenerazione delle stesse, secondo i cicli della natura. Viene da chiedersi: com'è possibile sfruttare l'ambiente e allo stesso tempo preservarlo? Come può coesistere una continua crescita della produzione dei beni e servizi nel tempo con il mantenimento costante del livello di sfruttamento delle risorse ambientali? In tale ottica, la tesi si occupa pertanto di spiegare come il Gruppo Fiat abbia implementato e metabolizzato il concetto di eco- efficienza, in tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto. Il Gruppo ha trovato la rotta da seguire per adottare la propria strategia in funzione delle opportunità offerte da questo settore nascente. La Fiat, come tante altre società e aziende, non ha sottovalutato la questione ed è nata l'idea che ignorare una strategia energetica avrebbe potuto rilevarsi fatale per l'esistenza stessa dell'azienda mentre, nel lungo periodo, avrebbe comportato un vantaggio competitivo per l'impresa. In tale percorso viene dato spazio all'applicazione, all'interno del processo produttivo, del concetto di sviluppo sostenibile sottolineando come una responsabilità ambientale abbia un proprio effetto sul profilo economico. Viene poi dimostrato come, il Gruppo, pur non avendo vincoli e limiti normativi specifici (di valori numerici ed in termini di indici e coefficienti) a cui attenersi, ha trovato la giusta chiave per una reale efficienza a livello economico, compatibile con lo scenario della società moderna e i profili futuri.
L'ECO-EFFICIENZA NEI PROCESSI PRODUTTIVI PER LA RICERCA E LO SVILUPPO DEL BUSINESS. ANALISI DELL'IMPLEMENTAZIONE NEL GRUPPO FIAT.
ODARDA, VALENTINA
2009/2010
Abstract
Nella corsa verso lo sviluppo industriale ed economico, la società contemporanea si è posta più volte alcune frequenti domande: quali rapporti intrattiene l'uomo con l'ambiente? Quali effetti ambientali può avere il crescente sviluppo industriale? Oggi si impone in maniera crescente la necessità di adottare, all'interno dei processi produttivi industriali, una politica mirata alla salvaguardia dell'ambiente. Come sostiene il rapporto Bruntdland, ¿ l'ambiente e lo sviluppo non sono sfide da affrontare separatamente. Lo sviluppo non può fondarsi su una dotazione di risorse ambientali in via di deterioramento, l'ambiente non può essere protetto se la crescita non tiene in considerazione le conseguenze delle distruzioni ambientali.¿ Nasce quindi la necessita di realizzare una ¿riconversione ecologica¿ della società, l'ambiente deve essere considerato come un problema la cui risoluzione ne interessa altri, bisogna dimostrare che esistono dei legami tra progresso economico e progresso ambientale. Le variazioni apportate dalle attività industriali alla natura devono mantenersi nei limiti tali da non danneggiare irrimediabilmente il contesto biofisico globale e da permettere all'attività industriale di continuare a svilupparsi. Il tasso d'inquinamento e lo sfruttamento delle risorse ambientali devono rimanere nei limiti della capacità di assorbimento dell'ambiente e delle possibilità di rigenerazione delle stesse, secondo i cicli della natura. Viene da chiedersi: com'è possibile sfruttare l'ambiente e allo stesso tempo preservarlo? Come può coesistere una continua crescita della produzione dei beni e servizi nel tempo con il mantenimento costante del livello di sfruttamento delle risorse ambientali? In tale ottica, la tesi si occupa pertanto di spiegare come il Gruppo Fiat abbia implementato e metabolizzato il concetto di eco- efficienza, in tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto. Il Gruppo ha trovato la rotta da seguire per adottare la propria strategia in funzione delle opportunità offerte da questo settore nascente. La Fiat, come tante altre società e aziende, non ha sottovalutato la questione ed è nata l'idea che ignorare una strategia energetica avrebbe potuto rilevarsi fatale per l'esistenza stessa dell'azienda mentre, nel lungo periodo, avrebbe comportato un vantaggio competitivo per l'impresa. In tale percorso viene dato spazio all'applicazione, all'interno del processo produttivo, del concetto di sviluppo sostenibile sottolineando come una responsabilità ambientale abbia un proprio effetto sul profilo economico. Viene poi dimostrato come, il Gruppo, pur non avendo vincoli e limiti normativi specifici (di valori numerici ed in termini di indici e coefficienti) a cui attenersi, ha trovato la giusta chiave per una reale efficienza a livello economico, compatibile con lo scenario della società moderna e i profili futuri.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/14115