What most people think of as recreational, entertaining and socially accepted, for a minority of them can take on the size of a true addiction, a pathology that can compromise the various areas of life (economic , Working, relational, family, legal, health ...). The elaboration takes into account both the "faces" of the gambling phenomenon, focusing more on addiction and trying to answer the following questions: if we could all call social players, what are the pathways leading to problem gambling And / or pathological? What are the elements that cause the entire path to be realized? What are the factors that a social player is likely to become a pathological player? And again, since it's a new frontier, a challenge for Ser.D, is it possible a cure? What are the preventive, cure and rehabilitation strategies implemented by the services? The first chapter presents gambling as a social phenomenon. The second begins to investigate the pathological dimension of the game by focusing attention on the motivations and risk factors inherent in the social, family, individual and neurobiological contexts. The third chapter specifically analyzes the phenomenon as a pathology reporting diagnostic and comorbid classification with psychiatric disorders and disorders of substance abuse or alcohol abuse. The fourth and last chapter focuses on the prevention, care and rehabilitation of excessive play.

Quella che per la maggior parte delle persone si configura come un'attività ricreativa, divertente e socialmente accettata, per una minoranza di esse può assumere le dimensioni di una vera e propria dipendenza, di una patologia capace di compromettere i vari ambiti della vita (economico, lavorativo, relazionale, familiare, legale, lo stato di salute...). L'elaborato prende in considerazione entrambe le "facce" del fenomeno del gioco d'azzardo, concentrando maggiormente l'attenzione sulla dipendenza e cercando di rispondere alle seguenti domande: se tutti potremmo definirci giocatori sociali, quali sono le strade che conducono al gioco problematico e/o patologico? Quali sono gli elementi che causano la realizzazione dell'intero percorso? Quali sono i fattori per i quali un giocatore sociale rischia di diventare un giocatore patologico? E ancora, dal momento che si tratta di una nuova frontiera, di una sfida per i Ser.D, è possibile una cura? Quali sono le strategie preventive, di cura e riabilitazione messe in atto dai servizi? Il primo capitolo presenta il gioco d'azzardo come un fenomeno sociale. Il secondo inizia ad indagare la dimensione patologica del gioco focalizzando l'attenzione sulle motivazioni e i fattori di rischio insiti nel contesto sociale e familiare, individuali, neuro-biologici. Il terzo capitolo analizza in modo specifico il fenomeno in quanto patologia riportando classificazione diagnostica e comorbilità con disturbi psichiatrici e disturbi da uso/abuso di sostanze o alcool. Il quarto e ultimo capitolo concentra l'attenzione sulla prevenzione, la cura e la riabilitazione del gioco eccessivo.

Due facce della stessa moneta. Il fenomeno del gioco d'azzardo tra divertimento e patologia

BELTRAMI, CARLOTTA
2016/2017

Abstract

Quella che per la maggior parte delle persone si configura come un'attività ricreativa, divertente e socialmente accettata, per una minoranza di esse può assumere le dimensioni di una vera e propria dipendenza, di una patologia capace di compromettere i vari ambiti della vita (economico, lavorativo, relazionale, familiare, legale, lo stato di salute...). L'elaborato prende in considerazione entrambe le "facce" del fenomeno del gioco d'azzardo, concentrando maggiormente l'attenzione sulla dipendenza e cercando di rispondere alle seguenti domande: se tutti potremmo definirci giocatori sociali, quali sono le strade che conducono al gioco problematico e/o patologico? Quali sono gli elementi che causano la realizzazione dell'intero percorso? Quali sono i fattori per i quali un giocatore sociale rischia di diventare un giocatore patologico? E ancora, dal momento che si tratta di una nuova frontiera, di una sfida per i Ser.D, è possibile una cura? Quali sono le strategie preventive, di cura e riabilitazione messe in atto dai servizi? Il primo capitolo presenta il gioco d'azzardo come un fenomeno sociale. Il secondo inizia ad indagare la dimensione patologica del gioco focalizzando l'attenzione sulle motivazioni e i fattori di rischio insiti nel contesto sociale e familiare, individuali, neuro-biologici. Il terzo capitolo analizza in modo specifico il fenomeno in quanto patologia riportando classificazione diagnostica e comorbilità con disturbi psichiatrici e disturbi da uso/abuso di sostanze o alcool. Il quarto e ultimo capitolo concentra l'attenzione sulla prevenzione, la cura e la riabilitazione del gioco eccessivo.
ITA
What most people think of as recreational, entertaining and socially accepted, for a minority of them can take on the size of a true addiction, a pathology that can compromise the various areas of life (economic , Working, relational, family, legal, health ...). The elaboration takes into account both the "faces" of the gambling phenomenon, focusing more on addiction and trying to answer the following questions: if we could all call social players, what are the pathways leading to problem gambling And / or pathological? What are the elements that cause the entire path to be realized? What are the factors that a social player is likely to become a pathological player? And again, since it's a new frontier, a challenge for Ser.D, is it possible a cure? What are the preventive, cure and rehabilitation strategies implemented by the services? The first chapter presents gambling as a social phenomenon. The second begins to investigate the pathological dimension of the game by focusing attention on the motivations and risk factors inherent in the social, family, individual and neurobiological contexts. The third chapter specifically analyzes the phenomenon as a pathology reporting diagnostic and comorbid classification with psychiatric disorders and disorders of substance abuse or alcohol abuse. The fourth and last chapter focuses on the prevention, care and rehabilitation of excessive play.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/141059