Questa tesi intende presentare una sintesi della letteratura scientifica in merito alle ricerche dello sviluppo della comunicazione e dell'acquisizione del linguaggio, focalizzando l'attenzione sull'abilità pragmatica, sulle competenze comunicative pragmatiche nei bambini con sordità congenita e sulle implicazioni che un impianto cocleare ha nel trattamento riabilitativo. Chomsky (1965) afferma che l'acquisizione di una lingua richiede la fissazione di alcuni parametri della grammatica universale. Quando siamo nati, noi tutti, avremmo potuto imparare a parlare potenzialmente qualsiasi lingua. È stata la determinata esposizione agli elementi fonetici e grammaticali della lingua o delle lingue alle quali siamo stati esposti che ha contribuito più di tutto al nostro sviluppo della abilità linguistiche. Si ritiene che i bambini posseggano uno schema innato, comune a tutte le lingue, e che Chomsky (1965) chiama Grammatica universale, ma ciò che permette la crescita e la produzione di una lingua sempre più complessa, articolata e grammaticalmente corretta sono le conversazioni che si susseguono tra adulto e bambino. Cosa avviene, però, quando il sistema uditivo del bambino risulta compromesso? Questa tesi riassume ciò che la comunità scientifica ha in questi anni rilevato sulle abilità pragmatiche e sull'acquisizione del linguaggio dei bambini affetti da sordità e prova a delineare il percorso riabilitativo adatto al quale i genitori di figli non udenti dovrebbero attenersi. Il primo capito della tesi svolge un'analisi curricolare sull'acquisizione e lo sviluppo delle abilità comunicative e delle competenze pragmatiche tipiche nei bambini non affetti da sordità. Il secondo capitolo pone l'attenzione sullo sviluppo dell'acquisizione del linguaggio dei bambini non udenti e riporta quanto la comunità scientifica ha in questi anni evidenziato. Il terzo capitolo della tesi porta all'attenzione gli impianti cocleari, al fine di evidenziare l'importanza di una diagnosi precoce nei casi di sordità congenita per poter effettuare, se necessario, un corretto trattamento riabilitativo tramite l'utilizzo degli strumenti che oggi le scienze tecniche audioprotesiche sono in grado di fornirci.

Abilità pragmatiche in bambini con sordità congenita

LOVO, FABIANO
2017/2018

Abstract

Questa tesi intende presentare una sintesi della letteratura scientifica in merito alle ricerche dello sviluppo della comunicazione e dell'acquisizione del linguaggio, focalizzando l'attenzione sull'abilità pragmatica, sulle competenze comunicative pragmatiche nei bambini con sordità congenita e sulle implicazioni che un impianto cocleare ha nel trattamento riabilitativo. Chomsky (1965) afferma che l'acquisizione di una lingua richiede la fissazione di alcuni parametri della grammatica universale. Quando siamo nati, noi tutti, avremmo potuto imparare a parlare potenzialmente qualsiasi lingua. È stata la determinata esposizione agli elementi fonetici e grammaticali della lingua o delle lingue alle quali siamo stati esposti che ha contribuito più di tutto al nostro sviluppo della abilità linguistiche. Si ritiene che i bambini posseggano uno schema innato, comune a tutte le lingue, e che Chomsky (1965) chiama Grammatica universale, ma ciò che permette la crescita e la produzione di una lingua sempre più complessa, articolata e grammaticalmente corretta sono le conversazioni che si susseguono tra adulto e bambino. Cosa avviene, però, quando il sistema uditivo del bambino risulta compromesso? Questa tesi riassume ciò che la comunità scientifica ha in questi anni rilevato sulle abilità pragmatiche e sull'acquisizione del linguaggio dei bambini affetti da sordità e prova a delineare il percorso riabilitativo adatto al quale i genitori di figli non udenti dovrebbero attenersi. Il primo capito della tesi svolge un'analisi curricolare sull'acquisizione e lo sviluppo delle abilità comunicative e delle competenze pragmatiche tipiche nei bambini non affetti da sordità. Il secondo capitolo pone l'attenzione sullo sviluppo dell'acquisizione del linguaggio dei bambini non udenti e riporta quanto la comunità scientifica ha in questi anni evidenziato. Il terzo capitolo della tesi porta all'attenzione gli impianti cocleari, al fine di evidenziare l'importanza di una diagnosi precoce nei casi di sordità congenita per poter effettuare, se necessario, un corretto trattamento riabilitativo tramite l'utilizzo degli strumenti che oggi le scienze tecniche audioprotesiche sono in grado di fornirci.
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