Introduction: During the clinical practices carried out in various hospital departments and at the territorial services in the area of Ivrea, I had the opportunity to observe the procedure for the insertion of peripherally inserted central venous catheters and their management by nursing staff. Additionally, during the hospitalization period of various patients, I noticed the occasional occurrence of one of the possible complications: venous thrombosis related to such devices. Venous catheter-related thrombosis is a complication that, in most cases, occurs entirely asymptomatic, and if not diagnosed in time, it can lead to serious complications for the patient. For this reason, I wanted to delve into this topic, searching for scientific evidence in the literature that demonstrates the existence or absence of a thrombotic risk assessment or stratification scale for patients with PICC lines and what evaluational and diagnostical strategies adopt for the safe removal of the device. Objective: Through the literature review, the objective of my thesis will be to verify the presence or absence of a thrombotic risk assessment or stratification scale for adult patients with peripherally inserted central venous access, in order to safely remove the device. Materials and Methods: To carry out the thesis project I started by defining the PIO process. I subsequently did a literature review using databases as Pubmed and CINAHL (also with the use of MeSH terms) and consulting medical-scientific and nursing texts and websites. Results: Out of 58 scientific articles found in Pubmed and Cinahl databases, the subsequent selection allowed for the final identification of 8 articles meeting the identified selection criteria. Discussion: The collected data demonstrate that the majority of selected studies do not propose a risk assessment and stratification scale for thrombosis. Instead, they rely on laboratory and radiological tests to rule out thrombosis itself. The limitation in the studies concerns the population under examination, namely oncology patients, who already have a known risk of thrombosis. Conclusion: Based on the collected data, it can be stated that the Michigan Risk Score and Caprini's thrombotic risk model have proven useful in assessing thrombotic risk and ensuring the safe removal of the PICC line. The identified tools do not encompass the population without oncological diseases and carrying a PICC, but only take into account patients with active oncological pathology under treatment. Further research and predictive score experiments could be effective in reducing the risk of vascular access removal in patients with silent catheter-related thrombosis.

Introduzione: durante i tirocini effettuati presso i vari reparti e sul territorio di Ivrea, ho avuto la possibilità di osservare la procedura di inserimento dei cateteri venosi centrali ad inserzione periferica e anche la loro relativa gestione da parte del personale infermieristico; inoltre, nel periodo di degenza dei vari assistiti, ho notato il verificarsi talvolta di una delle possibili complicanze che si possono presentare, quale ad esempio la trombosi venosa correlata alla presenza di tali accessi vascolari. La trombosi venosa catetere relata è una complicanza che nella maggior parte dei casi si manifesta in maniera del tutto asintomatica e se non diagnosticata in tempo, può portare alla comparsa di complicanze spesso gravi per la persona assistita. Per questo motivo ho voluto approfondire questo argomento, andando a cercare in letteratura evidenze scientifiche che dimostrino l’esistenza o meno di una scala di valutazione o stratificazione del rischio trombotico nei confronti dei pazienti portatori di PICC e quali strategie diagnostiche o di valutazione da adottare anche in vista di una rimozione sicura del presidio. Obiettivo: attraverso la revisione della letteratura, l’obiettivo della mia tesi sarà quello di verificare la presenza o meno di una scala di valutazione o stratificazione del rischio trombotico per i pazienti adulti portatori di accesso venoso centrale ad inserzione periferica, al fine di poter rimuovere in sicurezza il dispositivo. Materiale e metodi: Per realizzare il progetto di tesi ho cominciato individuando un PIO e partendo da questo ho effettuato una revisione della letteratura sulle banche dati Pubmed e CINAHL (anche tramite l’impiego di termini MeSH), consultato testi medico-scientifici e infermieristici, siti di pertinenza medico-infermieristica e articoli scientifici. Risultati: sono stati individuati 58 articoli trovati sulle banche dati di Pubmed e Cinahl. In base ai criteri di selezione definiti solo 8 articoli sono risultati pertinenti al mandato di ricerca. Discussione: i dati raccolti dimostrano che la maggioranza degli studi scelti non propongono come analisi del rischio trombotico una scala di valutazione e di stratificazione del rischio, ma bensì esami di laboratorio e radiologici volti ad escludere la trombosi stessa. Il limite riscontrato negli studi riguarda la popolazione presa in esame, ossia il paziente oncologico, per il quale è già previsto il rischio trombotico. Conclusione: si può affermare che sulla base dei dati raccolti, il Michigan Risk Score e il modello di rischio trombotico di Caprini, si sono rivelati utili per valutare il rischio trombotico e rendere quindi sicura la rimozione del PICC; gli strumenti individuati non includono la popolazione senza malattia oncologica e portatrice di PICC, ma tengono solamente in considerazione il paziente con patologia oncologica attiva in corso di terapia. Ulteriori ricerche e sperimentazioni di score predittivi, potrebbero risultare efficaci al fine di diminuire maggiormente il rischio di rimozione di accessi vascolari in persone assistite con trombosi silente correlata al catetere.

Stratificazione del rischio trombotico nella gestione infermieristica degli accessi venosi centrali ad inserzione periferica : revisione della letteratura

GIOVANNINI, VALENTINA
2022/2023

Abstract

Introduzione: durante i tirocini effettuati presso i vari reparti e sul territorio di Ivrea, ho avuto la possibilità di osservare la procedura di inserimento dei cateteri venosi centrali ad inserzione periferica e anche la loro relativa gestione da parte del personale infermieristico; inoltre, nel periodo di degenza dei vari assistiti, ho notato il verificarsi talvolta di una delle possibili complicanze che si possono presentare, quale ad esempio la trombosi venosa correlata alla presenza di tali accessi vascolari. La trombosi venosa catetere relata è una complicanza che nella maggior parte dei casi si manifesta in maniera del tutto asintomatica e se non diagnosticata in tempo, può portare alla comparsa di complicanze spesso gravi per la persona assistita. Per questo motivo ho voluto approfondire questo argomento, andando a cercare in letteratura evidenze scientifiche che dimostrino l’esistenza o meno di una scala di valutazione o stratificazione del rischio trombotico nei confronti dei pazienti portatori di PICC e quali strategie diagnostiche o di valutazione da adottare anche in vista di una rimozione sicura del presidio. Obiettivo: attraverso la revisione della letteratura, l’obiettivo della mia tesi sarà quello di verificare la presenza o meno di una scala di valutazione o stratificazione del rischio trombotico per i pazienti adulti portatori di accesso venoso centrale ad inserzione periferica, al fine di poter rimuovere in sicurezza il dispositivo. Materiale e metodi: Per realizzare il progetto di tesi ho cominciato individuando un PIO e partendo da questo ho effettuato una revisione della letteratura sulle banche dati Pubmed e CINAHL (anche tramite l’impiego di termini MeSH), consultato testi medico-scientifici e infermieristici, siti di pertinenza medico-infermieristica e articoli scientifici. Risultati: sono stati individuati 58 articoli trovati sulle banche dati di Pubmed e Cinahl. In base ai criteri di selezione definiti solo 8 articoli sono risultati pertinenti al mandato di ricerca. Discussione: i dati raccolti dimostrano che la maggioranza degli studi scelti non propongono come analisi del rischio trombotico una scala di valutazione e di stratificazione del rischio, ma bensì esami di laboratorio e radiologici volti ad escludere la trombosi stessa. Il limite riscontrato negli studi riguarda la popolazione presa in esame, ossia il paziente oncologico, per il quale è già previsto il rischio trombotico. Conclusione: si può affermare che sulla base dei dati raccolti, il Michigan Risk Score e il modello di rischio trombotico di Caprini, si sono rivelati utili per valutare il rischio trombotico e rendere quindi sicura la rimozione del PICC; gli strumenti individuati non includono la popolazione senza malattia oncologica e portatrice di PICC, ma tengono solamente in considerazione il paziente con patologia oncologica attiva in corso di terapia. Ulteriori ricerche e sperimentazioni di score predittivi, potrebbero risultare efficaci al fine di diminuire maggiormente il rischio di rimozione di accessi vascolari in persone assistite con trombosi silente correlata al catetere.
Thrombotic risk stratification in the nursing management of peripherally inserted central venous accesses: literature review.
Introduction: During the clinical practices carried out in various hospital departments and at the territorial services in the area of Ivrea, I had the opportunity to observe the procedure for the insertion of peripherally inserted central venous catheters and their management by nursing staff. Additionally, during the hospitalization period of various patients, I noticed the occasional occurrence of one of the possible complications: venous thrombosis related to such devices. Venous catheter-related thrombosis is a complication that, in most cases, occurs entirely asymptomatic, and if not diagnosed in time, it can lead to serious complications for the patient. For this reason, I wanted to delve into this topic, searching for scientific evidence in the literature that demonstrates the existence or absence of a thrombotic risk assessment or stratification scale for patients with PICC lines and what evaluational and diagnostical strategies adopt for the safe removal of the device. Objective: Through the literature review, the objective of my thesis will be to verify the presence or absence of a thrombotic risk assessment or stratification scale for adult patients with peripherally inserted central venous access, in order to safely remove the device. Materials and Methods: To carry out the thesis project I started by defining the PIO process. I subsequently did a literature review using databases as Pubmed and CINAHL (also with the use of MeSH terms) and consulting medical-scientific and nursing texts and websites. Results: Out of 58 scientific articles found in Pubmed and Cinahl databases, the subsequent selection allowed for the final identification of 8 articles meeting the identified selection criteria. Discussion: The collected data demonstrate that the majority of selected studies do not propose a risk assessment and stratification scale for thrombosis. Instead, they rely on laboratory and radiological tests to rule out thrombosis itself. The limitation in the studies concerns the population under examination, namely oncology patients, who already have a known risk of thrombosis. Conclusion: Based on the collected data, it can be stated that the Michigan Risk Score and Caprini's thrombotic risk model have proven useful in assessing thrombotic risk and ensuring the safe removal of the PICC line. The identified tools do not encompass the population without oncological diseases and carrying a PICC, but only take into account patients with active oncological pathology under treatment. Further research and predictive score experiments could be effective in reducing the risk of vascular access removal in patients with silent catheter-related thrombosis.
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