La tesi si pone l'obiettivo di ricostruire la storia della rappresentazione di personaggi lgbt+ nel cinema e nella televisione italiana, con particolare riguardo alla serialità televisiva ed evidenziando il legame con il contesto storico e sociale. L'arco temporale preso in esame va dal fascismo alla fine del 2018. La tesi è articolata in quattro capitoli: il primo intende porre la questione della legittimità di esistenza di un ¿genere queer¿ e introdurre il lettore all'argomento trattato fornendo le necessarie conoscenze relative al legame tra identità e rappresentazione, all'identificazione e ai termini queer e camp, nel secondo capitolo è ricostruita la storia del cinema lgbt+ italiano dal fascismo a oggi e restituire un quadro dei diversi festival di cinema queer esistenti in Italia, con un approfondimento sul Lovers Film Festival di Torino. Nel terzo capitolo sono analizzate la storia della televisione fino alla fine del monopolio, la nascita della serialità televisiva italiana, le prime forme di rappresentazione di persone lgbt+ nei programmi d'informazione e i primi programmi tematici. Successivamente sono analizzati i casi Un medico in famiglia e Mio figlio ed è approfondita la questione della censura con particolare riferimento a Buffy the Vampire Slayer e How to Get Away with Murder. L'ultimo capitolo è dedicato allo sviluppo delle reti on demand e over the top e a come abbiano innovato la rappresentazione di personaggi lgbt+, con particolare riferimento ai casi Suburra e Skam Italia.

(In)visibili sui media. Rappresentazione di personaggi lgbt+ nel cinema e nella televisione italiana

GIOFFRÉ, CHIARA
2018/2019

Abstract

La tesi si pone l'obiettivo di ricostruire la storia della rappresentazione di personaggi lgbt+ nel cinema e nella televisione italiana, con particolare riguardo alla serialità televisiva ed evidenziando il legame con il contesto storico e sociale. L'arco temporale preso in esame va dal fascismo alla fine del 2018. La tesi è articolata in quattro capitoli: il primo intende porre la questione della legittimità di esistenza di un ¿genere queer¿ e introdurre il lettore all'argomento trattato fornendo le necessarie conoscenze relative al legame tra identità e rappresentazione, all'identificazione e ai termini queer e camp, nel secondo capitolo è ricostruita la storia del cinema lgbt+ italiano dal fascismo a oggi e restituire un quadro dei diversi festival di cinema queer esistenti in Italia, con un approfondimento sul Lovers Film Festival di Torino. Nel terzo capitolo sono analizzate la storia della televisione fino alla fine del monopolio, la nascita della serialità televisiva italiana, le prime forme di rappresentazione di persone lgbt+ nei programmi d'informazione e i primi programmi tematici. Successivamente sono analizzati i casi Un medico in famiglia e Mio figlio ed è approfondita la questione della censura con particolare riferimento a Buffy the Vampire Slayer e How to Get Away with Murder. L'ultimo capitolo è dedicato allo sviluppo delle reti on demand e over the top e a come abbiano innovato la rappresentazione di personaggi lgbt+, con particolare riferimento ai casi Suburra e Skam Italia.
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