un protocollo che preveda l'utilizzo di medicazioni avanzate laddove non siano presenti segni di sanguinamento o al contrario l'utilizzo di medicazioni compressive.

La scelta della medicazione della ferita chirurgica basata sulle indicazioni fornite dalla letteratura garantisce una riduzione delle complicanze e migliori risultati in termini di comfort e tempi di guarigione del paziente,favorendo un recupero rapido,riducendo le complicanze e i costi da parte dell'amministrazione.Indagare le modalità di utilizzo,la frequenza dei cambi,il comfort e la sicurezza del paziente e i relativi costi delle medicazioni avanzate applicate sulle ferite che guariscono per prima intenzione dei pazienti sottoposti ad intervento di protesi di anca o ginocchio.Confrontare i risultati con la letteratura reperita.È stata effettuata una revisione della letteratura sull'infezione del sito chirurgico e sui diversi tipi di medicazione in commercio per le ferite acute.Lo studio è stato condotto presso una struttura sanitaria di Torino accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale nel periodo da gennaio a giugno 2018.I dati relativi ai tempi e modalità di medicazione sono stati ricavati attraverso un'analisi delle cartelle mediche e infermieristiche del reparto di Ortopedia e di quello di Fisiatria della struttura.Dall'analisi delle cartelle sono emersi alcuni dati che hanno richiesto una seconda ricerca bibliografica riguardante il rischio di sanguinamento intra e post-operatorio,pertanto è stata effettuata una nuova revisione della documentazione clinica.I dati sono stati analizzati utilizzando formule di statistica descrittiva (percentuale, media, mediana e deviazione standard).Il campione è composto da 226 pazienti.L'età media del campione risulta pari a 73 anni,con prevalenza del sesso femminile.Dall'analisi delle cartelle emerge che a 201 pazienti su 226 non è mai stata sostituita la medicazione in Ortopedia,mentre a 149 pazienti su 186, che hanno effettuato la riabilitazione, è stato effettuato un cambio routinario della medicazione.In 37 pazienti su 186 si sono presentati segni di sanguinamento della ferita chirurgica che hanno richiesto dei cambi aggiuntivi della medicazione.È stato effettuato un confronto tra quanto descritto in cartella e il numero di medicazioni richieste alla farmacia da parte dei reparti.Dalla rilevazione dei dati nelle cartelle il comportamento è coerente con le indicazioni delle Linee Guida,emerge tuttavia una discrepanza tra quanto reperito nei documenti e le richieste effettive dei reparti di medicazioni avanzate.Dai risultati reperiti in letteratura l'uso delle medicazioni avanzate è consigliato, infatti migliora il comfort del paziente e diminuisce il dolore al cambio della medicazione.Inoltre se si rispettano le raccomandazioni reperite in letteratura si può ottenere un vantaggio nel bilancio costo/beneficio e su quello tempo/lavoro.Per quanto riguarda i dati reperiti sul sanguinamento emerge un delta di Emoglobina instabile, un uso dell'acido tranexamico in accordo con la letteratura e una scarsa correlazione tra il sanguinamento con le patologie di base e la terapia domiciliare.È necessario effettuare un'ulteriore indagine per valutare la discrepanza tra l'ipotesi di consumo e la reale richiesta da parte dei reparti delle medicazioni avanzate.Per rendere statisticamente significativi i dati reperiti sul sanguinamento sarebbe opportuno effettuare un'analisi più approfondita dell'intero campione soffermandosi sul tipo di sutura e tecnica chirurgica effettuata e infine sulla valutazione del paziente nel pre-operatorio.Per evitare un consumo improprio dei presidi sarebbe utile redigere

La medicazione della ferita chirurgica: un progetto finalizzato al miglioramento della qualità dell'assistenza

MANIACI, CARLOTTA
2017/2018

Abstract

La scelta della medicazione della ferita chirurgica basata sulle indicazioni fornite dalla letteratura garantisce una riduzione delle complicanze e migliori risultati in termini di comfort e tempi di guarigione del paziente,favorendo un recupero rapido,riducendo le complicanze e i costi da parte dell'amministrazione.Indagare le modalità di utilizzo,la frequenza dei cambi,il comfort e la sicurezza del paziente e i relativi costi delle medicazioni avanzate applicate sulle ferite che guariscono per prima intenzione dei pazienti sottoposti ad intervento di protesi di anca o ginocchio.Confrontare i risultati con la letteratura reperita.È stata effettuata una revisione della letteratura sull'infezione del sito chirurgico e sui diversi tipi di medicazione in commercio per le ferite acute.Lo studio è stato condotto presso una struttura sanitaria di Torino accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale nel periodo da gennaio a giugno 2018.I dati relativi ai tempi e modalità di medicazione sono stati ricavati attraverso un'analisi delle cartelle mediche e infermieristiche del reparto di Ortopedia e di quello di Fisiatria della struttura.Dall'analisi delle cartelle sono emersi alcuni dati che hanno richiesto una seconda ricerca bibliografica riguardante il rischio di sanguinamento intra e post-operatorio,pertanto è stata effettuata una nuova revisione della documentazione clinica.I dati sono stati analizzati utilizzando formule di statistica descrittiva (percentuale, media, mediana e deviazione standard).Il campione è composto da 226 pazienti.L'età media del campione risulta pari a 73 anni,con prevalenza del sesso femminile.Dall'analisi delle cartelle emerge che a 201 pazienti su 226 non è mai stata sostituita la medicazione in Ortopedia,mentre a 149 pazienti su 186, che hanno effettuato la riabilitazione, è stato effettuato un cambio routinario della medicazione.In 37 pazienti su 186 si sono presentati segni di sanguinamento della ferita chirurgica che hanno richiesto dei cambi aggiuntivi della medicazione.È stato effettuato un confronto tra quanto descritto in cartella e il numero di medicazioni richieste alla farmacia da parte dei reparti.Dalla rilevazione dei dati nelle cartelle il comportamento è coerente con le indicazioni delle Linee Guida,emerge tuttavia una discrepanza tra quanto reperito nei documenti e le richieste effettive dei reparti di medicazioni avanzate.Dai risultati reperiti in letteratura l'uso delle medicazioni avanzate è consigliato, infatti migliora il comfort del paziente e diminuisce il dolore al cambio della medicazione.Inoltre se si rispettano le raccomandazioni reperite in letteratura si può ottenere un vantaggio nel bilancio costo/beneficio e su quello tempo/lavoro.Per quanto riguarda i dati reperiti sul sanguinamento emerge un delta di Emoglobina instabile, un uso dell'acido tranexamico in accordo con la letteratura e una scarsa correlazione tra il sanguinamento con le patologie di base e la terapia domiciliare.È necessario effettuare un'ulteriore indagine per valutare la discrepanza tra l'ipotesi di consumo e la reale richiesta da parte dei reparti delle medicazioni avanzate.Per rendere statisticamente significativi i dati reperiti sul sanguinamento sarebbe opportuno effettuare un'analisi più approfondita dell'intero campione soffermandosi sul tipo di sutura e tecnica chirurgica effettuata e infine sulla valutazione del paziente nel pre-operatorio.Per evitare un consumo improprio dei presidi sarebbe utile redigere
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un protocollo che preveda l'utilizzo di medicazioni avanzate laddove non siano presenti segni di sanguinamento o al contrario l'utilizzo di medicazioni compressive.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/140070