Introduction This work origins from an internship in C.E.C. Editore, in the newsroom of Erboristeria Domani, where I had the opportunity to write for the periodical. It is composed of two sections: the first one is a popular science article in ethnobotanical field (the history of Aristolochia, from its historical uses to the discovery of its toxicity) that I wrote for Erboristeria Domani; the second one analyzes the article itself. Aim of the thesis The aim of the thesis is to find out which are the best ways to write popular science in ethnobotanical field. Discussion of the results Many parameters have been considered: the context in which the article is published (structure, contents and target of Erboristeria Domani); how to face popular science; bibliographical sources; simplicity; the modernity of the ancient oratorical skills; the features of narrative science; the images. Conclusion I believe the best way to write popular science is the so called 'narrative science', where merely narrative skills join the science precision in order to produce a text which is at the same time scientifically correct and pleasant to read.
Introduzione Il presente lavoro nasce da un tirocinio presso C.E.C. Editore, nella redazione di Erboristeria Domani, dove ho avuto modo di scrivere per la rivista. Consta di due parti: la prima è un articolo di divulgazione scientifica in campo etnobotanico (la storia dell'Aristolochia, dai suoi impieghi storici alla scoperta della sua tossicità) che ho scritto per Erboristeria Domani; la seconda parte analizza l'articolo stesso. Scopo della Tesi Scopo della tesi è indagare quali siano i metodi migliori per scrivere un articolo divulgativo che tratti di etnobotanica. Discussione dei risultati Sono stati presi in considerazione vari parametri: il contesto in cui l'articolo è inserito (struttura, contenuti e target di Erboristeria Domani); come affrontare la divulgazione; le fonti bibliografiche; la semplicità; l'attualità degli insegnamenti dell'oratoria antica; le caratteristiche del racconto divulgativo; l'aspetto (icono)grafico. Conclusione Si è ritenuto che la forma migliore di divulgazione a livello popolare sia il cosiddetto "racconto divulgativo", dove espedienti meramente narrativi si coniugano al rigore scientifico per elaborare un testo che sia al contempo scientificamente corretto e piacevole da leggersi.
La divulgazione scientifica in campo etnobotanico
SIVIERO, SIMONE
2016/2017
Abstract
Introduzione Il presente lavoro nasce da un tirocinio presso C.E.C. Editore, nella redazione di Erboristeria Domani, dove ho avuto modo di scrivere per la rivista. Consta di due parti: la prima è un articolo di divulgazione scientifica in campo etnobotanico (la storia dell'Aristolochia, dai suoi impieghi storici alla scoperta della sua tossicità) che ho scritto per Erboristeria Domani; la seconda parte analizza l'articolo stesso. Scopo della Tesi Scopo della tesi è indagare quali siano i metodi migliori per scrivere un articolo divulgativo che tratti di etnobotanica. Discussione dei risultati Sono stati presi in considerazione vari parametri: il contesto in cui l'articolo è inserito (struttura, contenuti e target di Erboristeria Domani); come affrontare la divulgazione; le fonti bibliografiche; la semplicità; l'attualità degli insegnamenti dell'oratoria antica; le caratteristiche del racconto divulgativo; l'aspetto (icono)grafico. Conclusione Si è ritenuto che la forma migliore di divulgazione a livello popolare sia il cosiddetto "racconto divulgativo", dove espedienti meramente narrativi si coniugano al rigore scientifico per elaborare un testo che sia al contempo scientificamente corretto e piacevole da leggersi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/140044