Introduction :The chronic kidney disease, which involves a progressive organ funtionality loss, presents in Italy a prevalence of 7.1% within 35-79 years old people. This kind of loss requires, in the most severe stadium of disease, an intervention that consists in the substitutive treatment (hemodialysis) or in kidney trasplantation, from donor or from living?. The review focues on the first option, which is the dialysis treatment and its infectious risk management. One of the most used tool in this field, that allows the blood purifying action, is the central venous catheter (cvc). It may represent a potential health danger. Objective: The review's purpose is provide indications health practitioners about catether-related bloodstream infections in hemodialysis, through a revision of existing scientific literature. Materials and methods: The review has mainly used database as PubMed, Cinhal, the Cochrane Library and Google Scholar, using the following key words: hemodialysis, central venous catheter related bloodstream infections. Studies inside which were included patients in pediatric age and carriers of native FAV or artificial fistula have been excluded. The period of time examinated for the inclusion of the studies goes from/since? 2006 to the 2017. Results: An important element in the prevention actions is represented by the surveillance meant both as control of the venous access and person conditions and as collecting data to esteem more correctly the risk. The social washing of the hands is involved in the operations that professionists should act as best as they can to assure a suitable level of hygiene during the sanitary practices; in fact, the hands of the operator represent the main vehicle for pathogenic micro-organisms trasmission. The indication about the antiseptic products coming from the analyzed literature focuses on iodopovidone and 2% clorexidine. Still fundamental results the presence of a well-thought health inforrmation from the operators toward person and caregiver, about home CVC management. Discussion: From recommendations emerge that the social washing of the hands, the antiseptic disinfection with the technique ¿scrub the hub¿ contrasting biofilm created by pathogens and the intervention of information are fundamental elements in prevention of the catheter correlated infections. The studies samples, however, were not always large enough. Conclusion: People information and education play a fundamental role during the operations of prevention of the CVC-related boodstream infections in hemodialysis, since the increasing use of this kind of tool. A suitable prevention improves patients quality of life having also positive repercussions on the direct and indirect costs.

Introduzione: La malattia renale cronica (MRC), che comporta una progressiva perdita di funzionalità renale, presenta in Italia una prevalenza del 7.1% nella popolazione tra i 35 e i 79 anni. Tale perdita, nello stadio più avanzato della malattia, ovvero quello terminale, richiede l'intervento sanitario che consiste nel trattamento sostitutivo (emodialisi) o nel trapianto renale, da donatore o da vivente. Il lavoro prende in esame la prima delle possibilità, cioè il trattamento dialitico e la relativa gestione sotto il punto di vista infettivo. Uno dei presidi usati in dialisi, che permette l'azione depurativa del sangue, è il catetere venoso centrale (CVC), il quale può potenzialmente rappresentare un pericolo per la salute. Obiettivo :Lo scopo dell'elaborato è quello di fornire indicazioni a operatori sanitari riguardo l'educazione e la prevenzione delle infezioni CVC correlate in ambito emodialitico, attraverso una revisione della letteratura scientifica. Materiali e Metodi :La revisione ha sfruttato principalmente banche dati come PubMed, Cinhal, The Cochrane Library e Google Scholar, utilizzando le seguenti key words: hemodialysis, central venous catheter related bloodstream infections. La revisione ha escluso studi all'interno dei quali erano inclusi pazienti in età pediatrica e portatori di FAV native e/o protesiche. Il periodo di riferimento per l'inclusione degli studi va dal 2006 al 2017. Risultati :Un elemento importante nella prevenzione è rappresentato dalla sorveglianza, intesa sia come controllo delle condizioni dell'accesso venoso e della persona sia come raccolta di dati al fine di stimare più correttamente il rischio. Il lavaggio sociale delle mani rientra nelle operazioni che ogni operatore dovrebbe svolgere al meglio possibile per assicurare un adeguato livello di igiene durante le pratiche sanitarie; di fatto, le mani degli operatori rappresentano il veicolo principale nella trasmissione di microrganismi patogeni. L'indicazione riguardo i prodotti antisettici proveniente dalla letteratura analizzata si concentra su iodopovidone e clorexidina al 2%. Ancora fondamentale risulta la presenza di un'adeguata educazione sanitaria da parte degli operatori verso persona e caregiver, su come l'accesso dovrebbe essere gestito a domicilio. Discussione: Dalle raccomandazioni prese in esame si evince che il lavaggio sociale delle mani, la disinfezione antisettica con la tecnica ¿scrub the hub¿ a contrasto del biofilm creato dai patogeni e gli interventi di formazione sono elementi fondamentali nella prevenzione delle infezioni catetere-correlate. I campioni, però, non sempre sono risultati sufficientemente numerosi. Conclusione :Formazione ed educazione a persone e famiglia svolgono un ruolo fondamentale durante le operazioni di prevenzione delle infezioni di un CVC in ambito emodialitico, dato anche il crescente utilizzo di questo presidio. Una prevenzione adeguata migliora la qualità di vita dei pazienti avendo ripercussioni positive anche sui costi diretti e non.

Infezioni cvc correlate in emodialisi :prevenzione ed educazione

GHIARDI, MARA
2016/2017

Abstract

Introduzione: La malattia renale cronica (MRC), che comporta una progressiva perdita di funzionalità renale, presenta in Italia una prevalenza del 7.1% nella popolazione tra i 35 e i 79 anni. Tale perdita, nello stadio più avanzato della malattia, ovvero quello terminale, richiede l'intervento sanitario che consiste nel trattamento sostitutivo (emodialisi) o nel trapianto renale, da donatore o da vivente. Il lavoro prende in esame la prima delle possibilità, cioè il trattamento dialitico e la relativa gestione sotto il punto di vista infettivo. Uno dei presidi usati in dialisi, che permette l'azione depurativa del sangue, è il catetere venoso centrale (CVC), il quale può potenzialmente rappresentare un pericolo per la salute. Obiettivo :Lo scopo dell'elaborato è quello di fornire indicazioni a operatori sanitari riguardo l'educazione e la prevenzione delle infezioni CVC correlate in ambito emodialitico, attraverso una revisione della letteratura scientifica. Materiali e Metodi :La revisione ha sfruttato principalmente banche dati come PubMed, Cinhal, The Cochrane Library e Google Scholar, utilizzando le seguenti key words: hemodialysis, central venous catheter related bloodstream infections. La revisione ha escluso studi all'interno dei quali erano inclusi pazienti in età pediatrica e portatori di FAV native e/o protesiche. Il periodo di riferimento per l'inclusione degli studi va dal 2006 al 2017. Risultati :Un elemento importante nella prevenzione è rappresentato dalla sorveglianza, intesa sia come controllo delle condizioni dell'accesso venoso e della persona sia come raccolta di dati al fine di stimare più correttamente il rischio. Il lavaggio sociale delle mani rientra nelle operazioni che ogni operatore dovrebbe svolgere al meglio possibile per assicurare un adeguato livello di igiene durante le pratiche sanitarie; di fatto, le mani degli operatori rappresentano il veicolo principale nella trasmissione di microrganismi patogeni. L'indicazione riguardo i prodotti antisettici proveniente dalla letteratura analizzata si concentra su iodopovidone e clorexidina al 2%. Ancora fondamentale risulta la presenza di un'adeguata educazione sanitaria da parte degli operatori verso persona e caregiver, su come l'accesso dovrebbe essere gestito a domicilio. Discussione: Dalle raccomandazioni prese in esame si evince che il lavaggio sociale delle mani, la disinfezione antisettica con la tecnica ¿scrub the hub¿ a contrasto del biofilm creato dai patogeni e gli interventi di formazione sono elementi fondamentali nella prevenzione delle infezioni catetere-correlate. I campioni, però, non sempre sono risultati sufficientemente numerosi. Conclusione :Formazione ed educazione a persone e famiglia svolgono un ruolo fondamentale durante le operazioni di prevenzione delle infezioni di un CVC in ambito emodialitico, dato anche il crescente utilizzo di questo presidio. Una prevenzione adeguata migliora la qualità di vita dei pazienti avendo ripercussioni positive anche sui costi diretti e non.
ITA
Introduction :The chronic kidney disease, which involves a progressive organ funtionality loss, presents in Italy a prevalence of 7.1% within 35-79 years old people. This kind of loss requires, in the most severe stadium of disease, an intervention that consists in the substitutive treatment (hemodialysis) or in kidney trasplantation, from donor or from living?. The review focues on the first option, which is the dialysis treatment and its infectious risk management. One of the most used tool in this field, that allows the blood purifying action, is the central venous catheter (cvc). It may represent a potential health danger. Objective: The review's purpose is provide indications health practitioners about catether-related bloodstream infections in hemodialysis, through a revision of existing scientific literature. Materials and methods: The review has mainly used database as PubMed, Cinhal, the Cochrane Library and Google Scholar, using the following key words: hemodialysis, central venous catheter related bloodstream infections. Studies inside which were included patients in pediatric age and carriers of native FAV or artificial fistula have been excluded. The period of time examinated for the inclusion of the studies goes from/since? 2006 to the 2017. Results: An important element in the prevention actions is represented by the surveillance meant both as control of the venous access and person conditions and as collecting data to esteem more correctly the risk. The social washing of the hands is involved in the operations that professionists should act as best as they can to assure a suitable level of hygiene during the sanitary practices; in fact, the hands of the operator represent the main vehicle for pathogenic micro-organisms trasmission. The indication about the antiseptic products coming from the analyzed literature focuses on iodopovidone and 2% clorexidine. Still fundamental results the presence of a well-thought health inforrmation from the operators toward person and caregiver, about home CVC management. Discussion: From recommendations emerge that the social washing of the hands, the antiseptic disinfection with the technique ¿scrub the hub¿ contrasting biofilm created by pathogens and the intervention of information are fundamental elements in prevention of the catheter correlated infections. The studies samples, however, were not always large enough. Conclusion: People information and education play a fundamental role during the operations of prevention of the CVC-related boodstream infections in hemodialysis, since the increasing use of this kind of tool. A suitable prevention improves patients quality of life having also positive repercussions on the direct and indirect costs.
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