Since 1980, many studies have been conducted to analyze the behaviour of animals, as evolution of beef cattle farming led to a decrease of human-animal contacts, resulting in increased agitation of animals, with negative effects on animals growth. So, it could be interesting to select for docility. However, compared to other traits, the information on behavioral genetics are relatively few, due to several factors, such as the difficulty in the objective measurement of the trait, but also for the influence of the environmental component. For this report I analyzed general articles and two more specific studies on docility in beef cattle, one conducted in Germany on five different cattle breeds (German Angus, Charolais, Hereford, Limousin, German Simmental) and the other, in Italy, on Piemontese breed. The German study evaluated the animal's temperament through two tests: the chute test, to detect the animal's behaviour when restrained in a box, and the flight-speed test, to evaluate the animal's exit speed, when leaving the box. For the Piemontese breed a docility test was set up, divided into two phases: 1) on five months calves, with the analysis of the reaction to the closure in a box and to the operator approach, up to a real contact; 2) on twelve months animals, during measurement operations at the end of the performance test. Overall, the results indicate that, irrespective of the individual genetic component, the docility of animals was affected by a ¿breed¿ effect, with average values considerably different in the breeds tested (P <0.001), but also by a "sex" effect, with the worst values for females (P <0.01); animal's temperament also was greatly influenced by the management of the farm of origin (P <0.001). The heritability coefficients of docility have been estimated for the different breeds tested, obtaining values ranging from 0.11 (in the Limousin) to 0.36 (in Hereford), index of a moderate selection possibility. For the Piemontese breed a value of 0.30 was estimated, which prompted the ANABORAPI to include docility in the index of selection since 2015. We can say that selection for docility is possible, with expected positive effects on the safety of the operators, on the relationships between individuals of the herd and on the economy of the farm. The difficulty in the accurate measurement of the phenotype currently remains the main problem related to the selection for this trait. Future research include the development of evaluation methods more objective and possibly simplified, with the aim of extending the evaluation also to the females, directly in the farm.
A partire dagli anni '80, sono stati condotti numerosi studi al fine di analizzare il temperamento degli animali, in quanto l'evoluzione degli allevamenti dei bovini da carne ha portato a una progressiva diminuzione del contatto uomo-animale, con conseguente aumento dell'insofferenza degli animali verso l'uomo, oltre che a un'influenza negativa sull'accrescimento e quindi sull'economia aziendale. Risulta, quindi, di notevole interesse la possibilità di selezionare animali docili. Tuttavia le informazioni disponibili sulla genetica comportamentale sono relativamente poche, a causa di diversi fattori, primo fra tutti la difficoltà nella misurazione oggettiva di questi caratteri, ma anche per l'influenza della componente ambientale. Per questa relazione sono stati analizzati sia articoli di carattere più generale, sia due studi più specifici sulla docilità in razze bovine da carne, uno condotto in Germania su bovini appartenenti a cinque diverse razze (German Angus, Charolais, Hereford, Limousin, German Simmental), l'altro in Italia, sulla razza Piemontese. Lo studio condotto in Germania ha valutato il temperamento degli animali attraverso due test: il chute test, diretto al rilevamento del temperamento dell'animale in seguito alla sua chiusura in un box, e il flight-speed test, che valutava la velocità di fuga dell'animale, una volta posto davanti all'apertura del box. Per la razza Piemontese è stato messo a punto un test di valutazione della docilità effettuato in due momenti: 1) a cinque mesi, con l'analisi della reazione del vitello a seguito della chiusura in un box e progressivo avvicinamento di un operatore, fino all'instaurarsi di un vero e proprio contatto; 2) a dodici mesi, durante le operazioni di misurazione previste dal performance test. Nel complesso, i risultati indicano che, indipendentemente dalla componente genetica individuale, la docilità degli animali risente di un effetto ¿razza¿, con valori di docilità medi che si distinguono notevolmente nelle diverse razze testate (P < 0.001), ma anche di un effetto ¿sesso¿, con valori tendenzialmente peggiori per le femmine (P< 0.01); inoltre il temperamento degli animali risulta fortemente influenzato anche dal tipo di gestione dell'azienda di origine (P < 0.001). Per le diverse razze sono stati elaborati i coefficienti di ereditabilità per il carattere docilità, ottenendo valori compresi fra 0,11 (nella Limousin) e 0,36 (nella Hereford), indice di una discreta possibilità di selezione. Per la razza Piemontese è stato stimato un valore di h2 pari a 0,30, che ha indotto l'ANABORAPI a inserire la docilità nell'indice di selezione dei riproduttori dal 2015. Possiamo quindi dire che la selezione per la docilità è possibile, con effetti positivi sulla sicurezza del personale, sui rapporti tra gli individui della mandria e sull'economia aziendale. La difficoltà nella rilevazione del fenotipo resta il problema principale legato alla selezione per questo carattere. Tra gli obbiettivi futuri rientra la messa a punto di modalità di valutazione sempre più oggettive e semplificate, con l'obiettivo di estendere la valutazione alle femmine, direttamente nell'azienda di origine.
Genetica del comportamento nella specie bovina
ACCORDI, ALESSANDRO
2015/2016
Abstract
A partire dagli anni '80, sono stati condotti numerosi studi al fine di analizzare il temperamento degli animali, in quanto l'evoluzione degli allevamenti dei bovini da carne ha portato a una progressiva diminuzione del contatto uomo-animale, con conseguente aumento dell'insofferenza degli animali verso l'uomo, oltre che a un'influenza negativa sull'accrescimento e quindi sull'economia aziendale. Risulta, quindi, di notevole interesse la possibilità di selezionare animali docili. Tuttavia le informazioni disponibili sulla genetica comportamentale sono relativamente poche, a causa di diversi fattori, primo fra tutti la difficoltà nella misurazione oggettiva di questi caratteri, ma anche per l'influenza della componente ambientale. Per questa relazione sono stati analizzati sia articoli di carattere più generale, sia due studi più specifici sulla docilità in razze bovine da carne, uno condotto in Germania su bovini appartenenti a cinque diverse razze (German Angus, Charolais, Hereford, Limousin, German Simmental), l'altro in Italia, sulla razza Piemontese. Lo studio condotto in Germania ha valutato il temperamento degli animali attraverso due test: il chute test, diretto al rilevamento del temperamento dell'animale in seguito alla sua chiusura in un box, e il flight-speed test, che valutava la velocità di fuga dell'animale, una volta posto davanti all'apertura del box. Per la razza Piemontese è stato messo a punto un test di valutazione della docilità effettuato in due momenti: 1) a cinque mesi, con l'analisi della reazione del vitello a seguito della chiusura in un box e progressivo avvicinamento di un operatore, fino all'instaurarsi di un vero e proprio contatto; 2) a dodici mesi, durante le operazioni di misurazione previste dal performance test. Nel complesso, i risultati indicano che, indipendentemente dalla componente genetica individuale, la docilità degli animali risente di un effetto ¿razza¿, con valori di docilità medi che si distinguono notevolmente nelle diverse razze testate (P < 0.001), ma anche di un effetto ¿sesso¿, con valori tendenzialmente peggiori per le femmine (P< 0.01); inoltre il temperamento degli animali risulta fortemente influenzato anche dal tipo di gestione dell'azienda di origine (P < 0.001). Per le diverse razze sono stati elaborati i coefficienti di ereditabilità per il carattere docilità, ottenendo valori compresi fra 0,11 (nella Limousin) e 0,36 (nella Hereford), indice di una discreta possibilità di selezione. Per la razza Piemontese è stato stimato un valore di h2 pari a 0,30, che ha indotto l'ANABORAPI a inserire la docilità nell'indice di selezione dei riproduttori dal 2015. Possiamo quindi dire che la selezione per la docilità è possibile, con effetti positivi sulla sicurezza del personale, sui rapporti tra gli individui della mandria e sull'economia aziendale. La difficoltà nella rilevazione del fenotipo resta il problema principale legato alla selezione per questo carattere. Tra gli obbiettivi futuri rientra la messa a punto di modalità di valutazione sempre più oggettive e semplificate, con l'obiettivo di estendere la valutazione alle femmine, direttamente nell'azienda di origine.File | Dimensione | Formato | |
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