Lo scopo del presente lavoro è esporre la nascita del concetto di ¿truppa scelta d'assalto¿ nelle forze militari europee del '900 e, quindi, osservare la sua evoluzione nel corso del secolo successivo. Creati in un contesto molto specifico (ossia lo svolgimento della Grande Guerra), i reparti di assalto degli eserciti continentali (Regno d'Italia, Impero Austro-Ungarico e Impero Tedesco), seppure presentando tra di loro differenze non marginali e risentendo inevitabilmente dei diversi ambienti culturali e professionali che distinguevano le Forze Armate delle varie nazioni citate, erano caratterizzati in modo similare. Tali formazioni si originarono al fine di sbloccare lo stallo tattico ed operativo della ¿guerra di trincea¿ ed in questo obiettivo vedevano risiedere la loro ragion d'essere: reclutamento, addestramento, organizzazioni e dottrina d'impiego di queste truppe d'assalto rispecchiavano detta circostanza. Per la prima volta, infatti, nel Regio Esercito dei soldati vennero sottoposti ad un addestramento specifico e non episodico, ricevendo il miglior equipaggiamento possibile ed un trattamento di riguardo, sia dal punto di vista disciplinare che delle condizioni di vita generale. Una volta esaminato approfonditamente tale argomento all'interno del primo capitolo, nel successivo si procederà a trattare il primo dopoguerra e lo sviluppo delle truppe scelte nel secondo conflitto mondiale, in particolare il X Arditi. Infine nel terzo capitolo analizzeremo i reparti ¿Forze Speciali / Forze per Operazioni Speciali¿ odierni, facenti parte del Comando Forze Speciali dell'Esercito (COMFOSE), che si richiamano come tradizioni a quelle ¿truppe d'assalto di ieri¿. Ci si renderà facilmente conto di come questa continuità ¿ideale¿ non sia un fatto principalmente di ¿memoria storica¿, ma di una linearità di pensiero e di approccio all'azione e al combattimento.
I reparti ¿scelti¿: da Arditi e Sturmtruppen ad oggi
MOSER, VALERIO
2017/2018
Abstract
Lo scopo del presente lavoro è esporre la nascita del concetto di ¿truppa scelta d'assalto¿ nelle forze militari europee del '900 e, quindi, osservare la sua evoluzione nel corso del secolo successivo. Creati in un contesto molto specifico (ossia lo svolgimento della Grande Guerra), i reparti di assalto degli eserciti continentali (Regno d'Italia, Impero Austro-Ungarico e Impero Tedesco), seppure presentando tra di loro differenze non marginali e risentendo inevitabilmente dei diversi ambienti culturali e professionali che distinguevano le Forze Armate delle varie nazioni citate, erano caratterizzati in modo similare. Tali formazioni si originarono al fine di sbloccare lo stallo tattico ed operativo della ¿guerra di trincea¿ ed in questo obiettivo vedevano risiedere la loro ragion d'essere: reclutamento, addestramento, organizzazioni e dottrina d'impiego di queste truppe d'assalto rispecchiavano detta circostanza. Per la prima volta, infatti, nel Regio Esercito dei soldati vennero sottoposti ad un addestramento specifico e non episodico, ricevendo il miglior equipaggiamento possibile ed un trattamento di riguardo, sia dal punto di vista disciplinare che delle condizioni di vita generale. Una volta esaminato approfonditamente tale argomento all'interno del primo capitolo, nel successivo si procederà a trattare il primo dopoguerra e lo sviluppo delle truppe scelte nel secondo conflitto mondiale, in particolare il X Arditi. Infine nel terzo capitolo analizzeremo i reparti ¿Forze Speciali / Forze per Operazioni Speciali¿ odierni, facenti parte del Comando Forze Speciali dell'Esercito (COMFOSE), che si richiamano come tradizioni a quelle ¿truppe d'assalto di ieri¿. Ci si renderà facilmente conto di come questa continuità ¿ideale¿ non sia un fatto principalmente di ¿memoria storica¿, ma di una linearità di pensiero e di approccio all'azione e al combattimento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/139879