Il concetto di infanzia nel tempo è mutato notevolmente. Si può notare come dall’epoca tradizionale a quella contemporanea la posizione che i figli occupano all’interno della famiglia risulta diversa. Per comprendere meglio tale concetto è importante addentrarsi all’interno della sociologia dell’infanzia, che cerca di definire la natura dell’infanzia e il suo rapporto con la società nel suo insieme. I gender studies sono un aspetto non secondario per la comprensione della sociologia dell’infanzia; infatti, per comprendere la situazione dei bambini è importante osservare quella delle donne perché sono soggetti interdipendenti, ma anche reciprocamente oppressi. Negli ultimi anni sono stati fatti grandissimi passi avanti per quel che riguarda la tutela dei minori. Uno dei momenti di svolta, è stata l’approvazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il merito maggiore della Convenzione è stato quello di aver trasformato bambini e ragazzi da “oggetto di protezione” a “soggetto titolare di diritti”. La Costituzione italiana ricorda i diritti dei minori in alcuni articoli specifici. Altre forme di tutela per i più piccoli sono garantite dalla Convenzione Internazionale sui diritti del fanciullo di New York del 1989. Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi e di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi. Inoltre, i bambini hanno il diritto di crescere ed essere educati nell'ambito della propria famiglia, di essere sostenuti dallo stato con interventi per prevenire l’abbandono del nucleo famigliare a rischio. Il ruolo delle forze dell'ordine e quello degli assistenti sociali insieme ad altri professionisti, risulta di cruciale importanza nella tutela dei minori. I professionisti sono chiamati ad intervenire in diversi contesti per ripristinare la situazione di disagio e difficoltà e favorire il pieno benessere individuale e familiare. Quando si lavora in ambito minorile, l’assistente sociale può intervenire in due contesti differenti; il contesto consensuale dove i genitori riescono a raggiungere la consapevolezza rispetto ai problemi e all'importanza di affrontarli e si coinvolgono nel processo di superamento delle proprie difficoltà; nel contesto giudiziario invece la presenza dell’autorità giudiziaria prescrive il tipo di rapporto che deve intercorrere tra servizio e famiglia, rendendo la relazione obbligatoria e vincolante e attribuendo al servizio un certo grado di potere. Gli assistenti sociale, in collaborazione con la magistratura, possono fare riferimento a diversi strumenti, come la segnalazione, l’indagine sociale e la relazione sociale. Un ulteriore strumento molto importante utilizzato in situazioni di grave disagio è l’affidamento familiare che prevede la collocazione residenziale del minore presso una famiglia o un singolo disponibile ad accoglierlo, per un periodo adeguato a introdurre o ristabilire nel suo nucleo di origine le condizioni necessarie e sufficienti a garantirgli una crescita equilibrata. Infine, è importante dedicare uno spazio al difficile ruolo dell’assistente sociale, che svolge un lavoro complesso che non sempre viene apprezzato; infatti, per molto tempo la figura dell’assistente sociale ha subito umiliazioni e pregiudizi, senza che le fosse riconosciuto il fondamentale ruolo. La figura dell'assistente sociale è spesso guardata con timore e pregiudizio, eppure rappresenta un grande supporto per le persone, soprattutto in termini di prevenzione.
Riflessioni sul ruolo dell’assistente sociale nei servizi di tutela minorile.
BETEMPS, VIOLA
2021/2022
Abstract
Il concetto di infanzia nel tempo è mutato notevolmente. Si può notare come dall’epoca tradizionale a quella contemporanea la posizione che i figli occupano all’interno della famiglia risulta diversa. Per comprendere meglio tale concetto è importante addentrarsi all’interno della sociologia dell’infanzia, che cerca di definire la natura dell’infanzia e il suo rapporto con la società nel suo insieme. I gender studies sono un aspetto non secondario per la comprensione della sociologia dell’infanzia; infatti, per comprendere la situazione dei bambini è importante osservare quella delle donne perché sono soggetti interdipendenti, ma anche reciprocamente oppressi. Negli ultimi anni sono stati fatti grandissimi passi avanti per quel che riguarda la tutela dei minori. Uno dei momenti di svolta, è stata l’approvazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il merito maggiore della Convenzione è stato quello di aver trasformato bambini e ragazzi da “oggetto di protezione” a “soggetto titolare di diritti”. La Costituzione italiana ricorda i diritti dei minori in alcuni articoli specifici. Altre forme di tutela per i più piccoli sono garantite dalla Convenzione Internazionale sui diritti del fanciullo di New York del 1989. Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi e di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi. Inoltre, i bambini hanno il diritto di crescere ed essere educati nell'ambito della propria famiglia, di essere sostenuti dallo stato con interventi per prevenire l’abbandono del nucleo famigliare a rischio. Il ruolo delle forze dell'ordine e quello degli assistenti sociali insieme ad altri professionisti, risulta di cruciale importanza nella tutela dei minori. I professionisti sono chiamati ad intervenire in diversi contesti per ripristinare la situazione di disagio e difficoltà e favorire il pieno benessere individuale e familiare. Quando si lavora in ambito minorile, l’assistente sociale può intervenire in due contesti differenti; il contesto consensuale dove i genitori riescono a raggiungere la consapevolezza rispetto ai problemi e all'importanza di affrontarli e si coinvolgono nel processo di superamento delle proprie difficoltà; nel contesto giudiziario invece la presenza dell’autorità giudiziaria prescrive il tipo di rapporto che deve intercorrere tra servizio e famiglia, rendendo la relazione obbligatoria e vincolante e attribuendo al servizio un certo grado di potere. Gli assistenti sociale, in collaborazione con la magistratura, possono fare riferimento a diversi strumenti, come la segnalazione, l’indagine sociale e la relazione sociale. Un ulteriore strumento molto importante utilizzato in situazioni di grave disagio è l’affidamento familiare che prevede la collocazione residenziale del minore presso una famiglia o un singolo disponibile ad accoglierlo, per un periodo adeguato a introdurre o ristabilire nel suo nucleo di origine le condizioni necessarie e sufficienti a garantirgli una crescita equilibrata. Infine, è importante dedicare uno spazio al difficile ruolo dell’assistente sociale, che svolge un lavoro complesso che non sempre viene apprezzato; infatti, per molto tempo la figura dell’assistente sociale ha subito umiliazioni e pregiudizi, senza che le fosse riconosciuto il fondamentale ruolo. La figura dell'assistente sociale è spesso guardata con timore e pregiudizio, eppure rappresenta un grande supporto per le persone, soprattutto in termini di prevenzione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/139839