Dolore cefalico e differenze di genere

Keywords: “headache pain and gender differences", "headache and gender differ-ences", "nurses and gender differences". Targets: to understand 1) what is meant by gender, sex, gender identity and Gender Medicine; 2) which are the roots of cephalic pain, highlighting the major differences between men and women; 3) what the nurse can do while taking care of a headache patient. Tools and methods: literature review about head pain and gender differences deal-ing with the same. Collection and analysis of patient and caregiver / family’s testi-monials. Discussion: Gender differences are found in the perception of pain, in the recogni-tion made by the patient himself, in the narration made to oneself, to others and to healthcare professionals. These differences have an impact on the recognition by the carers, on the initiation of the treatment and on the type of proposal within the same PDTA. The acceptability of the treatment, the consequent adherence to it and, therefore, the response to treatments and outcomes, can be read by gender. Without incurring in dangerous generalizations, it is necessary that the staff who takes care of headache patients pays attention, right from the initial contact, to some characteristics that, especially in Western culture, may be more statistically present in men or women, this in order to identify the type of pain as early as possible and correctly evaluate the treatment that should be proposed/to propose. In order to effectively, support the patient, the thesis/ dissertation proposes an operational checklist for the nurse, highlighting the tools that can most commonly be used to facilitate the path of the person suffering from acute or chronic pain. Conclusions: attention to gender (Medicine of Differences) is useful/essential for an ever more personalized assistance, which starts from a careful and agreed data col-lection with the patient, "first skilled" of their pain, through active listening and ade-quately asked questions, through a communication plan that configures itself us as an indispensable tool for the nurse (counseling) in the traditional assistance modalities and in those request by telemedicine.

Parole chiave: “dolore cefalico e differenze di genere”, “mal di testa e differenze di genere”, “infermieri e differenze di genere”. Obiettivo: comprendere 1) cosa s’intende con genere, sesso, identità di genere e Medicina di Genere; 2) quali sono le radici del dolore cefalico, evidenziando le mag-giori differenze tra uomo e donna; 3) cosa l’infermiere possa fare quando prende in carico un paziente cefalgico. Strumenti e metodi: revisione della Letteratura in merito al dolore cefalico e alle differenze di genere nell’affrontare il medesimo. Raccolta ed analisi di testimonianze di pazienti e caregiver/familiari. Discussione: Differenze di genere si riscontrano nella percezione del dolore, nel ri-conoscimento da parte del paziente stesso, nella narrazione fatta a se stessi, agli altri ed agli operatori sanitari. Queste differenze si ripercuotono sul riconoscimento da parte dei curanti, sull’avvio del trattamento e sulla tipologia di proposta all’interno dei medesimi PDTA. L’accettabilità del trattamento impostato, la conseguente adesione allo stesso e, pertanto, la risposta ai trattamenti e gli outcome, possono essere letti per genere. Senza incorrere in pericolose generalizzazioni è necessario che il personale che prende in carico i pazienti cefalgici, ponga attenzione, fin dal contatto iniziale, ad alcune caratteristiche che, soprattutto nella cultura Occidentale, possono essere più statisticamente presenti negli uomini o nelle donne, questo al fine di individuare il più precocemente possibile il tipo di dolore e valutare correttamente il trattamento da proporre. Per affiancare efficacemente il paziente, nella tesi viene proposta una check-list operativa per l’infermiere evidenziando gli strumenti che più comunemente possono essere utilizzati per facilitare il percorso della persona affetta da dolore acuto o cronico. Conclusioni: l’attenzione al genere (Medicina delle Differenze) è utile per un’assistenza sempre più personalizzata, che parta da una raccolta dati attenta e con-cordata con il paziente, “primo esperto” del proprio dolore, tramite ascolto attivo e domande adeguatamente poste mediante un piano comunicativo che si configura come uno strumento indispensabile per l’infermiere (counselling) sia nelle modalità di assistenza tradizionali che in quelle richieste dalla telemedicina.